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il 23 Ott 2009

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I sindacati interrogano la ministra Brambilla sui nuovi casinò

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Non si è fatta troppo attendere la risposta dei sindacati al Decreto Legge proposto dalla ministra del turismo Michela Vittoria Brambilla sull’apertura di nuovi casinò all’interno degli alberghi a cinque stelle. Cigl Cisl e Uil fanno innanzitutto presente di essere contrari all’idea: oltre che motivi di ordine etico, ci sarebbero anche delle questioni giuridiche, visto che il Codice Penale condanna il gioco d’azzardo salvo autorizzazione del Ministero Dell’Interno, dal quale dipendono i casinò attualmente presenti sul terrritorio nazionale. Per evitare la confusione nel settore gioco-scommesse anche sulle responsabilità in merito di ciascun ministero, i sindacati propongono un “fattivo coinvolgimento delle parti sociali che vi operano” ed un ” tavolo interministeriale di confronto mirato ad un vero e concreto sviluppo dell’intero settore”, il tutto anche per preservare la sicurezza e la protezione dei lavoratori.

Più concretamente, i sindacati hanno posto alla ministra cinque precise domande. Eccole:

  1. Quale configurazione avranno i Casinò ipotizzati: sala giochi o con tavoli ?
  2. Chi controllerà la gestione dei nuovi Casinò e la correttezza del gioco?
  3. Chi controllerà la clientela, ossia: i Casinò saranno aperti solo ai residenti negli hotel o a tutti?
  4. Ci saranno le telecamere a controllare gli operatori del gioco?
  5. Chi controllerà le operazioni di movimentazione denaro per scongiurare il rischio riciclaggio?

Il cammino del decreto sembra lungo: già un parere negativo, seppure in via ufficiosa, era stato espresso dal ministero dell’interno, seguito da Tremonti che pare guardi con scetticismo alla proposta della Brambilla.

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Pareri ancora più drastici erano arrivati poco prima da operatori sociali sparsi per tutta la penisola, che hanno definito la proposta “azzardo di stato” o un’idea che “come dicono chiaramente l’Organizzazione Mondiale della Sanità e tutte le ricerche di settore, mette più a rischio la popolazione, in quanto a maggior offerta di azzardo sul territorio segue l’incremento di popolazione dipendente.'”

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