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il 4 Dic 2012

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A cosa servono i Ladies Event? Andrebbero eliminati?

A cosa servono i Ladies Event? Andrebbero eliminati?

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Facebook ormai (purtroppo) fa parte della mia giornata lavorativa come uno dei tanti elementi in cui trovare spunti interessanti. Certo le bacheche dei giocatori di poker sono più che altro zeppe di “whine” per qualche mano andata male o di alcuni “brag” per celebrare vittorie più o meno importanti. Ma a volte, per fortuna, ci sono anche punti di vista interessanti sul nostro mondo del poker.

Questa volta è stata Carla Solinas a far nascere la domanda che voglio proporvi. Ma sono ancora così utili i “Ladies Event” nei circuiti live?

E’ la stessa Carla a dare la sua opinione in proposito nella sua bacheca.

Proposta, eliminare i “ladies event” .. Finché continueremo a sottolineare delle differenze queste continueranno a esserci ( come in tutte le cose )… Per invitare a giocare a texas hold’em non servono tornei dedicati, sono sufficienti dei low buy in.. Che importa il sesso di chi si siede al tavolo?.

Da lì una valanga di “MiPiace” a sottolineare come il suo pensiero sia condiviso da molti che frequentano l’ambiente.

Comincio subito con il dissipare ogni dubbio. Anche io sono d’accordo che se abbiamo un ottimo giocatore davanti, non ha alcuna importanza se sia maschio o femmina. Idem se abbiamo un giocatore totalmente incapace. Devo però dire che sono meno in accordo sul fatto che questa teorica divisione sia rimarcata dalla creazione di un torneo al femminile.

Vediamo, perchè è stato creato il ladies event? O forse sarebbe ancora meglio chiederci che cosa vogliono ottenere gli organizzatori con un torneo del genere?

La risposta che mi sono dato riguarda principalmente due fattori. Il primo è mediatico. Nei vari blog che ho seguito fino ad ora, c’è sempre stato quel momento di particolare piacere (voluto esclusivamente per soddisfare i nostri utenti) in cui ci si staccava dal torneo principale per una lunga carrellata fotografica delle partecipanti al Ladies Event. Semplicemente era quello che l’utenza media di un forum chiedeva. Le mani, le storie dal Main Event e qualche bella ragazza nel ladies.

Inutile dire che si, in questo caso il sesso di chi si sedeva al tavolo era particolarmente importante, ma non certo per un fattore di gioco o di bravura.

Il secondo fattore era legato ad un altra questione. Chi era seduto a quel ladies event?

Le giocatrici Brave erano in linea di massima tutte al main event. Idem per quelle meno brave ma sponsorizzate (veline, letterine, pokerine e via dicendo). Rimanevano quindi alcune qualificate online (dove possibile), qualche ragazza di giocatori che stavano giocando anch’essi il main, amiche di giocatori in gita turistica, qualche rara giocatrice online che veniva per provare l’esperienza live (più altre categorie minori in ordine sparso come signore del Casinò stanche delle slot machine, aspiranti veline che non hanno ancora sfondato, aspiranti giocatrici in cerca di fidanzato, aspiranti giocatrici in cerca di coach, coachate da bravo giocatore che mettono alla prova le loro abilità spendendo il minimo).

Insomma in linea di massima quasi nessuna di quelle che di solito sono presenti è in realtà veramente in cerca di “migliorare” la propria qualità di gioco.

Quelle che vogliono imparare a giocare a poker, che vogliono un giorno fare davvero quel famoso main event (ma con ambizioni di vittoria), sono a casa a grindare online, a studiare con un coach o su HEM.  Le altre si divertono al Ladies Event perchè, e gli organizzatori lo sanno meglio di tutti, è una bella vetrina, un’occasione per “fare” le giocatrici o anche semplicemente per mettersi in mostra (tutte cose che difficilmente e dispendiosamente faticherebbero a fare in un Main Event murato di giocatori e altre giocatrici di qualità).

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Quindi la prima parte “E’ discriminante un Ladies Event?“. Beh, direi di no. A meno che non siano loro stesse a renderlo tale.

Diverso è il discorso per una possibile “alternativa” al Ladies. Un torneo dal buyin contenuto che sia al contempo appuntamento per tutte le ragazze che vogliono provare (per i più svariati motivi) il gioco live, ma che comprenda anche la possibilità di iscriversi a chiunque ne abbia desiderio. Un semplice side event dal buy in basso insomma.

E’ certamente una possibile soluzione. Le ragazze avrebbero la stessa visibilità di prima? Forse no. Almeno non tutte quelle di cui sopra. Ma di sicuro quelle che vogliono davvero giocare a poker avrebbero occasione di cimentarsi in un torneo più serio che non sia un due/tre tavoli di un Ladies.

Io però voglio “rilanciare”. Assodato che la differenza tra sessi nel poker è zero. Assodato però che il numero di ragazze che giocano a poker è decisamente scarso (poche possibilità economiche? Meno voglia di gamblare i live? O perchè no una gestione del bankroll più oculata?) cosa possiamo fare perchè le cose migliorino se togliamo il Ladies?

In mia opinione creare un side dal buy in particolarmente basso non richiamerebbe più ragazze ai tavoli, ma semplicemente diventerebbe un altro side di quel circuito alla quale eventualmente anche le ragazze potrebbero darsi appuntamento.

Ma in definitiva, visto che di parità si tratta, perchè non lasciare che le ragazze che riescono/vogliono non seguano le stesse procedure degli uomini?  Creazione del bankroll, coaching, investimento di una parte nei live (se vogliono) e iter come per tutti.

Forse faremo meno foto al gentil sesso, ma almeno quelle che partecipano lo faranno alla pari. Come del resto quelle che già frequentano i circuiti nazionali.

Quindi si cara Carla. Hai perfettamente ragione. I Ladies Event ormai non servono più (alzi la mano chi mai si è iscritto a qualche circuito o a qualche room perchè ha visto la foto di una bella ragazza su un blog…).

 

 

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