Modiano in crisi: a rischio le carte italiane

In casa mia, strano ma vero, ci sono solo due mazzi di carte. Gli altri li ho regalati ad amici, parenti e conoscenti. Un mazzo è marchiato World Series Of Poker e sono le “classiche” Bicycle, le carte più usate ai tavoli verdi d’oltreoceano.

L’altro mazzo, decisamente il mio preferito, è marchiato Poker Grand Prix (ve lo ricordate?) e prodotto dalla Modiano. Le ho usate per decine di partite a qualunque gioco si possa fare con le carte francesi – poker e non solo – mescolandole, sporcandole, maltrattandole, e sono ancora perfette. Le Bicycle, al contrario, hanno iniziato a perdere il colore dopo pochi giorni. Il rosso dei cuori e dei quadri è sanguigno, profondo, scuro ed intenso, a differenza del rosso cadmio quasi troppo chiaro delle carte americane.

Per questo, quando stamattina in radio ho sentito questa notizia, sono stato più triste di molti altri. La Modiano sta male, la Modiano forse chiuderà. I 70 dipendenti della ditta di Trieste sono stati messi in cassa integrazione a rotazione fino al mese di agosto – e poi non si sa.

Il futuro della Modiano è minacciato dalla crisi economica, dalla delocalizzazione e soprattutto dalla produzione asiatica di mazzi di carte a prezzi stracciati, ovviamente di qualità nettamente inferiore – ma comunque perfetti per le ditte che richiedono gadget brandizzati. I prodotti italiani, che sono sempre stati apprezzati a livello mondiale tanto da meritarsi i voti più alti in moltissime comparazioni tra carte di ogni marca, non possono competere con i prezzi d’oriente.

Non sappiamo se entro agosto la situazione migliorerà, se la direzione della ditta attiva dal 1868 deciderà di prendere un’altra strada e riuscirà a rilanciarsi sul mercato, o se dovremo dire addio ai mazzi di carte marchiati Modiano. Nel frattempo, il mio continua a rimanere sulla scrivania, e lo custodirò gelosamente!