Dario Alioto: “Dal vivo ho una marcia in più”

Alla seconda pausa del Day 2B del Main Event WSOP, Dario Alioto mi racconta del suo rapporto con il No Limit Hold’em.

“Non è il mio main game” spiega il Pro di Sisal Poker. “Certo, mi ritengo un giocatore di livello alto nei tornei di Hold’em, ma c’è sicuramente gente più forte di me in Italia, almeno tecnicamente. Magari a volte io non so dirti alla perfezione se un turn è da bettare piuttosto che da checkare, o cose del genere, ma sono comunque capace di giocare un ottimo torneo, specialmente live.“

“Online sono un buon giocatore – continua Dario – ma dal vivo ho una marcia in più, avendo tanta esperienza. Nei tornei di varianti, per avere edge nei limit games e negli split games devi imparare a cogliere anche i più piccoli tell, a capire le sensazioni di ogni giocatore al tavolo: io ho imparato così, e ovviamente anche nell’Hold’em questo è utilissimo, specialmente in un torneo come il Main Event.”

Cosa si può cogliere dall’atteggiamento di un giocatore al tavolo? “Davvero tante informazioni. In base alla sua espressione, a come muove le chip, a quanto pensa prima di agire, io riesco molto spesso a sapere in anticipo cosa farà il mio avversario, se vuole che io punti perché è pieno, o se vuole che io passi perché sta bluffando. Qui al Main ho avuto sempre tavoli con avversari piuttosto scarsi e sono riuscito molto bene a capire le loro intenzioni e giocare correttamente in molti piatti, tanto che se ne sono accorti e si sono messi a rispettarmi tantissimo: mi hanno lasciato tanti walk e tantissimi piatti uncontested!”