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il 26 Mag 2014

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Un film-maker ci prova: chiede fondi per giocare il Main Event WSOP e girarci un film!

Un film-maker ci prova: chiede fondi per giocare il Main Event WSOP e girarci un film!

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Il Main Event dell’edizione 2014 della World Series of Poker si avvicina sempre di più e i giocatori che vorrebbero partecipare all’evento stanno cercando le maniere più disparate per raccogliere i 10mila dollari necessari a sedersi a un tavolo dell’Amazon Room a partire dal 5 luglio, giorno dello start ufficiale del torneo più ricco e prestigioso del circuito WSOP.

Dagli Stati Uniti arriva, a tal proposito, una storia particolarmente interessante, anche se, come spesso accade, l’inghippo è dietro l’angolo: il protagonista è tale Ian Tuason, di professione film-maker.

La sua passione per il poker lo ha indotto a proporre, attraverso il noto sito Indiegogo.com, una campagna di raccolta fondi per consentirgli di sedersi al fianco dei migliori giocatori del mondo al Main Event delle WSOP.

Tuason ha snocciolato i punti salienti della sua iniziativa, partendo dalla necessità di raccogliere fondi pari a 10.800 dollari (l’importo del buy-in più qualche centinario di dollari per le spese da pagare a IndieGogo.com e a Paypal, ndr) per poter partecipare al grande evento.

Durante la sua partecipazione al torneo, Tuason vorrebbe girare alcune riprese all’interno della poker room e anche fuori, con la possibilità per i suoi “sostenitori” di formulare delle domande da girare ai Poker Pro durante le pause del torneo.

Chi aiuterà Ian a completare questa “missione” potrà seguire l’andamento del filmmaker durante il Main Event, con anche qualche foto e qualche riga sui social network. Tuttavia, come ha fatto notare qualcuno, qualcosa non quadra.

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All’interno della Amazon Room, infatti, non è possibile riprendere nemmeno un secondo di gioco degli eventi World Series of Poker: anche chi ha il pass stampa può filmare non più di 10 minuti al giorno e solamente dietro accompagnamento del personale WSOP, che controlla che le rigide disposizioni siano rispettate.

Dunque neanche se ci si presenta all’ingresso della room dotati di accredito è permesso tirare fuori la propria telecamera e inquadrare giocatori, più o meno noti, intenti a giocare al tavolo verde.

Attraverso il suo profilo Twitter, Tuason ha fatto capire chiaramente le sue intenzioni: nascondere all’interno dei propri vestiti degli apparecchi per girare video o scattare foto, e rubare così qualche immagine durante le varie giornate di gioco del Main Event.

È assai probabile che Ian venga osservato con estrema attenzione dalla security che si aggira nelle sale del Rio durante le WSOP: sarà beccato con le mani nella marmellata? Di sicuro è da apprezzare l’originalità della sua iniziativa, anche se vi sconsigliamo vivamente di parteciparvi!

 

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