Il Pollo è un animale intelligente – lo dice una nuova ricerca italiana

Nel gergo dei giocatori di Poker si definisce “pollo” un giocatore che non sa giocare e non conosce le minime nozioni di tecnica e strategia basando le sue scelte sulle sensazioni e sulla casualità, al contrario del bravo giocatore che basa le sue su ragionamenti logici e probabilità statistica.

In realtà una recente scoperta fatta da alcuni ricercatori del Cimec e dal Dipartimento Generale dell’Università di Padova che sarà pubblicato sul prossimo numero di Social Neuroscience va a smentire le basi di questa associazione terminologica arrivando a dimostrare che il pollo in realtà è un animale dalle spiccate doti logico-matematiche.

La ricerca infatti ha dimostrato che i pulcini già alla nascita sono in grado di fare elementari operazioni di somma e sottrazione, contare almeno fino a sedici e conoscono un minimo di geometria, quindi questi animali da sempre considerati l’emblema della stupidità sono in realtà ben più evoluti di coloro ai quali questo appellativo viene nel gioco attribuito. 🙂

E’ stato inoltre dimostrato che sono in grado di compiere delle importanti scelte strategiche: quando un pollo viene messo in un recinto insieme ad altri il suo primo atteggiamento sarà quello di studiare il comportamento dei suoi coinquilini per capire chi di loro sia il più forte e poi di vedersela direttamente con lui evitando di sprecare il suo tempo con quelli meno importanti.

In base questi due semplici esempi possiamo immediatamente capire come il pollo in realtà potrebbe esser un discreto giocatore di Poker, ma purtroppo la tradizione è dura da sconfiggere e credo che al tavolo si continuerà a usare ancora per molto questo appellativo nei confronti di coloro che non giocano bene.