Full Tilt Poker indagata per riciclaggio negli States

Secondo una notizia riportata dal quotidiano Financial Times, Full Tilt Poker, il secondo maggior sito di poker online, del mondo sarebbe indagata con l’accusa di riciclaggio. Il caso sarebbe in corso presso la corte federale di Manhattan e quindi si preannuncia un dura battaglia legale all’orizzonte per Howard Lederer e Chris Ferguson, azionisti di maggioranza della società.

Le accuse di riciclaggio del denaro potrebbero essere finalizzate a ottenere la collaborazione anche degli stati americani dove il gioco d’azzardo è legale.

L’avvocato Eric Jackson, che rappresenta Ferguson e Lederer, ha dichiarato dopo aver appreso la notizia: “Non abbiamo intenzione di commentare una indagine speculativa del grand jury sulla quale non siamo ancora aggiornati sui dettagli“.

Nelson Rose, grande esperto di diritto americano, chiamato a commentare questa notizia dal Times, ha risposto che questa è una guerra di intimidazione del governo federale, le leggi in materia non sono buone e chiare e il governo non può pensare di attaccare una delle compagnie maggiori per scoraggiare anche tutte le altre.

La guerra lanciata dai federali al settore del gaming online negli Stati Uniti continua a causare grossi problemi alle società che potrebbero abbandonare il mercato nell’attesa di leggi chiare, come ha fatto PartyGaming qualche mese fa. Full Tilt Poker è attualmente il secondo operatore del settore, secondo solo a Pokerstars per traffico, le due Poker Rooms hanno mediamente almeno 50,000 giocatori americani al giorno che giocano nel loro sito.