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il 11 Feb 2016

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Scandalo a Miami: imbrogli e irregolarità in un torneo da 200.000$ garantiti

Scandalo a Miami: imbrogli e irregolarità in un torneo da 200.000$ garantiti

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Negli USA è scoppiato un rumoroso caso per un torneo da 200.000$ garantiti che si è giocato lo scorso agosto al casinò Hialeah Park di Miami. Alcuni giocatori hanno fatto notare un’incredibile serie di irregolarità che sono state confermate.

La vicenda va avanti ormai da mesi e gli appassionati americani di poker live sono piuttosto arrabbiati. Ricostruiamo dunque la storia dall’inizio. Nello scorso mese di agosto, presso lo Hialeah Park di Miami si è giocato un torneo da 250$ di buy-in e 200.000$ garantiti di montepremi. I giocatori potevano iscriversi nei vari Day 1 per la precisione tra il 26 e il 29 agosto. La poker room è nata nel 2013 è si definisce la migliore di tutto il Sud della Florida. L’evento in questione è stato il più grande ed importante della sua giovane storia.

Tra i partecipanti c’era anche T.J. Shulman, giocatore esperto che vanta oltre 480mila dollari shippati nei live americani. È stato proprio lui a notare per primo delle gravi e numerose irregolarità del torneo: secondo Shulman mancavano soldi nel montepremi (circa 48mila dollari) e alcuni giocatori locali venivano aiutati, permettendo loro di scegliersi il seat ai tavoli. Shulman ha raccontato che quando ha protestato si è sentito rispondere “Se non ti piace come giochiamo qui, torna all’Hard Rock“.

Insieme ad altri giocatori, Shulman ha voluto allora far sapere a tutti cosa è successo e si è rivolto nel mese di settembre al Department of Business and Professional Regulation (per esattezza alla Division of Pari-Mutuel Wagering) dello Stato della Florida. Gli investigatori cinque mesi dopo hanno confermato tutto quello che Shulman e gli altri players hanno raccontato, stilando una lista di oltre dieci punti, dove si descrivono tutte le irregolarità riscontrate nel torneo di agosto.

 

La poker room

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Per prima cosa il montepremi è stato ‘impoverito’ proprio come riferito da Shulman. Non ci sono stati problemi nel raggiungimento del garantito, ma in compenso c’è stata molta confusione con la trattenuta della fee e altri dettagli di una struttura in verità un po’ complicata. C’era infatti la possibilità di fare un doppio add-on e non si è capito quanti fossero effettivamente gli iscritti (circa un migliaio comunque). Attraverso un messaggio su Twitter, il manager Daniel Serra aveva cercato di chiarire subito la situazione, ma i conti alla fine non tornano comunque. In breve, il montepremi è stato di 215.000$ ma avrebbe dovuto essere di 260.000$.

Al discorso sul payout bisogna aggiungere una preoccupante irregolarità nel conto totale delle chips del torneo. Sono apparsi infatti milioni di chips in più nel conteggio riportato anche dal tabellone della poker room. Anche qui Serra ha provato a spiegare, dichiarando che ai vari tavoli erano presenti due stack ‘morti’ che avrebbero dovuto permettere l’ingresso ad altri eventuali giocatori. Il suo chiarimento però non è stato sufficiente.

Sono emersi poi altri dettagli sui presunti aiuti ad alcuni giocatori locali. Sono spuntati dei freeroll sospetti che hanno qualificato all’evento membri dello staff o amici degli stess. Sembra che alcuni di loro abbiano addirittura parlato in spagnolo ai tavoli spiegando quello che stava accadendo e dicendo: “Se vinco devo dare l’80% allo staff del casinò“. A fine torneo sono stati conteggiati poi 13 premi non pagati, che fanno insospettire non poco. Aggiungiamo che non è mai stato comunicato o pubblicato un elenco ufficiali dei premiati con i nomi dei vincitori.

Per completare il quadro, il casinò non ha installato le telecamere di sicurezza in maniera regolare, trascurando alcune aree della poker room. Inoltre i soldi venivano custoditi nell’ufficio del manager Nelson Costa e non in una regolare cassetta di sicurezza. Ora vedremo se ci saranno ulteriori sviluppi sul caso. Nel frattempo è già stato licenziato Costa insieme ad altri membri dello staff.

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