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il 29 Gen 2020

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Una mano per capire se gli avversari fanno collusion e chip-dumping

Una mano per capire se gli avversari fanno collusion e chip-dumping

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Oggi esaminiamo una situazione potenzialmente poco limpida che si è verificata al tavolo verde.

La segnalazione è arrivata da un giocatore del nostro Club del Poker,  Francesco ‘jigen915’ D’Ambrosio, che durante un torneo pomeridiano ha notato una action curiosa tra due avversari.

Nel post il 29enne della provincia di Salerno chiede se ci sono gli estremi per poter parlare di collusion.

Per chi non lo sapesse, con questo termine si intende una pratica illegale messa in atto da due o più giocatori per trarre un reciproco vantaggio di gioco. Questo si può concretizzare in passaggi di chips (chips-dumping), soft-play (ovvero giocarsi contro in maniera molto ‘morbida’) o con giocate volte solamente a ‘mettere in mezzo’ un altro avversario.

Ecco lo spot che ha fatto venire dubbi a Francesco.

La mano sospetta

Il 10€ 6-max di PokerStars è in piena bolla in the money su blinds 1.000/2.000 ante 200. Il primo dei due giocatori coinvolti, che da ora in poi per comodità di esposizione chiameremo Pippo, apre x2 da cutoff.

L’altro giocatore, che da ora in poi sarà Pluto, difende il grande buio con uno stack di 9bb.

Flop TA3 Pluto checka, Pippo punta 2.000, Pluto raisa a 8.000 restando con 7.282 chips, Pippo alza ancora a 14.000, Pluto va all-in.

A questo punto Pippo dovrebbe mettere 1.282 chips per un piatto di 39.482. Ma come avete già capito, Pippo invece folda.

collusion mano

 

Il passaggio di chips da Pippo a Pluto sembra proprio evidente. Ma fermo restando che una segnalazione non fa mai male, ci potrebbero anche essere delle altre spiegazioni per questo fold.

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La situazione di gioco

Anche perchè, secondo quanto riferisce D’Ambrosio, i due giocatori coinvolti in questa mano dubbiosa erano al tavolo assieme da poco e non avevano dato altri ‘tell’ di volersi aiutare reciprocamente:

“Il player che nella mano che ho postato vince il pot era da un bel po’ al tavolo con me e giocava molto chiuso, vpip 29 pfr 7 su 80 mani, praticamente un tombino – spiega D’Ambrosio – Quello che invece folda era arrivato da una decina di mani, quindi il niente. Fino a quel momento aveva giocato due mani: una apertura con A-8 e un pot limpato da small blind, in entrambe le mani è andata in check to check fino allo showdown”.

I due si erano affrontati in un’altra mano prima di questa:

“Un’altra mano che hanno giocato i due avversari è questa: co limpa, btn overlimpa Q-Joff, io foldo e bb con A-Q e 7bb checka e su 9-Q-7-5-X vince il pot contro il bottone. Non mi sembravano delle gran cime, anzi tutt’altro, però il dubbio penso sia più che lecito”

 

E se invece…?

Questa che a prima vista sembra una action da palese collusion può quindi benissimo avere altre ragioni.

La prima potrebbe stare nella estrema scarsezza di Pluto. Nulla vieta che possa essere un giocatore alle primissime armi, molto creativo e privo delle minime basi del nostro amato gioco, al punto da non capire che 1.200 chips su un piatto di oltre 39 mila vanno messe praticamente sempre, anche in bluff marcio, anche solo per vedere cosa gira l’avversario.

Oppure, più semplicemente, dopo aver rilanciato Pippo ha misclickato sull’all-in di Pluto. Magari dopo il raise aveva messo in primo piano un altro programma e, proprio mentre stava cliccando in quello, il tavolo è comparso di botto col tasto ‘fold’ proprio dove si trovava il cursore del mouse… Non ridete ma a chi scrive è successo più di una volta!

Nel dubbio, segnalate

Quando vi trovate davanti ad azioni sospette come quella che abbiamo esaminato sopra, il consiglio è solo uno: inviate una segnalazione al supporto della poker room avendo cura di riportare i numeri indicativi del torneo e della/e mano/i sospetta/e, e i nickname dei giocatori coinvolti.

L’integrità del gioco è importante e il team sicurezza di PokerStars è sempre vigile!

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