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il 6 Mar 2020

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Da chipleader 11 left a undicesimo in quattro mani: l’incredibile debacle di Isaac Baron al WPT LA Classic

Da chipleader 11 left a undicesimo in quattro mani: l’incredibile debacle di Isaac Baron al WPT LA Classic

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Uno degli aspetti più belli del poker è sicuramente la sua natura paritaria. Che tu sia un professionista con un incredibile palmares alle spalle, o un novizio che a malapena sa che il full batte colore, i tuoi destini al tavolo, nella singola partita, dipenderanno sempre dalla Sorte.

L’unica differenza è che un professionista può riuscire a schivare i suoi colpi gobbi, o almeno ad attutirne gli effetti. Ma quando la fortuna non vuole saperne di girare, non ce n’è davvero per nessuno

Per dettagli basta chiedere a Isaac Baron: il fortissimo professionista statunitense, che in carriera ha vinto più di sei milioni di dollari in tornei live, è stato protagonista di una discesa agli inferi davvero singolare al WPT LA Classic di Los Angeles.

All’inizio del Day5, con il torneo a 11 left, Baron era il mega chipleader. Nel giro di quattro mani si è ritrovato a essere il primo player out della giornata uscendo in undicesima posizione. Vediamo subito le tappe di questa debacle che ha davvero dell’incredibile.

 

 

1 – Coinflip

Allo start del Day5 Baron ha uno stack di 119bb con 10 bb di vantaggio sul secondo nel count, Scott Hempel.

Pronti via e arriva la prima bottarella: dopo aver aperto per 50.000 con coppia di Sei da middle position su blinds 15.000/25.000 bb ante 25.000, Baron chiama il push di Charles Kassin per 410.000 totali da piccolo buio.

Baron è in coinflip contro A-9o, Kassin trova il raddoppio grazie a una scala.

 

2 – La trappola di Lau

Poco dopo arriva un’altra flessione dello stack. Ka Kwan Lau apre 55.000 da hijack, Baron tribetta a 185.000 da big blind, Lau chiama.

Flop K67 Baron cbetta 125.000, chiama Lau

Turn 7 check to check

River 5 Baron usa una time extension prima di shovare per le 510.000 chips effettive dell’avversario, che chiama.

Baron gira AK ma Lau ha trappato AA! A questo punto lo statunitense ha uno stack di 1.620.000 che equivale a 65bb.

 

 

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3 – L’ herocall di De Silva

Arriva poi una mano contro De Silva in cui lo statunitense lascia più di un quarto dello stack, che nel mentre è lievemente risalito.

Lo statunitense apre da cutoff, chiamano Upeshka De Silva da bottone e Scott Hempel da grande buio.

Flop 8T3, Hempel check, Baron cbetta 65.000, De Silva chiama, Hempel folda

Turn A Baron spara la seconda a 175.000, chiama De Silva

River 4 Baron usa una time extension prima di puntare 425.000, De Silva ci pensa 20 secondi prima di chiamare.

Baron gira K6, De Silva incamera il pot con Q8! Baron scende a 1,2 milioni.

 

4 – Out con overpush flop

E arriva poi la mano della eliminazione, sempre nel primo livello di gioco del Day5. Baron apre 88 a 50k e poi chiama la tribet a 225.000 di Scott Hempel da small blind.

Su flop 925 Hempel prosegue 275.000, Baron va all-in per 905.000 totali, Hempel chiama dopo una breve pausa e gira TT per la overpair!

Turn e river sono ininfluenti, Baron esce in undicesima posizione per 71.950$.

Considerato che la prima moneta del torneo è superiore al milione di dollari, per Isacco è stata davvero una giornata disastrosa dal punto di vista della equity bruciata.

Tra i sei giocatori che hanno imbustato al termine del Day5 e torneranno il 2 aprile a disputare l’Official Final Table in cerca della vittoria, oltre a De Silva, Lau e Hempel ci sono anche il lituano Matas Cimbolas e lo statunitense James Carroll.

 

 

Photo credits: WPT

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