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il 17 Giu 2020

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Arriva il Choker, nuovo gioco che nasce dalla fusione di Scacchi e Poker

Arriva il Choker, nuovo gioco che nasce dalla fusione di Scacchi e Poker

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“Il poker non è un gioco di abilità! E’ troppo influenzato dall’aleatorietà! Gli scacchi, invece, sono un esempio di gioco di abilità!”

Quante volte abbiamo sentito, da pokeristi, questa frase, giusta o sbagliata che sia?

Oltre a noi, devono averla sentita anche alcuni grandi appassionati di ambo le discipline, perché da qualche tempo è nato il Choker, gioco nato dalla fusione delle parole Chess (scacchi) e Poker.

Andiamo a vedere nello specifico di cosa si tratti.

 

Come si gioca a Choker?

Il gioco del Choker fonde alcuni elementi comuni di scacchi e poker. E’ già molto diffuso online, anche perché giocarlo live sarebbe complicato, dal momento che occorrerebbe un mazzo di carte che raffigurano delle pedine scacchistiche. E’ un gioco da due partecipanti per partita.

Lo svolgimento del gioco è costituito da tre fasi principali:

  1. Distribuzione carte e puntata;
  2. Piazzamento delle pedine;
  3. Partita a scacchi.

Distribuzione carte e puntata

Il mazzo di carte da Choker è composto da 44 carte, suddivise secondo questa classificazione crescente:

  • 16 carte “pedone”
  • 8 carte “cavallo”
  • 8 carte “alfiere”
  • 8 carte “torre”
  • 4 carte “regina”.

All’inizio della partita vengono alternativamente distribuite 5 carte ad ogni giocatore.

Dopo la ricezione della seconda, della quarta e della quinta carta vi è un turno di puntata, tramite il quale un giocatore può scommettere sulla potenza della propria “starting hand”.

Una volta ricevute le cinque carte, se l’avversario ha visto tutte le puntate effettuate, si passa al posizionamento sulla scacchiera.

Il posizionamento

Supponiamo di essere uno dei due giocatori e di aver ricevuto, come cinque carte iniziali, due pedoni, una torre, un alfiere e una regina.

Dovremo disporre questo nostro equipaggiamento sulla scacchiera, non prima di aver posizionato due pezzi obbligatori: il re (nella sua consona posizione centrale) e un pedone, posto esattamente davanti al re.

A questo punto, sistemiamo i nostri pezzi, collocandoli dove vogliamo: tutti i pezzi possono andare nelle prime due righe della scacchiera, indipendentemente dalla posizione. Ad esempio, nel gioco degli scacchi le torri sono posizionate negli angoli della scacchiera; se riteniamo, qui li possiamo posizionare ad esempio uno a fianco del re nella prima riga e uno sulla seconda riga sempre al centro; non ci sono vincoli di collocazione dei pezzi, purchè siano nelle prime due righe.

Con questo sistema, a Choker sono possibili ben 82 trilioni di combinazioni!

Dopo aver posizionato le nostre sette pedine (cinque derivanti dalle carte + due extra obbligatorie), passiamo al gioco degli scacchi.

Partita a scacchi

Qui c’è poco da dire: partendo dalla collocazione configurata partendo dalle nostre carte, l’obiettivo resta quello di “mangiare” il Re all’avversario. Il bianco muove per primo. Il giocatore che riesce nell’intento, vince il piatto (formato dalle scommesse fatte durante la distribuzione).

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Le promozioni/declassamenti

Ci sono alcune situazioni in cui le nostre “starting hand” vengono modificate.

Promozioni

Se, ad esempio, riceviamo tre pedoni, il terzo viene promosso a torre.

Se riceviamo quattro pedoni, il quarto diventa regina.

Se riceviamo cinque pedoni, il quinto diventa regina.

Declassamenti

Se riceviamo due regine, la seconda diventa un pedone.

Con tre cavalli, tre alfieri o tre torri la terza diventa un pedone.

Vi è invece una particolarità: le (rare) volte in cui abbiamo la fortuna di ricevere una regina, una torre, un alfiere, un cavallo e un pedone (ovvero tutte e cinque le tipologie di pedine), in quel caso il pedone si trasformerà in regina, e potremo presentarci al posizionamento con due dei pezzi più pregiati, senza alcun declassamento.

La Challenge Choker Cup

Qualcuno potrebbe dire “che gioco cervellotico”. A parte che è sufficiente solo una singola partita per capirne appieno le dinamiche, addirittura qualcun altro ha pensato di promuovere il gioco con un simpatico torneo online: la Challenge Choker Cup, appunto, a cui prendono parte alcuni pro degli scacchi ed altri affermati pokeristi.

In corso dallo scorso maggio, vi partecipano i pokeristi Bill Perkins e Matt Staples, insieme ai campioni degli scacchi Simon Williams, Anna Rudolf, Alexandra Botez, Eric Rosen e Raffael Santos.

Chi avrà la meglio da una serie di confronti incrociati, avrà l’onore di sfidare in finale il supercampione di scacchi Hiraku Nakamura.

In rete l’iniziativa sembra avere un particolare seguito.

Secondo voi, il Choker potrebbe avere successo in Italia? Finalmente riusciremo a mettere d’accordo i sostenitori del poker con la fazione degli scacchisti?

Questo uno dei video con Bill Perkins e Alexandra Botez protagonisti:

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