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il 8 Ago 2020

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Come è cambiata la percezione del Poker Online in Italia nel post Lockdown

Come è cambiata la percezione del Poker Online in Italia nel post Lockdown

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Per molte persone, in ogni parte del mondo, il blocco globale generato dall’emergenza Coronavirus ha generato enormi cambiamenti nel lavoro, nella salute e nella vita in generale. Le restrizioni applicate sui luoghi di lavoro, sulla libertà pubblica in generale e persino i contatti familiari hanno rappresentato (e rappresentano tutt’ora) un grande cambiamento per le routine di milioni di persone.

I giocatori di poker, tuttavia, hanno sempre avuto quello che potrebbe essere definito vagamente uno.. “stile di vita alternativo”. Pertanto, le suddette restrizioni li hanno toccati solo “parzialmente”.

Lockdown: situazione ideale per un poker player?

I poker players, infatti, hanno infatti orari che la maggior parte della gente definirebbe “strani” (dal momento che spesso si alzano tardi e vanno a dormire tardissimo), lavorano ore e ore da casa e fanno affidamento solo su un segnale WiFi potente per poter fare soldi (oltre che su fortuna ed esperienza, ovviamente).

In linea teorica, quindi, un poker player trova nella quarantena le proprie condizioni ideali di vita?

Giocare a poker da casa richiede infatti in un certo senso una mentalità di “lockdown”, in quanto non è possibile lasciare il computer per più di cinque minuti ogni ora, serve una concentrazione elevata per molto tempo consecutivo e ci si deve sentire a proprio agio a lavorare sotto pressione.

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Giocare a poker da casa, così come lavorare da remoto in qualsiasi modo, è uno stile di vita per cui la percezione globale è cambiata. Molte grandi aziende si sono rese conto durante il blocco COVID-19 che una buona fetta dei propri profitti è generata dal lavoro da casa dei propri dipendenti, dal momento che durante il blocco, gli stessi dipendenti hanno imparato a lavorare con maggiore efficacia in smart-working. In un ufficio con sede in città, -diciamoci la verità- in molti casi c’è sempre una corsa al caffè, una mattinata più blanda rispetto ad un’altra,  una chiacchiera con i colleghi o una riunione da tenere più o meno importante. Lavorare da casa con un programma da rispettare e con un orario da organizzare è qualcosa che i giocatori di poker fanno tutto l’anno. Da anni. Il poker pro online dipende solo da sè stesso e dalle proprie abitudini.

Meno difficoltà per i più giovani?

Per non parlare poi dei genitori, la cui percezione del poker pre-pandemia è stata sicuramente molto diversa rispetto al periodo post. Se infatti un figlio, prima del covid, passava ore e ore al pc nel tentativo di guadagnare del denaro, in molti casi sarà stato visto da un genitore con perplessità e preoccupazione. Durante o dopo il blocco, però, l’idea che un ragazzo possa cercare di guadagnarsi da vivere passando ore e ore al pc… anche per un genitore diventa meno problematico da accettare, dal momento che lo smart working pare essere sdoganato a livello mondiale. La percezione “sociale”, per così dire, è radicalmente mutata in positivo.

Esperienza live non sempre necessaria

Del resto, la crescita e lo sviluppo come giocatore, in linea teorica, non richiede molto di più di quanto già disponibile in rete: ci sono infatti già sia avversari alla portata che molto ostici, portali informativi e forum di discussione, podcast, video, coach, guide che possono formare e migliorare qualsiasi giocatore che si cimenti seriamente nell’online. Non solo: l’offerta di gioco (l’abbiamo visto con le maggiori poker room online) si adatta continuamente ai flussi di gioco della rete: con molta gente online, infatti, i tornei risulteranno più numerosi e più ricchi. Questo fa sì che giocare a poker dopo il blocco possa portare senza dubbio ad un radicale miglioramento dell’ecosistema pokeristico post Coronavirus.

Per questi motivi, non esiste un momento storico migliore per iniziare a giocare a poker online, o per continuare massicciamente a farlo (per coloro che già giocavano). Del resto, sfruttare le opportunità e i momenti favorevoli (nel mondo del lavoro così come in quello del poker) molte volte fa la differenza tra un lavoratore di successo e uno meno abile.

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