In California poker live e Casinò all’aperto: così le sale da gioco rispondono al Covid

Innovarsi per sopravvivere. In tempi di Pandemia la California sta vivendo un pesante lockdown. Era uno dei pochi stati americani a non aver mai chiuso le attività non ritenute essenziali, ma dallo scorso 15 luglio a causa dell’impennata di contagi in tutto lo Stato, sono rimasti aperti solo Supermercati, farmacie, ospedali e altre pochissime attività

Il lockdown sulla costa ovest degli USA ha colpito anche Casinò e cardroom che hanno dovuto  momentaneamente chiudere le saracinesche. Un danno non da poco per l’intero settore che già nelle settimane precedenti alla chiusura ha pagato la mancanza di turisti stranieri pronti a fiondarsi ai tavoli da gioco.

A quasi un mese di distanza dal lockdown, ecco in California il colpo di genio da parte del governatore: tavoli da poker live e di altri giochi da casinò all’esterno delle strutture stesse. Un modo come un altro per limitare le perdite e soddisfare la voglia di giocare da parte dei clienti.

Tavoli all’aperto

Insomma fra una chiusura totale e una via di mezzo che possa salvaguardare guadagni, oltre ai posti di lavoro, il governatore della California ha dato il suo assenso a questa sorta di ibrido. Casinò, Cardroom e quanto altro, possono operare con il gioco dal vivo, purché lo stesso sia svolto all’aperto.

Le misure di sicurezza sono sempre le stesse: i giocatori devono registrarsi, controllare la febbre e disinfettarsi le mani prima di entrare al tavolo, oltre ad indossare la mascherina. Quando si alzano dai tavoli,  la postazione va disinfettata. Non manca il distanziamento di sicurezza e i tavoli da poker possono ospitare al massimo 3 o 4 giocatori. Altri giochi disponili sono blackjack, baccarat, poker a tre carte, Pai Gow e Ultimate Texas Hold ‘Em.

Non mancano le polemiche

I casinò e le cardroom che hanno ovviamente spazio di proprietà all’esterno, come giardini  o parcheggi hanno quindi la possibilità di usufruire di questa opzione. Il problema si pone per quelle strutture che non dispongono di tali spazi e dunque impossibilitate ad aprire. Cosa faranno?

Ovviamente con il lockdown in atto non possono aprire le porte ai giocatori e rischiano di restare a guadare alla finestra, mentre altre sale da gioco lavorano alacremente sfruttando spazi esterni. Una mossa che ha messo sul piede di guerra, tutti quei Casinò che appunto non hanno alcuna alternativa.

Va anche detto che quei casinò che hanno riaperto lavorano al 50% circa delle loro potenzialità, ma riescono quanto meno a soddisfare una parte della domanda. Per gli altri sono giorni bui e non si intravedono date certe sulla riapertura completa.