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il 15 Dic 2020

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Dall’Ohio: un floorman in difficoltà per un episodio borderline

Dall’Ohio: un floorman in difficoltà per un episodio borderline

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Nella stragrande maggioranza del mondo, i Casinò sono chiusi, in attesa che la situazione generale possa migliorare.

Gli irriducibili del poker live, pertanto, quantomeno negli Stati Uniti possono ancora recarsi nei club privati (in quello che è un po’ l’equivalente dei nostri circoli).

La storia di oggi arriva dall’Ohio,  ed è avvenuta lo scorso fine settimana.

Un’Omaha molto pesante

È sabato sera, siamo nei pressi di Cincinnati, Ohio. In un circolo particolarmente famoso della zona, un gruppo di avventori si è riunito per giocare alcune partite cash game.

Nel nostro caso, ci interessa una partita Omaha 5-10 $ con un “button straddle” obbligatorio di 25 $.

Ad un certo momento della serata, vi è un flop che vedono in 6 giocatori, con un piatto complessivo di 600$.

Il board recita AAQ, e dopo alcuni check il giocatore sul bottone (lo chiameremo John, giocatore che ci dicono essere piuttosto tiltato per aver già perso 3 o 4 buy-in) opta per la puntata del piatto (quindi 600$), con uno stack complessivo di circa 5000$.

Sul grande buio, un altro giocatore (che chiameremo Mike) ha uno stack di 7000$ ma soprattutto una mano come QQ97, quindi ha floppato un full house. Mike decide di rilanciare sino a 1800$, con tutto il tavolo che folda fino a John che chiama.

Dettaglio importante: Mike è seduto al posto 5 del tavolo, mentre John è seduto al 7.

Situazione che precipita

Il turn è una Q, che dà a Mike quads. I due giocatori, in questa strada, vanno ai resti, formando un piatto da circa 10.000$.

Come spesso accade in questi casi, John esclama “Once or twice?” chiedendo a Mike quanti river volesse girare.

Mike, dall’alto del suo quads, mostra le carte ed esclama: “Puoi ancora vincere?” (intendendo, chiaramente, “se puoi ancora vincere vediamo due river; in alternativa, uno solo).

John, dopo una serata estremamente storta, alla vista del poker avversario si alza e tra mille improperi e insulti letteralmente lancia le sue carte, che restano coperte e pur non toccando il muck vanno a finire nei pressi del posto 2, dall’altra parte del tavolo.

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A quel punto il dealer gira il river (forse pregando che il colpo finisse presto, dato il nervosismo di John), che però è un Asso: board finale quindi AAQQA.

John si zittisce, in qualche modo salta dall’altra parte del tavolo e recupera le sue carte, per mostrarle al tavolo: aveva il quarto asso e quindi ha un clamoroso quads, superiore a quello di Mike.

Quel che succede, ovviamente, è caotico: Mike sostiene che quello di John sia chiaramente un fold (del resto, ha letteralmente lanciato le carte lontano da sé), mentre John si difende affermando che le carte non avevano mai toccato il mucchio.

Tutto ciò, peraltro, in un pot ben al di sopra della media dei piatti giocati all’interno del club.

Viene chiamato il floorman, animosamente sollecitato da ambo le parti che rivendicano le proprie ragioni.

Quest’ultimo viene descritto come “in difficoltà” nel gestire le sorti di un piatto così grande, e si prende qualche minuto per rivedere il filmato di sicurezza (dato che i tavoli sono monitorati da alcune telecamere).

Nell’attesa, la discussione continua, col tavolo che si schiera quasi all’unisono con Mike.

Ed è proprio Mike che, per uscire dall’empasse della situazione, prima che il floorman torni, ci pensa su e fa una proposta a John: quella di splittare il piatto, senza che nessuno si sia fatto male.

John, istantaneamente, accetta e ringrazia e i due – di fatto – riprendono la propria puntata.

Questa circostanza ha fatto molto discutere, e aggiungiamo anche le nostre perplessità: date le circostanze, anche noi ci sentiamo di schierarci con Mike. Voi che ne dite? Al posto di Mike avreste splittato il piatto? E se foste stati il floorman che avreste detto?

Da che parte state?

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