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il 12 Dic 2021

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I più grandi gambler della storia: Bill Benter, il genio dell’ippica

I più grandi gambler della storia: Bill Benter, il genio dell’ippica

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Nel nostro paese, l’ippica (quantomeno a livello di gambling e scommesse) non ricopre un ruolo di primissimo piano, forse perché nella nostra cultura preferiamo interessarci di calcio, tennis e altri sport in generale.

All’estero, però, non è così: in numerosi paesi l’ippica viene seguita e pronosticata attentamente da fior di giocatori.

Questi giocatori hanno tutti un punto di riferimento, un vero e proprio guru della materia ippica: William “Bill” Benter, l’uomo che ha cambiato il modo di scommettere sui cavalli, l’uomo da 10 miliardi di dollari.

Il matematico di Pittsburgh

William Benter nasce nel 1957 a Pittsburgh, in Pennsylvania, e lì trascorre la maggior parte della sua infanzia, in assoluta normalità tra scuola, famiglia ed amici. Alle elementari, però, l’unica particolarità è che Benter (soprannominato “Bill” dagli amici) palesa abilità matematiche eccezionali, riuscendo a risolvere problemi molto complessi anche per i suoi insegnanti. Forte di questa peculiarità, una volta cresciuto Benter avrebbe desiderato usare i suoi talenti matematici per guadagnarsi da vivere, ma d’altro canto non è il tipo da voler dedicare la propria vita all’insegnamento o ad un qualsiasi altro lavoro regolare otto ore al giorno.

 Il contatto col mondo del gambling

Poco dopo la maggiore età, quindi, si dirige nei casinò vicini e decide di usare la sua straordinaria abilità per contare le carte al blackjack. I risultati sono subito eccellenti, e fin dalle prime volte Benter riesce a raggranellare un bel gruzzolo.Il paradosso, nel suo viaggio finalizzato a diventare un giocatore professionista,  è che sfortunatamente si stava dimostrando essere un contatore di carte così talentuoso che molti casinò se ne accorgono subito e decidono di bandirlo, passando anche l’informazione alle sale da gioco concorrenti, col risultato che in poche settimane William non aveva più soluzioni a cui recarsi.Benter, quindi, scoraggiato da un sogno di gloria solo accarezzato, rinuncia in un primo momento alla possibilità di diventare un pro di blackjack , e si ferma qualche tempo per capire come sfruttare al meglio le sue doti nel mondo del gioco d’azzardo.

 

L’idea rivoluzionaria

Benter diventa come abbiamo visto un volto troppo noto nei casinò, pertanto necessita di adottare una forma di gioco che gli permetta di starne fisicamente lontano. La scelta possibile è una sola:  iniziare a giocare d’azzardo sulle corse di cavalli. Ma non nel modo fino a quel momento conosciuto: al termine di ore ed ore di lavoro Benter riesce a sviluppare un software che valuta sedici variabili gara per gara concernenti cavalli,  fantini e allenatori, tutti elementi che hanno un impatto sul risultato finale.

Utilizzando questo software, Benter (che si è avvalso nel frattempo dell’aiuto di alcuni amici informatici) riesce ad emettere di volta in volta le proprie quote “reali” e, quando riscontra delle quote sbagliate, punta forte per trarre il massimo profitto possibile.

Il modus operandi funziona: a poco a poco, Benter ed il suo team riescono ad ottenere percentuali di vincita estremamente elevate.

Il software, poi, viene costantemente ottimizzato, e arriva ad un certo punto ad analizzare oltre 130 variabili, arrivando ad emettere quote molto più pertinenti rispetto a quelle dei bookmakers e dei Casinò.

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Uno schema imbattibile

Benter, appurato che il sistema funziona, assume un team di professionisti che piazzino le scommesse per lui, facendo strategicamente le puntate pochi secondi prima  della chiusura delle scommesse.

I risultati sono devastanti: nei primi anni ’90, in media, porta a casa qualcosa come 5/10 milioni in un solo giorno. Per giostrare tali cifre, si sposta inizialmente ad Hong Kong,  dove peraltro incontra la sua futura moglie, Vivian.

I due gestiscono con grande successo il modello di business, e anzi in seguito si trasferiscono in altri paesi per verificare (con successo) che il software funzioni ovunque.

I dati sono impressionanti: si parla di un ROI (ritorno sull’investimento) del 24% annuale. E, considerando che Benter muove centinaia di milioni al mese, il guadagno annuale fa paura.

 

Un miliardario filantropo

Oggi Bill Benter è un ricco miliardario, e l’avvento di Internet non ha che ottimizzato le sue possibilità, dal momento che è sempre rimasto al passo con i tempi.Con la moglie, ha formato la Fondazione Benter, la cui mission è di promuovere l’istruzione, e ottimizzare i servizi , in particolare per le persone meno fortunate. Ma la parte ironica della vita di Bill Benter è un’altra: da giovane, come abbiamo visto, aveva rifiutato energicamente di insegnare la matematica, semplicemente perché non aveva voglia di farlo. Oggi, invece, è più volte invitato a relazionare presso svariate università negli USA e in Cina, dato che non si contano le sue lezioni presso la Southampton Management School, la Harvard University, la Stanford University, la Carnegie Mellon University, la City University di Hong Kong.

 

Chi l’avrebbe mai detto che la matematica applicata all’ippica avrebbe generato miliardi? Ve lo spiega Bill Benter.

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