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il 21 Feb 2021

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I più grandi gambler della storia: William Lee Bergstrom, un record di azzardi

I più grandi gambler della storia: William Lee Bergstrom, un record di azzardi

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Sembra normale, oggi, assistere (quando si parla di gambling) a scommesse milionarie da parte dei ricchi professionisti del gioco di Las Vegas, oppure dei businessman asiatici che piazzano milioni sull’esito di una partita.
Ma c’è stato, nella storia del gioco un capostipite vero e proprio delle scommesse High Roller: parliamo di William Lee Bergstrom, passato alla storia come The Suitcase Man o Phantom Gambler.

Il pilota texano

William Lee Bergstrom nasce ad Austin, Texas nel 1951 e dopo una gioventù normalissima, frequenta con successo la Austin High School conquistando il diploma nel 1969. In seguito, si iscrive alla Texas Tech University di Lubbock, in Texas, nell’autunno dello stesso anno.
Bill, è un amante dell’aviazione, così già negli anni universitari riesce a prendere la licenza di pilota di aerei privati, che però non riesce inizialmente a convertire immediatamente in un lavoro. Pertanto, si mantiene agli studi con semplici lavori, come il cameriere o il lavapiatti, sempre a Lubbock.
Nella primavera del 1971, Bergstrom lascia la Texas Tech University per provare a frequentare l’Università del Texas a Houston, ma complici gli scarsi risultati decide di abbandonare gli studi definitivamente nel 1974.

Dopo l’abbandono degli studi, Bergstrom sembra poter coltivare una carriera di successo nel settore immobiliare: dapprima come agente , poi come mediatore di terreni e proprietà in Texas.
Gli affari vanno bene, forse fin troppo, così Bergstrom, una sera, decide di fare una vera e propria follia.

Il viaggio a Las Vegas

Il 24 settembre 1980 Bergstrom decide di prendere un aereo e dirigersi a Sin City, con destinazione Binion’s Horseshoe Casino: e porta con sé, curiosamente, due valigie: una contenente ben $ 777.000 in contanti (corrispondenti praticamente a quasi tutti i suoi risparmi), l’altra completamente vuota.
Bergstrom era infatti rimasto impressionato da quanto aveva sentito circa Benny Binion, ovvero sapeva che quest’ultima aveva adottato una politica per cui avrebbe onorato una scommessa di qualsiasi dimensione se questa fosse stata la prima del giocatore piazzata al casinò.
E la cifra portata non è del tutto casuale: per qualche motivo, Bergstrom aveva visto un lingotto d’argento con impresso il numero seriale 7-7-7, se lo era sognato di notte convincendosi che sarebbe stato il suo numero fortunato.

Bergstrom, quindi, un po’ per sfida un po’ per incoscienza, piazza pertanto l’intero importo su una singola scommessa di dadi, puntando tutto sulla “pass line”… e vincendo la scommessa.
Il tiratore, infatti, stabilisce un “sei” al momento giusto, generando un profitto di $ 777.000 per Bergstrom, che in pochi minuti raddoppia il suo capitale personale.

E’ Binion stesso ad aiutare Bergstrom a mettere le mazzette del denaro vinto nella seconda valigia, quella vuota. Come se nulla fosse, poi, Bergstrom saluta, ringrazia ed esce dal Binion’s, scomparendo pressoché nel nulla.
In quel momento, la puntata di Bergstrom era la più grande della storia del gambling.

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Il ritorno a Sin City

Lasciata Las Vegas, infatti, Bergstrom scompare letteralmente nel nulla: non torna infatti in Texas, né lascia tracce del suo passaggio in alcun paese: decide infatti di godersi la sontuosa vincita, probabilmente in qualche posto isolato e caldo, per poi tornare a Vegas tre anni e mezzo più tardi: il 24 marzo 1984, infatti, Bergstrom si materializza all’aeroporto McCarran, prende un taxi e si fa portare nuovamente all’Horseshoe.Il canovaccio è simile a quello del 1980: piazza nuovamente una scommessa gigantesca (di ben $ 538.000) su un singolo lancio di dadi. La Dea Bendata, anche stavolta, è dalla sua parte, e per la seconda volta qualcuno deve aiutarlo a riempire le tasche.

Il 16 novembre dello scorso anno, poi, Bergstrom torna una terza volta e piazza, come prassi, una scommessa di $ 1.000.000 (curiosamente portati a Vegas tramite una valigia fatta di $ 550.000 in contanti, monete d’oro e assegni vari).
Sarebbe stata la nuova scommessa più alta di tutti i tempi (battendo il suo record precedente di 777.000$).
E per la terza volta, Bergstrom scommette sulla pass line; tuttavia, in questo caso, il tiratore ottiene un sette nel lancio di apertura, con conseguente perdita di tutto il malloppo per Bergstrom.

Secondo la testimonianza di Ted Binion (che aveva assistito personalmente alla pazza giocata) Bergstrom reagisce in modo composto, salutando tutti garbatamente e, senza eccessi, andandosene dal Casinò con la massima serenità, come nelle prime due occasioni.

La fine

Tutti questi saliscendi, però, lasciano il segno su Bergstrom, che per quanto glaciale entra in un vortice di difficoltà emotive e personali, non riprendendosi mai dalle esperienze di Las Vegas.

Dalla sua scomparsa, ci sono stati numerosi premi e riconoscimenti istituiti in tutta Las Vegas a suo nome: del resto aveva superato svariati record ed ha fatto parlare molto di sè. Per anni, Horseshoe Casino, tutti i croupier si sono tramandati la storia di William Lee Bergstrom.
William Lee Bergstrom, “The Suitcase Man” : dalle stelle alle stalle, per via della folle e assurda gestione del proprio patrimonio.

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