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il 12 Apr 2021

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EPT Barcellona 2016: Katchalov vs Mestre, una linea veramente atipica

EPT Barcellona 2016: Katchalov vs Mestre, una linea veramente atipica

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La capacità, per i poker pro, di uscire dalle consuete linee di azione e di pensiero è forse il metodo migliore che questi possiedono per massimizzare spot e momenti del torneo favorevoli.

E questa caratteristica è ben padroneggiata da Eugene Katchalov, che all’EPT di Barcellona del 2016 ha dato saggio di saper cambiare marcia e confondere il proprio avversario.

Una linea atipica

E’ il 25 agosto del 2016, e siamo a Barcellona, in occasione dell’EPT dal buy-in di €5.300. Ben 1785 persone hanno preso parte a questo torneo, e siamo già ITM, anche se i premi di grande valore sono ancora lontani.

In questa mano, i bui sono 40.000-80.000 e da UTG apre a 175.000 lo spagnolo Raul Mestre, con uno stack complessivo di 5,4 milioni, con A 10 . Passano tutti sino allo small blind, dove siede Eugene Katchalov, giocatore che davvero non ha bisogno di presentazioni, che con uno stack di 2,8 milioni spilla A K e opta per il call.

Flop per due:

K 10 3

Parola a Katchalov, che punta per primo 250.000 , Mestre chiama.

Turn: 3

Katchalov check, Mestre bet 600.000 . Katchalov raise 1.450.000, Mestre all-in, Katchalov call.

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River: 7

Katchalov raddoppia.

Ciò che rende questa mano particolare è la linea così atipica tenuta dal russo. Anzitutto, la scelta di non 3bettare da small blind: scelta speculativa o errata?

Una volta colpito il flop con la top pair, poi, Eugene sceglie di “donkare”, puntando per primo una cifra consistente, trovando la chiamata dell’avversario.

Tutto ciò porta ad una linea frenetica al turn, quando dopo il check di Katchalov, Mestre punta. La prima domanda che ci poniamo è: non sarebbe stato meglio fare check dietro? E poi: Eugene sceglie di fare check raise (scelta che ha ovviamente funzionato), ma ci chiediamo se da parte sua quella sia stata la mossa migliore. Una chiamata, forse, il più delle volte poteva portare altro valore al river, mentre l’all-in avrebbe potuto vedere un fold avversario.

Agli occhi di Mestre, che cosa sta rappresentando secondo voi Katchalov con una giocata così particolare? Voi come giudicate la linea del russo?

 

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