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il 17 Apr 2021

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La storia di Jake Cody: il più giovane vincitore del Triple Crown ha iniziato dai microlimiti

La storia di Jake Cody: il più giovane vincitore del Triple Crown ha iniziato dai microlimiti

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Il Triple Crown, nel poker, è forse uno dei massimi riconoscimenti possibili per un giocatore professionista. Del resto, sono davvero pochi i pro in grado di portare a casa, nella propria carriera, un titolo EPT, uno WPT e un braccialetto WSOP.

Uno di questi è il britannico Jake Cody: la sua storia, per certi versi incredibile, dà ancora maggiore lustro all’impresa di aver vinto su ogni fronte.

Jake Cody, dal biliardo ai record nel poker

Jake Cody nasce il 4 luglio 1988 a Rochdale, nel Regno Unito. La sua gioventù non è delle più semplici, dal momento che viene cresciuto soltanto dalla madre, tra non poche difficoltà economiche e in un contesto sociale non dei migliori. Jake, infatti, non lega mai particolarmente con Rochdale, città che non offre particolari possibilità a famiglie come la sua. Questa situazione genera in lui una sorta di “rabbia”, che sarà determinante per il raggiungimento dei suoi obiettivi di carriera.

Al compimento dei 15 anni di età, Jake entra a far parte di un club di giocatori di biliardo (gioco in cui si scopre essere un vero talento) e tra una partita e l’altra i colleghi meno giovani gli insegnano il Texas Hold’em, con cui è amore a prima vista. A 18 anni, quindi, si siede per la prima volta ai tavoli verdi, sia live che online, desideroso di mettere in pratica quanto appreso fino a quel momento.

Jake, comunque, ancor prima della maggiore età si iscrive a svariati forum di discussione e subito si mette in evidenza tra gli utenti, commentando costruttivamente mano e spot di gioco complicati, dimostrando grande senso di razionalità e predilezione per le componenti matematico-statistiche del poker.

Tuttavia, prima di dedicarsi completamente al gioco, Jake si iscrive all’Università, nella facoltà di psicologia. Questo tipo di studi, tuttavia, non fanno per lui, e dopo poco lascia il percorso accademico per giocare, continuando sì a studiare, ma libri e trattati che trattano materia pokeristica.

Risulta interessante la storia relativa alla sua gavetta online: pare infatti che Jake abbia versato solamente 10 dollari e iniziato a giocare ai micro limiti, tentando di non mettere mai in gioco più dell’1% del budget per sessione. Sembrerà incredibile, ma così facendo (con una costanza ed una pazienza incredibili) in pochi mesi è riuscito a crescere e a finanziarsi così i primi tornei live.

E grazie alla sua strategia, Jake riesce ad iscriversi al £ 200 No Limit Hold ‘Em al Grosvenor United Kingdom Poker Tour dell’aprile 2009, dove coglie il suo primo ITM incassando qualcosa come £ 1.740.

Ma – c’è poco da fare – quando uno è un predestinato lo si vede fin da subito: pochi mesi dopo il suo primo piazzamento, Jake si qualifica online all’EPT di Deauville del gennaio 2010, a cui partecipa e clamorosamente vince, ottenendo una vincita di 857.000 euro che gli cambia la vita. Nell’agosto dello stesso anno si conferma clamorosamente “on fire”, partecipando e vincendo l’evento principale del World Poker Tour London portando a casa altre £ 273,783.

All’età di 21 anni, nel 2011, Cody partecipa alle World Series of Poker e (incredibilmente) vince il braccialetto WSOP alla sua prima partita in assoluto, al 25.000$ heads-up Championship. Questa affermazione vale il completamento della Triple Crown (ovvero il già citato “Triplete” pokeristico) , che gli consegna il record di più giovane professionista di poker ad aver mai vinto tale riconoscimento. Record, peraltro, davvero difficile da battere, se pensiamo che occorrerebbe nuovamente qualcuno in grado di vincere un EPT e un WPT prima dei 21 anni e un braccialetto a 21 anni compiuti (età minima per partecipare ale WSOP di Las Vegas).

Altri risultati di rilievo

Jake Cody, a inizio 2021 è il 15esimo inglese in termini di vincite torneistiche.

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Escludendo le tre ricche vittorie che gli hanno consegnato il Triple Crown, Cody ha conquistato un Final Table all’EPT di Montecarlo nel 2013 corrispondente ad un premio di € 251.000; un quinto posto all’EPT di Londra 2014 per £ 133.000; un piazzamento al Main Event WSOP per circa 50.000$ e una miriade di piazzamenti ITM in tornei più piccoli.

Il colpo di testa al Dusk Till Dawn

Jake Cody è anche ricordato per aver effettuato una delle più grandi gamblate di sempre. Nel 2018, infatti, conquista l’high roller del PartyPoker UK Poker Championship , conquistando un premio da circa 42 mila sterline.

Provocato a dovere dagli amici, pochi secondi dopo la vincita Cody si è diretto verso la roulette e (il tutto completamente documentato via Youtube) non ha trovato niente di meglio da fare che… puntare tutta la vincita sul nero.

La Dea Bendata si è schierata dalla sua parte, facendo esplodere in un boato i suoi amici alla caduta del 22 nero.

La vita privata di Jake Cody

Attualmente Jake Cody vive a Los Angeles con la fidanzata ed è padre di un figlio. La location californiana, ovviamente, non è scelta a caso, dal momento che gli permette frequenti trasferte nella vicina Las Vegas, dove è di casa.

Jake è molto attento alla cura dei suoi social, dal momento che infatti tiene un vlog su Youtube particolarmente di successo.

Oltre a giocare a poker, Jake è anche coinvolto in alcune attività di beneficenza. È fortemente legato ad un’organizzazione senza scopo di lucro chiamata “Right to Play” (nella quale ha coinvolto altri giocatori e appassionati di poker) , realtà che aiuta i bambini delle nazioni meno privilegiate a prosperare per diventare individui migliori.

Prima della pandemia, ad esempio, Cody ha visitato l’Africa a sostegno di questa organizzazione. Questa iniziativa ha preso vita in modo particolare per le difficoltà che Cody ha avuto a Rochdale, dove – come detto – si è sentito più volte a disagio e senza opportunità di crescita e di sostegno.

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