Wednesday, Apr. 24, 2024

Storie

Scritto da:

|

il 20 Ago 2021

|

 

Barry Greenstein, campione dentro e fuori il tavolo verde: la sua storia e cosa fa oggi

Barry Greenstein, campione dentro e fuori il tavolo verde: la sua storia e cosa fa oggi

Area

Il poker, lo sappiamo, ha mille sfaccettature ed altrettante accezioni. Il tavolo verde, da sempre, è popolato sia da persone discutibili che da altre (seppur in numero minore) estremamente positive: un degno rappresentante di quest’ultima categoria – forse il miglior rappresentante in assoluto – non può che essere Barry Greenstein.

Tutti sanno che il suo soprannome è “Robin Hood”, ma molti non ne sanno il motivo: andiamo a conoscere la sua storia.

Barry Greenstein, l’informatico di successo

Barry Greenstein nasce il 30 dicembre del 1954 a Chicago, Illinois, dove cresce con i genitori. Barry eccelle fin da piccolo in matematica e scienze, tanto da iscriversi – una volta terminati gli studi superiori – alla facoltà di informatica dell’Università dell’Illinois, dove in poco tempo consegue sia la laurea che un dottorato di ricerca in matematica.

Col titolo di studio in tasca, Barry è così abile da fondare una propria startup informatica, a cui dà il nome di Symantec. Nome, quest’ultimo, che a molti affezionati dell’informatica potrà dire qualcosa: è la Symantec, infatti, che progetta il noto anti-virus Norton, ancor oggi tra i più gettonati dell’intera rete.

Gli affari vanno sin da subito a gonfie vele, perché l’azienda cresce di pari passo col boom di Internet (sono i primi anni ’90). Barry (buon per lui) riesce ad andare formalmente in pensione a soli 36 anni, da tanto è il successo della startup, diventata nel frattempo uno dei colossi mondiali dell’informatica.

Da quel momento, decide di occuparsi di due cose: adozioni (Barry infatti adotta ben quattro figli, tra cui Joe Sebok, che dopo molti anni diverrà uno stimato poker-pro) e poker, che fino a quel momento non aveva particolarmente considerato.

Un gentiluomo al tavolo

A quel punto, Barry si applica fortemente al Texas Hold’em, comprendendo subito le implicazioni matematiche e psicologiche del gioco. Diviene in pochi mesi un “regular” ai tavoli del cash game della California, dove ottiene velocemente buoni risultati.

La sua storia (di businessman di successo in pensione da giovane per occuparsi di poker) è una buona scusa per invitarlo in televisione, così fa le sue prime apparizioni negli show televisivi del poker.

Comparatore Bonus

Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui siti degli operatori italiani. Questa tabella ha una funzione informativa e gli operatori sono mostrati in ordine casuale.

Barry, però, si dimostra tutt’altro che uno sprovveduto, e fin da subito dà grandissimo filo da torcere a tutti gli avversari più accreditati.

Con i primi anni 2000, infatti, arrivano anche le prime (grosse) soddisfazioni: dopo numerosi piazzamenti ,  nel 2003 vince il California State Poker Championship, poi nel 2004 vince il WPT di Tunica (con 1,2 milioni di primo premio) e nello stesso anno vince il suo primo braccialetto alle WSOP.

E’ l’inizio di una carriera scintillante e sfolgorante, ma non sono le vittorie a far parlare di lui, quanto il modo di destinare i premi: Greenstein, infatti, decide di elargire in beneficenza il 100% dei suoi incassi ai tornei, diventando in breve tempo un’icona di bontà e generosità e ad essere riconosciuto unanimemente, come già accennato, il “Robin Hood del poker”.

Ad oggi, Greenstein è presenza fissa negli show televisivi delle partite cash game high-stakes, ed è sempre una vera e propria “mina vagante” a tutti i tornei a cui partecipa, avendo vinto 3 braccialetti ed un totale di oltre 8 milioni di dollari in carriera.

Barry Greenstein oggi

Barry Greenstein, grazie alla sua pachidermica attività benefica, è conosciuto da tutti (come abbiamo detto)  “Robin Hood”.  Quel che è certo è che ad oggi ha donato oltre 1,5 milioni di dollari a Children Incorporated, un ente di beneficenza che fornisce cibo, vestiti, forniture mediche e scolastiche ai bambini di tutto il mondo. Ha finanziato anche Guyana Watch, un’organizzazione benefica che invia forniture mediche in Guyana.

Il poker, che troppe volte spacca l’opinione pubblica, con Barry Greenstein (che oggi vive in California con moglie e figli) ha trovato un degno rappresentante di altruismo e generosità. Il suo libro “Ace on the River” , che racconta la sua incredibile storia, è ancor oggi uno dei più letti e amati nell’universo pokeristico.

 

Articoli correlati

ItaliaPokerClub non è un operatore di gioco a distanza, ma un portale informativo dedicato ai giochi. Tutte le poker room partner del nostro portale hanno regolare licenza AAMS. Il gioco è riservato ai soggetti maggiorenni e può causare dipendenza e ludopatia.
Consigliamo, prima di giocare, di consultare le probabilità di vincita dei singoli giochi presenti sui siti dei concessionari