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il 11 Gen 2022

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WPT Shooting Star 2012: il potere della triple barrell

WPT Shooting Star 2012: il potere della triple barrell

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Nei tornei di poker, il bluff (in particolar modo se effettuato al tavolo televisivo) è uno dei componenti di maggiore spettacolo di questa disciplina. Ne esistono di vario tipo, e sono tutti finalizzati a far foldare all’avversario la mano migliore. La tipologia di bluff, però, che determina la maggior “durezza” di un giocatore è quella costituita dal cosiddetto “Triple Barrell”: puntare sempre, in ogni strada, sino a convincere l’avversario di avere un punto enorme.

Puntate convincenti

E’ il 9 marzo del 2012, e siamo al Casinò Bay 101 di San Josè, dove si stanno disputando le fasi finali del World Poker Tour Bay 101 Shooting Star, torneo da 10.000$ con 364 partecipanti, che hanno generato un prizepool di oltre 3 milioni di dollari. Il prossimo giocatore ad uscire riceverà 128 mila dollari in premio, fino a salire ai 960 mila riservati al vincitore.

Siamo a 6 players left, e i bui sono 15.000-30.000.

Apre il gioco Joe Elpayaa, sul bottone, che spilla A K e con uno stack di 1.000.000 apre a 65.000. Sullo small blind siede Joe Serock, che con J 10 e 900.000 di stack chiama. Nel grande buio l’americano di origine asiatica Moon Kim, chipleader del torneo con 3 milioni, che chiama con J 8. A parte Kim, gli stack degli altri componenti del tavolo sono tutti simili.

Flop per tre:

2 A 9

Serock fa check, Moon fa check, Elpayaa va in c-bet per 80.000. Serock passa, Moon rilancia a 180.000 . In un board che non presenta particolari insidie, Elpayaa chiama.

Turn:

4

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Moon punta 200.000, Elpayaa call.

River:

7

Moon spinge ancora: stavolta punta 600.000, mettendo praticamente in all-in il rivale. Elpayaa si chiude nei ragionamenti, poi esclama “hai set di 2?” . Dopo qualche minuto di sofferenza, Elpayaa folda mostrando la sua mano. Il rivale, altrettanto sorridente, mostra il suo bluff.

Più che considerazioni di carattere tecnico, forse qui ne vanno fatte alcune di carattere tattico. Voi cosa avreste fatto, al river, nei panni di Elpayaa ? Chiamare ed uscire vorrebbe dire vincere 128 mila dollari, mentre scalando anche solo una posizione si salirebbe a 200 mila. Perchè è evidente, del resto, che le combo di bluff, su un board del genere, sembrano essere superiori rispetto a quelle di valore: le mani “vere” che giocano così sono proprio poche, giusto una doppia al flop o un set di 2.

Dal punto di vista di Moon, avreste “barellato” per tre strade consecutive in quel modo? O sarebbe stato più saggio fermarsi? Chissà, se avesse avuto di fronte un pro affermato alla Ivey o Negreanu, se la condotta sarebbe stata la stessa.

 

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