Cash game, stack deep e una mano molto complessa

Il sogno di tutti, nel cash game, è quello di poter affrontare serenamente una partita potendo contare su un ragguardevole stack, che permetta di rischiare poco e dominare il tavolo. Tuttavia, spesso capiterà di trovarsi coinvolti in spot con qualcuno che, nel frattempo, se ne è costruito uno di analogo, mettendoci magari in difficoltà.

Un po’ come capitato ad Andrew, protagonista di questa mano.

Stack deep, come gestirlo?

Siamo a Dallas, in Texas, presso una delle tante Card House della zona. Sono i primi di febbraio 2022, e si sta giocando un 2$/5$ . Andrew è seduto al tavolo con uno stack piuttosto deep, di circa 3.500$.

In questa mano, dopo un limp, vi è l’apertura del giocatore in middle position a 25$. Il bottone chiama, Andrew – che siede sullo small blind- spilla K K e 3betta a 115$. Limper e giocatore in middle passano, il bottone – che è l’unico che copre Andrew in termini di stack – fa call.

Flop per due (pot 265$)

K 5 9

Nuts per Andrew, che floppa top set ed esce puntando 85$, per non far scappare l’avversario. La cosa sorprendente è che, in questo caso, il bottone rilancia a 225$. Andrew ci pensa e decide di 3bettare a 550$.  Il giocatore sul bottone chiama.

Turn (pot 1.365$)

Q

Andrew non ha più il punto nuts, ma decide ugualmente di puntare 800$. Senza perdere troppo tempo, il bottone chiama.

River (pot 2.965$)

A

Si è costruito un piatto gigantesco, ma forse la carta che scende al river non è esattamente tra le migliori. Andrew opta per il check,  il bottone va in all-in. La palla passa ad Andrew, che ora ha una gatta da pelare.

Tra le mani compatibili avversarie, vi sono dei J10 (in particolare di quadri che lo battono), da capire se l’avversario possa avere set d’assi (ma difficile, vista l’azione preflop) o qualche combo di picche che sia compatibile con l’andamento della mano.

Oppure, se sia così creativo da imbattersi in un bluff totale.

Che fare? Cosa fareste nei panni di Andrew?