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il 8 Mar 2023

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Non è un gioco per (soli) maschi: il ritratto di Terry King, la prima pokerista della storia

Non è un gioco per (soli) maschi: il ritratto di Terry King, la prima pokerista della storia

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Nonostante ci siano numerosi esempi di donne vincenti ai tavoli verdi, nell’immaginario collettivo il poker resta un gioco soprattutto maschile.

Il luogo comune è duro a morire probabilmente anche perché la storia del nostro amato gioco si è sempre concentrata sulle figure maschili.

In realtà già quando Doyle Brunson, Chip Reese e Stu Ungar stavano facendo uscire il poker dalla nicchia per dotarlo di una dimensione popolare e di massa, almeno negli Stati Uniti, al loro fianco c’era una pokerista.

Il suo nome è Terry King e questa è la sua storia.

 

I primi passi

Terry King arrivò a Las Vegas a 19 anni di età, nel 1972, subito dopo aver preso il diploma alla high school. Imparò a giocare a poker guardando la sua amica Natalie, che di fatto assieme al marito fu la sua coach.

Nel 1978 King vinse il braccialetto al Ladies Event e fu una delle prime donne a giocare il Main Event delle World Series Of Poker.

L’anno seguente ebbe inizio la sua liason con Chip Reese: “Nel 1979 Chip mi chiese di giocare nell’evento mixed-doubles. Poco dopo prese la poker room del Dunes e mi chiese di giocare per lui per fare azione ai tavoli.”

L’amicizia si trasformò ben presto in qualcosa di più grande. Il primo appuntamento fu all’insegna del ‘romanticismo da gambler’:

“La prima volta che uscimmo insieme con Chip andammo al lago Tahoe a giocare blackjack”.

In realtà a quanto pare la coppia andò a dare una mano a Stu Ungar nel conteggio delle carte per aiutarlo a ripagare un debito che aveva contratto con personaggi molto poco raccomandabili.

La separazione da Chip Reese

La relazione di Terry King con Chip Reese andò avanti cinque anni. I due si separarono amichevolmente. Terry lasciò Las Vegas e si trasferì in California a lavorare per il Bicycle Club.

Diede anche una mano per l’apertura dello Hollywood Park Casinò, dove poi lavorò come manager per cinque anni.

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Nel corso degli anni ’90 Terry fece ritorno a Las Vegas più volte per giocare gli eventi delle World Series Of Poker. Tra il 1991 e il 1998, collezionò quattro in the money e due tavoli finali.

L’ultimo premio da lei vinto in un torneo di poker dal vivo risale a venti anni fa: nel 2003 chiuse al secondo posto un evento di 7-card-stud a Inglewood, in California.

Ma la passione per le due carte, quella non si è mai sopita…

 

L’ingresso nella Poker Hall Of Fame rosa

Il nome di Terry è tornato in auge lo scorso anno, quando venne selezionata tra le papabili per la “Women in poker hall of fame”.

Nella corsa per entrare nella galleria delle pokeriste King trovò uno sponsor d’eccezione: Doyle Brunson.

“Votate per Terry King per la Women’s Poker Hall Of Fame. E’ della vecchia scuola, è stata fidanzata a lungo con Chip Reese ed è una grande giocatrice di Stud!”

Non sappiamo quanto l’endorsement di Brunson abbia avuto voce in capitolo, ma King è poi stata selezionata insieme a Vanessa Selbst, Jennifer Tilly e Angelica Hael.

Come si dice, “meglio tardi che mai”: è servito del tempo, ma il suo ruolo di pioniere rosa nel mondo del poker è stato finalmente riconosciuto in modo ufficiale.

Per Terry è stata una grande soddisfazione, come si può vedere nel vibrante discorso pronunciato alla cerimonia di premiazione:

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