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il 15 Mag 2023

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Scomparso Doyle Brunson: a 89 anni si spegne la Leggenda del poker

Scomparso Doyle Brunson: a 89 anni si spegne la Leggenda del poker

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Doyle Brunson è morto nella notte. A quasi 90 anni si spegne una grande icona del poker. L’incona. La Leggenda vivente. Fino all’ultimo istante di vita, Texas Dolly ha alimentato il sogno americano, promuovendo il poker in ogni angolo del mondo. La sua esistenza è stata come un film: si perché ha vissuto più vite nella stessa. Da promessa del Basket a giocatore di poker, da marito e padre all’uomo che ha sconfitto più volte il cancro e sempre con la stessa carica.

Un finale che non fa certo calare il sipario sulla leggenda. L’uomo che davvero ha fatto la storia del poker.

Il Mito

L’epoca moderna del poker, grazie anche alla diffusione del gioco fuori dai confini a stelle e strisce, ha sempre avuto in Doyle Brunson la sua icona principale: ma la sua grandezza nasce ben prima. Classe 1933, avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 10 agosto. Segno zodiacale leone e come il Re della Foresta, anche Texas Dolly ha sempre dovuto lottare nella sua vita.

Specie nel poker, con ben 10 bracciali vinti alle WSOP e una sfilza di tornei, titoli e denari conquistati in oltre 60 anni di presenza ai tavoli. Pioneristico nell’avvento del poker, specie a Las Vegas, non si era perso una sola edizione delle World Series of Poker. Negli ultimi 20 anni, nonostante un livello tecnico di gioco sempre più alto, il buon Doyle si era sempre fatto rispettare.

E anche quando arrivava l’eliminazione, tutta la sala si alzava in piedi per rendere omaggio all’uomo ancora prima che al campione. Ecco la vera differenza tra un ottimo giocatore di poker e una leggenda vivente. Il rispetto e l’ammirazione per Brunson sono sempre andati oltre i suoi infiniti meriti al tavolo.

Una vita che non è stata certo rose e fiori quella di Texas Dolly: promessa mancata del Basket per un brutto infortunio al ginocchio che chiude per sempre la possibilità di ambire alla NBA. Da quella delusione, la forza di ripartire dal poker, quando il poker era visto come il male assoluto anche dentro i confini americani.

Dalle prime partite private, con tanto di sentinelle per avvisare il possibile arrivo della polizia, fino allo sdoganamento del texas hold’em come disciplina e i primi acuti dal vivo a Las Vegas. Nel mezzo l’amore per il basket che non è mai passato di moda, per il golf, il fiuto per le scommesse e una famiglia numerosa costruita assieme alla sua dolce metà Louise.

Dalla loro unione sono nati quattro figli: Todd, il più noto e quello che ha cercato di ripercorrere le sue orme nel poker, Pam, Cheryl e Doyla che è scomparsa a soli 18 anni nel sonno per un arresto cardiaco. Anche questo dramma ha segnato la vita a Brunson e consorte.

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Dalla tragedia della figlia, ai tre tumori sconfitti dal mai domo Doyle che in piena pandemia alla domanda “hai paura del Covid” rispose: “Dopo tutto quello che ho fatto, visto e subito dalla vita, pensate che davvero possa temere ancora qualcosa?“. Una riposta che vale più di mille parole.

Le reazioni del mondo poker

Con una rapidità quasi allucinante la notizia del decesso di Doyle Brunson ha fatto il giro del mondo in pochissimi minuti. Dall’annuncio della famiglia, ecco l’immediato ricordo delle WSOP e poi a seguire del WPT e  di PokerGo. Dagli addetti ai lavori ai giornalisti, passando per i giocatori e ovviamente gli appassionati.

Tutto il mondo del poker sta facendo sentire in questi minuti la sua vicinanza alla famiglia e il ricordo dell’uomo che come detto ha colpito ancor di più del giocatore stesso. E naturalmente il ricordo è vivo anche fra i giocatori del Bel Paese: da Flavio Ferrari Zumbini a Max Pescatori che è socio in affari con il figlio Todd.

Ma è davvero una reazione a catena quella che in queste ore sta travolgendo il mondo del poker: da Twitter a Facebook i giocatori lasciano un semplice ricordo, un pensiero, una carezza virtuale a quello che è stato senza ombra di dubbio il più iconico giocatore di sempre.

Fai buon viaggio Texas Dolly e che la terra possa sempre esserti lieve.

I 10 bracciali vinti da Doyle Brunson

1976 $10,000 World Championship 1st $220,000
1976 $5,000 No-Limit Deuce to Seven Draw 1st $80,250
1977 $10,000 World Championship 1st $340,000
1977 $1,000 Seven-Card Stud Split 1st $62,500
1978 $5,000 Seven-Card Stud 1st $68,000
1979 $600 Mixed Doubles 1st $4,500
1991 $2,500 No-Limit Hold’em 1st $208,000
1998 $1,500 Seven-Card Razz 1st $93,000
2003 $2,000 H.O.R.S.E. 1st $84,080
2005 $5,000 Short Handed No-Limit Hold’em 1st $367,800

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