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I tre film che un giocatore di poker non può perdersi nei giorni di Natale
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Arriva il tempo libero, arriva il Natale, arrivano le ore sul divano cercando di non addormentarsi dopo le grandi abbuffate. Per rimanere svegli comunque è meglio dedicarsi a un bel film, uno di quelli con il poker come co-protagonista insieme agli attori.
Ne abbiamo scelti tre, gli imperdibili: qualcuno vi risulterà familiare, chissà, è già uno dei vostri preferiti.
“Regalo di Natale”
Troppo facile, vero? Tuttavia è così bello, così toccante, così realistico, che a prescindere dal poker è un piccolo capolavoro del cinema italiano. Quasi sicuramente il vertice della carriera del regista Pupi Avati.
La partita di poker tra i cinque amici, o presunti tali, il “pollo” che tanto pollo non è (Carlo delle Piane, premiato con il Leone d’Oro a Venezia per questo ruolo), il dramma personale dietro ogni giocatore che condiziona l’azione, il passato che ritorna implacabile, tutto racchiuso nell’interno di una villa, rende “Regalo di Natale” un vero gioiello.
Non è Texas Hold’em, naturalmente, è poker all’italiana, per cui al giocatore “moderno” l’effetto potrebbe risultare straniante. Quel tipo di poker, però, rigorosamente cash, è stato da sempre l’immagine stessa del gioco, ma mai affrontata con questa profondità psicologica.
Meritato, ma non così efficace, il seguito, “La rivincita di Natale”.
“Asso”
Perché il poker non è solo drammone psicologico, in alcuni casi. Spesso è puro divertimento, guasconeria, il gusto di sedersi al tavolo e vincere (soldi).
Quante volte abbiamo visto e rivisto la scena di Asso/Adriano Celentano nell’heads up con il Marsigliese/Francisco Copello? Sappiamo le battute a memoria, riconosciamo da un’inquadratura il momento esatto del film.
I rilanci un po’ a caso via telefono del protagonista della pellicola, i tic del Marsigliese che oggi chiameremmo tell, il sudore e l’odore di alcol che possiamo solamente immaginarci, ma che percepiamo chiaramente.
“Asso” è soprattutto un lungo monologo di Adriano Celentano, un attore che negli anni Ottanta aveva toccato l’apice della sua carriera artistica non solo con questo personaggio di inguaribile fanfarone, spingendo molto anche sul cliché delle belle donne sempre pronte a circondarlo. Edwige Fenech, a proposito di anni Ottanta, è la partner femminile perfetta.
E voi avete mai provato a bluffare come Asso, con in mano il nulla, facendo foldare poker? Quello è il purissimo gusto del gioco a 360 gradi.
“Rounders”
Detto che di film sul Texas Hold’em in sé ce ne sono pochissimi, come se questo tipo di poker a torneo fosse meno interessante a livello cinematografico, non si può prescindere in epoca recente da “Rounders”, uno di quegli eventi che hanno determinato il successo a livello planetario del nostro giochino.
Matt Damon e John “TeddyKgb” Malkovich, attori fenomenali in parti secondarie come Edward Norton, il casinò di Las Vegas con le Wsop di sottofondo e le dinamiche del Texas Hold’em nella miglior maniera possibile.
Non importa che la storia abbia uno sviluppo abbastanza classico, con il climax negativo che arriva nel momento esatto in cui deve capitare e l’happy ending finale, l’ingenuo che matura battendo la sua nemesi e trionfando anche dal punto di vista sentimentale.
Siamo in attesa del seguito, continuamente annunciato ma mai concretizzato. Fiduciosi, siamo qua.










