Le cinque regole da seguire per il pokerino di Natale

Siamo pronti come ogni anno a sederci al tavolo assieme a tutta la famiglia per giocare il consueto pokerino natalizio.

L’obiettivo? Vincere, naturalmente. Soprattutto divertirsi, però. Certo, anche in un caso come questo occorre strategia. Vi proponiamo quindi le cinque regole semplici semplici per il pokerino di Natale.

Gestione oculata del bankroll

Questo vale sempre in qualsiasi contesto a livello pokeristico, ma visto che a Natale ci sono di mezzo anche le relazioni interfamiliari non vediamo perché rovinarle per un set vs overset o per un full vs colore.

Un buy-in modesto, accessibile a tutti, una struttura giocabile, non troppo verticale, l’opzione del deal a portata di mano in caso di sit and go ma anche un esborso non eccessivo in caso di partita a cash.

Chi non vuole non è obbligato

Voi siete assolutamente scatenati, volete giocare sì o sì, anche per pochi centesimi. Invece attorno a voi trovate poco entusiasmo, nonostante i tanti presenti al pranzo.

Fare una cernita simpatica è fondamentale, senza obbligare nessuno a partecipare. Poi magari qualcuno salta dentro solo perché si sta annoiando e non ha alternative convincenti.

In generale bisogna giocare per divertimento e non per forza, lo ribadiamo.

Meglio con il kit per giocare

Se lo avevate chiesto a Babbo Natale tanto meglio, ma sarebbe fondamentale avere in casa un kit per giocare: carte, fiches, cronometro, i più sgamati addirittura un programmino per impostare i bui, se decidete di giocare un sit and go.

L’alternativa? Monetine, che però devono essere tantine, divise in tanti centesimi, sempre più difficili non solo da trovare, ma anche e soprattutto da gestire.

Bluffare con gli affetti?

Qui viene davvero il bello, a livello strategico. Perché la famiglia è grande, d’accordo, il tavolo dove vi siete seduti pure, ma se avete dei rapporti conflittuali con il cognato o il suocero, o in generale se avete uno storico delle relazioni che esistono tra i vari componenti è arrivato il momento di sfruttarli.

Anche da spettatore, naturalmente, godersi magari certi rilanci a caso tra fratelli o tra zii e nipoti, anche perché le differenze di età possono rappresentare un fattore decisivo.

Giocare dopo aver riposato

Non diteci che non fate il pisolino dopo il pranzo di Natale. Oddio, in alcune parti d’Italia il mangiare si prolunga talmente tanto che si fa sera e allora non c’è tempo nemmeno per il pokerino.

In realtà la nostra situazione ideale è terminare il pranzo nel primissimo pomeriggio, riposarsi e poi dedicarsi al gioco.

E allora guai a presentarsi al tavolo con ancora i postumi dello spumante/champagne o appesantiti dalle abbondanti razioni del pasto.

Tutto è concesso, meno la stanchezza, altrimenti non ci si diverte nemmeno, o no?