“Non toccarmi le carte!”, e spacca le dita al dealer.

Una regola non scritta ai tavoli di poker live è quella che impone al giocatore di proteggere le proprie carte, in modo che non vengano accidentalmente nascoste dal dealer o viste dall’avversario. Forse questa legge dovrebbe venire estesa anche ai dealer, ed in un modo più concreto, come un dealer del Rio ha scoperto poco fa a sue dolorose spese. La storia, apparsa sul solito forum di 2+2, è che un giocatore di Omaha Hi-Lo a limiti alti ad un certo punto ha visto rosso ed ha sbattuto il pugno sulla mano del dealer, rompendogli alcune ossa tra le nocche ed il polso. A quanto riferisce una persona che lavora al Rio e che ha assistito alla scena, nella mano erano rimasti solo due giocatori, ai posti 1 e 9, cioè a sinistra e a destra del dealer.
Allo showdown il giocatore al posto 1 si è lamentato di non riuscire a vedere le carte dell’avversario. Quando il dealer ha fatto per muovere le carte dell’avversario un po’ in avanti, quello è uscito di testa ed ha sbraitato, “non toccarmi le carte!” subito prima di rompere la mano del dealer con un pugno. Il giocatore, la cui identità non è nota, è stato prontamente ammanettato e portato in cella. Può forse sembrare una pena eccessiva, ma bisogna tener conto che per i dealer le mani sono il principale “strumento di lavoro”, e che ora il malcapitato avrà di sicuro qualche difficoltà a lavorare.

Gli scatti di nervi contro i dealer sono uno degli aspetti più “brutali” del poker dal vivo (online al massimo ce la si prende con la tastiera…), e non capita solo agli incompetenti: una storia simile era già venuta fuori tempo fa su Thang Luu. Tra le ragioni possiamo facilmente intuire che una maratona di 15 ore di poker, cifre folli ma usuali a Las Vegas, fa cedere i nervi a chiunque, specialmente se magari i risultati non sono eccellenti.