Kovalchuk: un nuovo fenomeno del poker?

Si è concluso l’IPT di Sanremo con la vittoria dell’ ucraino Oleksii Kovalchuk, lui unico straniero seduto ad un tavolo finale con soli italiani.

Eppure, alla fine, il suo gioco è prevalso su tutti i nostri connazionali: partito già chipleader non ha mollato un colpo aumentando sempre di più il proprio stack, duro nei rilanci soprattutto quando era in posizione e intelligente a lasciare qualche piatto (pochi in realtà!) al momento giusto, dimostrando di avere anche il “timing” giusto. In poche parole ha vinto il più forte!

Ma questo cosa significa? Che il “il poker italiano” ha ancora molto da imparare? Di sicuro la concorrenza per Kovalchuk era di quelle importanti: su tutti spiccava la presenza, al final table, di Mr. EPT Bonavena che non è riuscito mai a cambiare marcia al momento giusto ed è stato poi eliminato da un “bloody river” a favore dell’ ucraino. Kovalchuk, insomma, bravo e fortunato.

Ma molti colleghi Pro, sportivamente, hanno elogiato questo successo di Oleksii ( il secondo, dopo il primo posto ad un IPT di Nova Gorica). Lungimirante, per esempio, è stato Marco Bognanni che, raggiunto dal nostro Marco Fava ad inizio anno, alla domanda su “Chi sarà il player più caldo del 2012” ha risposto: “Kovalchuk!”. (nel video spazio poi a tanti pronostici dei poker pro…)

Anche Luca Pagano al termine del day 2 dell’IPT ha affermato riferendosi all’ucraino: “Questo è forte per davvero!”.

I complimenti arrivano anche dal Loose Cannon nostrano, Massimiliano “Visidiabuli” Martinez, che in modo ironico scrive: “Stranamente Kovalchuk ha shippato l’Ipt” , poco più giù arriva la risposta di Erika Kovats, player ungherese ma con residenza italiana, che riporta una sua esperienza: “Ho giocato con lui due giorni allo stesso tavolo l’anno scorso all’IPT di Campione. E’ veramente un fenomeno!!! Bravo e gioca bene!!”.

Insomma, gli aggettivi per descrivere l’eccezionale abilità di Kovalchuk sono innumerevoli : il 2012 di Oleskii è iniziato alla grande … “chi ben comincia, è a metà dell’opera”.