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il 10 Lug 2009

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Poker Online: un potenziale di dodici miliardi di dollari

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La Goldman Sachs di New York è una delle maggiori banche d’affari del mondo. Ha filiali in tutto il mondo e dal 1869 dà a governi aziende ed anche famiglie consigli sui loro investimenti. Pochi giorni fa ha reso pubblica una sua previsione indirizzata a tutti i suoi investitori sull’esplosione del mercato del poker online: secondo i teschi che analizzano il mercato, quando il gambling online verrà finalmente regolarizzato negli USA – anche grazie alla nuova legge che a settembre verrà proposta dal senatore democratico Barney Frank – il volume d’affari potrebbe raggiungere il dodici miliardi di dollari. Dalla Goldman Sachs si dicono sicuri del successo della regolamentazione, anche perché il governo statunitense conta di tassarlo e di ricavarne grossi introiti.

I dati su cui hanno basato questa felice previsione vengono, a quanto riferiscono, da Party Gaming, società controllata da Party Poker che gestisce il 9% del mercato USA. Il conto è partito dal miliardo e mezzo di dollari nel quale si stimava il volume d’affari nel 2008, a cui è stato poi sommato un ipotetico 30% degli attuali frequetatori dei casinò se decidessero di passare all’online ed infine l’incremento dovuto alla legalizzazione dei casinò sul web. È un fatto che legalizzare porta alla luce tutto o quasi il sommerso, ed è altrettanto chiaro che un governo ha solo da guadagnarci, a scapito magari delle mafie o dell’illegalità, e favorendo in tal modo anche gli utenti.

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Certo, ci sarà da aspettare un po’. Intanto, come dicevamo sopra, l’iter della nuova legge partirà appena dopo la pausa estiva, e poi non si sa quanto tempo ci vorrà per toccare con mouse (…) i risultati. C’è però già una classifica su chi si accaparrarerà le fette più grosse: la prima compagnia sarebbe Playtech, proprietaria del circuito iPoker che a sua volta consiste, tra le altre, in poker room come Titan, PaddyPower ed PokerOcean.
Seconda invece Bwin che possiede il circuito Ongame (Bestpoker, betsafe, Holywoodpoker). Terza e quarta rispettivamente PartyPoker ed 888. È interssante notale comeper queste ultime due la previsione venga dai risultati di google per “poker online”: risultano prime nella maggioranza dei casi. A pokerstars, da questo punto di vista, spetta appena il terzo posto.

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