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il 20 Feb 2012

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Praga, Scommegna secondo all’Unibet Open: “Un sogno”

Praga, Scommegna secondo all’Unibet Open: “Un sogno”

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PRAGA – Si è fermata sul più bello ad un passo dal traguardo la pazza corsa di Ruggiero Scommegna all’Unibet Open di Praga. Il 37enne avvocato barese, qualificatosi on line partendo da un satellite da 2 euro a questo evento da 1.650 euro di buy in, ha infatti chiuso al secondo posto dietro al fenomeno belga Filip Verboten un tavolo finale che aveva cominciato da terzo in chip. Per Ruggiero, “comunque soddisfatto dello straordinaria esperienza vissuta in questi tre giorni”, un premio di consolazione di 56mila euro e un ricordo che difficilmente potrà essere cancellato tanto in fretta.

E pace se in fondo all’anima resta il pizzico di rammarico per non essere riuscito a trionfare all’Hilton di Praga come tre anni fa Salvatore Bonavena riuscì a fare in un Ept. Onestamente Verboten – uno che su Full Tilt battendo i tavoli nel no limit 600 e del no limit 1.000 era stato capace di accumulare un patrimonio di 170mila dollari prima che il default della room “vanificasse mesi e mesi di duro lavoro”, è parso troppo più forte nell’heads up conclusivo perché ci potesse essere scampo per l’azzurro.

Una volta la sorte era pure venuta in soccorso a Ruggiero, quando dopo poche mani di testa a testa l’italiano era finito ai resti su flop 979 con Q6 per un bel progetto di colore contro il trips di 9 del rivale: il turn 8 e il river blank avevano permesso a Scommegna di passare in testa nel count e sognare l’impossibile. Poi poco per volta, mano dopo mano, l’avversario ha ripreso il controllo delle operazioni, fino alla mano decisiva in cui su board 2Q5 8 il pugliese ha messo tutto dentro in quarta con 2J dando seguito al check raise tentato al flop con la sua bottom pair, con Verboten a chiamare con 89 buoni per portare a casa trofeo e 100mila euro di prima moneta grazie a un river Q.

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Sono contento di questo successo, ho avuto tanta fortuna per arrivare fino in fondo, ma non mi sento certo in debito con la forte dopo quello che mi è capitato. E poi senza l’aiuto della sorte i tornei non si vincono” ha detto a Ipc Verboten, che ora potrà ricostruire un bankroll “adeguato a grindare i livelli a cui ero abituato prima del crollo di Full Tilt”. Tanti sorrisi, a discapito del secondo posto, anche per Scommegna, che ha comunque meritato il piazzamento ottenuto durante tutto il tavolo finale, giocato con grande personalità a discapito dell’esperienza. Come nei colpi con cui l’azzurro ha distrutto a più riprese lo stack dell’olandese Stieven Razab-Sekh, alla fine giunto terzo per 37mila euro. Solo ottavo, invece, il player più blasonato di questo final table, il rumeno Dan Murariu, che ha così fallito l’opportunità di provare a ripetersi in un Unibet Open dato che lui, nel circuito organizzato dal colosso del betting svedese, era già riuscito ad affermarsi nel 2010 a Golden Sands, in Bulgaria. Per lui, così come per Verboten, appuntamento alla prossima tappa, in programma a Parigi dal 3 al 6 maggio.

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