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il 5 Apr 2012

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Il Sunday Million e le polemiche…

Il Sunday Million e le polemiche…

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Il torneo più importante dell’anno, il più ricco di sempre. Tutti i top reg italiani erano presenti a questo Sunday Million, alcuni (come Massimiliano Martinez, Andrea Dato o Alessandro Speranza) sono anche andati molto vicino al risultato eccellente. Ma come sappiamo in un singolo torneo da ottomila iscritti, una buona dose di fotuna è spesso molto più utile di tutte le “skill” del mondo.

E’ così che come abbiamo visto dai grafici dei finalisti, erano in tanti ad aver risollevato le sorti del loro disastroso grafico proprio centrando il risultato più importante. Niente di strano, capita nel mondo poker di trovare il colpo fortunato (o la serie di colpi), ma allora come mai sono in tanti online a credere che dietro questi nick non ci siano davvero player così sconosciuti?

Non esiste portale di poker che  non abbia dedicato ampio spazio alla notizia del vincitore del Sunday Million, ovvero il torneo con il più alto montepremi mai visto. Ma parimenti, non esiste forum di poker che non abbia visto qualche utente sollevare “dubbi” sulla reale identità del vincitore e di altri player che hanno disputato il tavolo finale.

Prima di liquidare il tutto come il classico “complottismo” all’italiana, vediamo di analizzare insieme i perchè questi dubbi sono saltati fuori nel mondo del poker online.

Quali sono, per cominciare questi dubbi? A quanto sostengono diversi utenti, il dubbio è che a giocare con il nickname di alcuni player al tavolo finale, non siano poi i giocatori random che i loro grafici vorrebbero rappresentare, ma qualche altro player decisamente più “skillato” che potrebbe aver giocato al posto suo, giocato con diversi account o magari l’ha seguito direttamente consigliandoli il da farsi in ogni occasione.

Le pratiche, sia quella di account sharing, di ghosting o di multiaccount sarebbero decisamente antisportive nei confronti di chi invece stava giocando per se stesso le sue possibilità di vittoria (oltre che chiaramente illegali), ed è una problematica purtroppo già sentita in diverse room di poker. Un problema che non sempre ha una facile soluzione, se è vero infatti che la stessa Stars ha dimostrato di tenere in particolare conto la sicurezza sul suo sito (non a caso ci sono esempi eclatanti come la sospensione dei conti di alcuni top player in odore di collusion, situazione peraltro ad oggi ancora non risolta), dall’altra risulta decisamente complicato dimostrare praticamente chi vi sia davanti al monitor di un determinato account durante una partita (sia essa importante come il final table del Million, sia un qualsiasi SNG da 1 euro) e peggio ancora verificare che non ci siano altri a consigliare il da farsi durante la gara (online o fisicamente presenti).

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Detto quindi delle difficoltà, detto quindi che in un torneo del genere può certamente vincere un player fino a quel momento in perdita, come mai sono nati tanti dubbi questa volta?

Intanto, senza nasconderci dietro un dito, perchè sappiamo perfettamente come alcune di queste pratiche siano purtroppo all’ordine del giorno sulle room di poker. Certo è che in un evento della portata del Sunday Million, la rabbia di alcuni utenti è venuta fuori più palesemente di altre volte. E diciamolo subito, al momento non sono possibili prove di alcun genere per dimostrare una o l’altra idea. Quello che è venuto fuori dai vari forum è che sembra qualcuno conosca personalmente questi player, e che la cancellazione di alcuni post su FB di determinati utenti non abbia contribuito ad alleggerire i dubbi e le tensioni.

Altri dubbi sono derivati dalle statistiche del vincitore, che a quando pare fino a ieri giocava in maniera “loose/passive” i micro limiti del cash game e che invece ha dominato il final table giocando in maniera completamente diversa e rifiutando anche un deal finale.

Alla fine come è probabile, nulla di più salterà fuori da questi dubbi e alla fine PokerStars davvero non può fare più di quello che sta già facendo per venire a capo di queste problematiche. Il suo sistema per combattere la collusion, l’account sharing e qualsiasi comportamento scorretto è sicuramente all’avanguardia. Rimane per noi, uno dei tornei più belli mai visti sulle .it, rimane che “topalflop” (chiunque esso sia) ha certamente dominato questo final table meritando la vittoria e rimane in fondo anche la comprensibile voglia di tutti di avere chiarezza.

Non ci possono essere solo i complottisti da una parte, i pragmatici dall’altra, gli organizzatori dall’altra ancora e noi in mezzo a cercare di capirci qualcosa. Non ci può essere solo un bianco o un nero, ma (per citare le parole di un vecchio libro) “soltanto infinite sfumature di grigio”. L’importante è non nascondersi dietro un dito e raccontare anche le illazioni, i dubbi e le domande dei tanti che frequentano questo nostro mondo del poker, decisamente più eterogeneo dei soliti omini che si lamentano delle room “rigged”.

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