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il 11 Gen 2018

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Chiarato analizza una overbet al turn di Bernardini: “Mossa che fanno i pro per essere meno leggibili”

Chiarato analizza una overbet al turn di Bernardini: “Mossa che fanno i pro per essere meno leggibili”

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Alessandro Chiarato ultimamente si è messo in testa di fare un po’ il Doug Polk italiano.

Sulla sua pagina Facebook ha infatti cominciato a pubblicare dei video interessanti, analizzando anche alcune mani giocate da lui e dai suoi colleghi.

Oggi vi proponiamo nel dettaglio uno spot molto interessante che Chiarato ha ripescato dal suo tavolo dell’evento 15H delle recenti Winter Series di PokerStars. Parliamo del Main Event High da 250 euro di buy-in e 500mila euro garantiti.

Tuffiamoci subito nell’action. Si gioca l’ottavo livello e i bui 125/250. I due protagonisti della mano hanno circa 100 blinds a testa.

Il noto regular Gianluca ‘pokerbern’ Bernardini (con 25.951 di stack) apre da UTG+1 a 525. Il BB (che ha 24.315) chiama.

Scende un flop 8Q3. Il BB checka, l’original raiser cbetta 455 e il BB chiama.

Turn: A. Il BB checka ancora, l’original raiser stavolta punta pesante: 3.450 su un pot di 2.325 chips! Il BB non si fa impressionare e chiama l’overbet.

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River: 2. Il BB checka per l’ultima volta e ‘pokerbern’ punta 3.506 chips. Il BB chiama. Allo showdown Bernardini gira 22 rivelando un miracoloso set pescato all’ultima strada, il BB è battuto con AK.

Su FB ovviamente si sono sprecati i commenti. C’è chi punta il dito contro la condotta del BB e chi invece la trova corretta.

Chiarato dice la sua in un video. Sentiamolo: “La mano è molto interessante anche perché i due stack sono profondi. Fino al turn è tutto standard, poi arriva quella overbet. Siamo abituati a vedere le overbet al river, quelle al turn sono più rare. Chi ha fatto coaching con me sa che parlo di questa mossa da più di un anno, avendola vista fare da forti reg internazionali. Penso che possa essere utile per variare il proprio stile di gioco ed essere meno leggibili. Non mi piace molto fatta a questo punto del torneo, è un asso nella manica che tirerei fuori più avanti quando i piatti sono più grossi. Comunque ci può stare“.

Qual è il senso di una simile overbet? Chiarato dice: “Si fa un’overbet al turn per guadagnare maggior fold equity contro il range dell’avversario. Qui tu pensi che il range dell’avversario possa essere composto da 9-10, 10-J, J-9 suited, delle donne, degli otto, dei tre, delle coppie intermedie. Questo asso è più nel tuo range che in quello dell’avversario e decidi di overbettare per guadagnare il massimo della fold equity. Sai benissimo che se dovessi ricevere un call su questo turn ti starai scontrando contro la parte più piccola e forte del range avversario e quindi ti arrenderai al river”.

Chiarato approva in linea di massima la condotta del BB e si sofferma poi ad analizzare il river:

Non è certo colpa di ‘pokerbern’ se ha fatto tris al river. A questo punto comunque si possono fare considerazioni in più. Dobbiamo capire se questo tris è buono oppure no. Le mani che callano l’overbet al turn sono Q-8, A-Q, A-K suited (perché l’ha giocata strana preflop e quindi deve callare anche flop), 3-3, 8-8. Più improbabile Q-Q ma ci può stare come trappola, siccome ha chiamato con A-K suited. Per il flow della partita escluderei il set in mano al BB. In game avrei pensato che il tris fosse buono. Bernardini ha puntato solo 1/3 del pot a quel punto; io avrei fatto 3/4 del pot, cioè 6 o 7mila. Se mi ha chiamato al turn ha una mano abbastanza forte da chiamarmi anche al river“.

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