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il 3 Apr 2013

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PaoDoc e il suo triplete: ecco come si fa a vincere 3 tornei di fila!

PaoDoc e il suo triplete: ecco come si fa a vincere 3 tornei di fila!

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Una striscia di tre successi su tre live disputati ha dell’eccezionale, in un gioco come il texas hold’em in cui la fortuna ha un ruolo di prim’ordine nel breve periodo.

Per questo il ‘triplete’ realizzato dal bolzanino Paolino Virciglio è davvero incredibile: dopo la vittoria di gennaio a Gli Assi di Poker Club e quella di marzo allo Shark Bay, lunedì ‘PaoDoc‘ è stato il primo italiano a raggiungere l’incredibile traguardo grazie al successo all’Isop Deep Experience.

Questione di (god)run? In tutta sincerità, anche chi scrive era portato a crederlo. Dopo aver sentito le parole di Paolino al riguardo, però, non ho potuto fare altro che cambiare idea.

 

IPC: Complimenti Pao, una striscia di vittorie live come la tua ancora non si era vista. Qual è stato lo shippo più difficile dei tre, e che ruolo pensi abbia avuto la run in questo ‘triplete’?

PV: La vittoria più difficile è stata sicuramente quella degli Assi di Poker Club perchè il field era davvero tosto. Lì penso di aver runnato bene a livello di redraw, visto che mi sono trovato sempre in tavoli relativamente facili: a parte Gianluca Rullo, Max Pescatori e Alessio Isaia non ho mai avuto contro giocatori davvero forti. A livello di carte invece non penso di aver avuto particolari aiuti.

Certo, tutti ricordano quel colpo al tavolo finale dove ho scoppiato gli assi di Rulletto, e in effetti quello spot ha spostato davvero tanto in termini di dollaro ev. Però non tutti sanno che quello è stato l’unico showdown che ho vinto dei cinque giocati nelle fasi finali del torneo. A sedici left, per esempio, mi hanno scoppiato una coppia di re con coppia di otto in un piatto che mi avrebbe proiettato chipleader. Anche allo Shark Bay e all’Isop Deep Experience non ho avuto particolari aiuti dalle carte. Anzi: se non ricordo male, ho perso il 70% degli showdown in entrambi i tornei.

IPC: Spiegaci meglio: come è possibile vincere non uno, ma due tornei in cui perdi sette colpi su dieci?

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PV: Adattando il proprio gioco al field e facendo valere tutta l’edge che si ha. Sia allo Shark Bay che all’Isop Deep Experience avevo infinita fold-equity anche quando il mio stack era ridotto ai minimi termini. Ho visto avversari con dodici bui dietro raise-foldare coppia di nove o asso-donna perchè dicevano di non volersi giocare il coin-flip. Quando capisco di avere al tavolo giocatori ‘money scared’, che mirano solamente a scalare il prizepool, vado a nozze.

Nelle ultime fasi dell’Isop mi sono trovato a fourbettare in bianco il chipleader, e a mandare resti con carte davvero mediocri. Oltre alla fold-equity, poi, quando gioco live sto sempre molto attento alla tournament equity: più volte ho raise-foldato anche quando avevo le odds per chiamare, perchè se avessi perso il colpo mi sarei pregiudicato seriamente lo stack.

IPC: Significa che dal vivo eviti quei call marginali che invece online prenderesti a occhi chiusi?

PV: Proprio così, per due buone ragioni. La prima è che dal vivo può non bastare una vita intera per far diventare positivi i call marginali. La seconda è che puoi evitare di giocarti il colpo e metterti in mano alla varianza, quando sai di trovarti in un tavolo che puoi martellare successivamente in tutta tranquillità.

IPC: Visto questo inizio di anno davvero d’oro per quanto riguarda il live, intensificherai le tue presenze nei vari circuiti nazionali e non?

PV: Non credo. Sono un bankroll nitty, quindi eviterò i circuiti più grandi come IPT e WPT National.  Il mio obiettivo per questo 2013 resta quello di inizio anno, ovvero realizzare almeno 50 mila euro di profitto on-line, giocando una media di 600 mtt al mese. Considera che anche la partecipazione all’Isop Deep Experience non era pianificata: mi trovavo a Nova Gorica per giocare cash e passare un po’ di tempo assieme ad alcuni amici, alla fine mi sono iscritto for fun. L’unico torneo live che sono sicuro di giocare è l‘Isop di maggio, visto che sempre a Nova ho vinto il satellite. Poi sarò a Las Vegas un paio di settimane nel periodo delle WSOP, ma al momento non sono affatto sicuro di giocare qualche evento.

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