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Strategia

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il 27 Nov 2012

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Bankroll Management ai microlimiti

Bankroll Management ai microlimiti

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Quante volte abbiamo pensato a quanto sarebbe bello riuscire a scalare e distruggere i livelli del cash game sulle poker room? Suppongo molte.

Per far ciò, sono necessari tutti gli argomenti che abbiamo discusso nei precedenti articoli della scalata al successo. Tra le varie skills, dobbiamo anche avere un adeguato bankroll management.

Di cosa si tratta?
Come sappiamo, il nostro bankroll, deve salvarci dai periodi di badrun e deve garantirci di vivere la vita di tutti i giorni (se abbiamo già fatto il salto da amatore a pro).

Quanto deve essere profondo allora?
I fattori che stabiliscono quanto esso debba essere deep sono molteplici; iniziamo ad analizzare i principali.

Stake & Field
Per giocare degli stake relativamente bassi non occorre un bankroll molto profondo. I giocatori che frequentano quei livelli (fino al NL50 compreso) non sono abbastanza forti/aggressivi da farci preoccupare più di tanto.

Avremo un rapporto REG/FISH che ci permette di non giocare molti “spot ad alta varianza”.

Man mano che saliamo di livello, troveremo sempre più di regulars forti che ci obbligheranno ad alzare la varianza e giocare degli spot dove ci troveremo molto spesso a dover “flippare”.

Nonostante questo, nel corso dell’ultimo anno, il field è diventato più duro rispetto al passato. Questo è dovuto ad una maggiore presenza di regulars (più o meno bravi) che, inevitabilmente, abbassano l’edge che abbiamo ai tavoli.

Minore è l’edge, minore è il nostro probabile winrate stimato, e maggiore dovrà essere il nostro bankroll in quanto avremo degli swing sempre più grandi.

Probabilmente, fino al nl20 (su molti circuiti), si riesce a giocare tranquillamente anche con 50 stack.

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Multitabling
Chiaramente, se multitabliamo pesantemente, avremo bisogno di un bankroll maggiore; non possiamo pensare di massgrindare (su 12 tavoli o più) con 20stack nel conto.

Se subissimo uno swing durante la sessione, ci troveremo costretti a terminare la sessione in quanto non riusciremo più a ricaricare lo stack in alcuni tavoli (ad esempio).

Pro/Amatore
In base all’obiettivo del nostro gioco, potremo optare per un’ampiezza di bankroll, o un’altra.

Un professional poker player (ppp) dovrà utilizzare una parte del suo roll per pagare le spese quotidiane; per questo motivo, non potrà permettersi di grindare con pochi stack di copertura.

Viceversa, un player che ottiene le proprie entrate finanziarie da altri lavori, potrà giocare più tranquillamente con un bankroll minore. Nei periodi di badrun, non sarà costretto a logorare il suo roll ANCHE dalle spese della vita di tutti i giorni.

Ecco una tabella (utile come esempio di riferimento) che specifica quanti stack dobbiamo avere a disposizione per giocare i vari livelli. Quando scendiamo sotto la soglia del BR-MIN dobbiamo fare level down, quando ritorniamo ad avere il BR-MAX, possiamo pensare di fare level up.

Per avere un roll adeguato, dovremo tener conto di tutte queste caratteristiche e, in base alle nostre esigenze, aumenteremo o diminuiremo il numero effettivo di stack per il livello che andremo a giocare. Questo, ci permetterà di non aver paura di perdere dei soldi al tavolo e giocare senza esser money scared.

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