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Strategia

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il 16 Ott 2010

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L’importanza dello stack nei tornei multitavolo di Poker Texas Hold’em

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Lo stack è la pila di gettoni che abbiamo davanti quando ci sediamo a un tavolo per giocare a poker. A seconda che sia un torneo o una partita di cash poker i nostri gettoni (che possono essere dei colori più disparati) saranno denominati chips o fiches.

Che siano chip o fiches esse formeranno il nostro stack che dovremo cercare di aumentare nel corso del torneo o della sessione e soprattutto che non vorremo mai farci portare via completamente pena l’eliminazione (o un’eventuale ricarica in un tavolo cash).

Sappiamo benissimo che quando partecipiamo a un torneo le nostre chip non varranno tutte allo stesso modo: la prima vale infinitamente meno dell’ultima che perderemo poichè perderla significherà che ci dovremo alzare per non risederci più a quel tavolo. Risulta quindi lapalissiano che il nostro gioco dovrà variare in funzione del numero di chip rimasti davanti a noi, ossia in base alla grandezza del nostro stack.

Basilare di consiguenza, per un giocatore di poker che vuole partecipare con profitto a tornei multitavolo di Texas Hold’em, è capire la rilevanza della misura del proprio stack e di quello degli avversari.

L’unità di misura dello stack è la ratio, cioè il numero di big blind che possiamo ancora versare con il nostro stack residuo.

RATIO = STACK / BIG BLIND

Per cui ponendo di essere al livello con bui 50/100 avremo:

  • 500 chips: Ratio uguale a 5, cioè possiamo pagare ancora per cinque volte il grande buio
  • 2500 chips: Ratio uguale a 25
  • 47o0 chips: 47 Big Blind residui

Ora vediamo nello specifico come dovremo comportarci a seconda di differenti livelli di ratio in un torneo multitavolo.

10 BIG BLIND O MENO

Sostanzialmente con questo stack stack ogni mano che giocheremo, dovremo voler spingere al centro del tavolo tutte le nostre chip. Questa è una nozione abbastanza comune conosciuta dalla maggior parte dei giocatori. Tuttavia se fossimo in un livello con delle ante è molto spesso corretto andare all in già con meno di 15 grandi bui.

Quando parliamo di livelli che presentano ante dovremo preferibilmente parlare di vero Big Blind. Il vero big blind è rappresentato dai due terzi del piatto iniziale. Per esempio se i bui sono 500/1.000 con ante uguale a 100 in un tavolo a nove persone, il piatto iniziale sarà uguale a 2.400: il vero big blind sarà quindi 1.600. Così se saremo di bottone con asso e cinque di cuori, avendo uno stack pari a 15.000 gettoni (Ratio uguale a quindici), potremo tranquillamente andare all in poichè avremo solamente 9 veri grandi bui!

TRA 10 E 14 BIG BLIND

La situazione è molto simile a quella di cui abbiam parlato poco fa e io infatti tendo ad allargare il mio range di push/fold fino a questo livello di ratio.

TRA 14 E 21 BIG BLIND

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Nella maggior parte delle occasioni (ma non proprio sempre) in cui avremo tra 14 e 21 grandi bui non dovremmo rilanciare per primi con mani con le quali non vorremo chiamare un successivo controrilancio di un avversario (la cosiddetta tri-bet). Infatti ci saranno volte che avendo giocatori deboli e molto conservativi dopo di noi potremo rilanciare e poi lasciare a causa di un rilancio di questi giocatore, ma il più delle volte questo stack è molto più utile per operare dei resteal (andando all in) piuttosto che aprire con un rilancio. Gli stack di questa fascia sono ottimali per dei resteal, sebbene molti giocatori oggigiorno sono a conoscenza di ciò e adattano il loro gioco facendo call al nostro all in con range più larghi. Fate quindi attenzione agli avversari che sanno bene giocare in base al vostro stack.

TRA 22 E 30 BIG BLIND

Con stack di questo tipo abbiamo più spazio per aprire con dei rilanci, ma anche qui fare resteal all in è diventato usuale in molte circostanze. Per spiegarmi meglio, quando parlo di resteal intendo andare all in con mani che non vorremmo vengano chiamate ma che ci servono solo per aggiudicarci i bui e il primo rilancio senza andare allo showdown. Tuttavia con questo stack dovremmo aprire il nostro range di rilancio fino a circa il top 30 delle starting hands (se siamo in posizione). Con questo tipo di stack se mi trovo da cutoff o bottone sono molto aggressivo solo se so che i giocatori dopo di me sono conservativi e non si prendono il rischio di operare un resteal. Un caso particolare è quando mi trovo fuori posizione con due carte alte non accoppiate: qui la soluzione migliore secondo me è il go and go. Ponete di avere 30 grandi bui e che un avversario da cutoff abbia rilanciato per tre big blind. Se ho un asso e una donna rilancio fino a 10 volte il grande buio circa e poi vado all in con la maggior parte dei flop, a meno di aver centrato molto bene il flop e di pensare che il mio avversario punti dietro a un mio check: in questo caso checko e tengo il mouse pronto sul tasto dell’all in!

TRA 30 E 40 BIG BLIND

Il concetto fondamentale per questo tipo di stack è che molti giocatori tendono a fare dei resteal preflop in tale situazione. Per la stragrande maggiornanza delle persone, specialmente se si trovano fuori posizione, far una tribet con questo stack e poi foldare a un all in è abbastanza brutto. Secondo me in alcuni spot può comunque essere fatto perchè una 4-bet indica molta forza e quindi io qualche volta foldo soprattuto se mi trovo in posizione. E’ comunque vero che aver messo undici, dodici big blind nel piatto e rimanere con una ventina non dà molto valore alle nostre giocate a meno che siamo certi al 100 % che il nostro avversario abbia in mano una coppia superiore alla nostra. In questo intervallo di stack possiamo aprire con un rilancio tantissime volte, soprattutto ai livelli più bassi e con bui alti, dove i resteal sono pochi sebbene siano spesso entrate in gioco le ante.

PIU’ DI 40 BIG BLIND

In questo caso abbiamo un completo arsenale a nostra disposizione. Possiamo provare a rubare sapendo di poter poi foldare, possiamo aprire rilanciando, tribettare o fourbettare nell’intento di causare un fold, chiamare in posizione e giocare con tutto il nostro range di mani.

LE LEGGI FONDAMENTALI

La cosa che rimane più importante da fare è tenere sempre presente cosa i nostri avversari sanno dell’importanza delle differenze di stack.

Per esempio: molti giocatori sanno che con meno di dieci grandi bui bisogna foldare o andare all-in. Dovremo perciò stare molto attenti se un avversario con otto o nove big blind effettua un mini raise perchè la maggior parte delle volte avrà una mano molto forte.

Un’altra cosa importantissima è cercare di capire quanto è ampio il range dei vari giocatori quando hanno uno stack corto.

Il resteal invece, sebbene in linea di massima conosciuto da tutti, è poco utilizzato nella maniera ottimale. Molti per esempio se ci troviamo da bottone con circa 20 big blind proveranno a fare un resteal se si trovano nei bui; e lo faranno anche con mani marginali e grandi stack anche perchè non ameranno giocare fuori posizione in un piatto rilanciano, vedendo spesso questa situazione come un vero e proprio incubo.

Ultima legge che vi voglio lasciare è quella sul fare attenzione a quei giocatori che con uno stack tra i 15 e i 20 big blind rilanciano e poi foldano a un eventuale all-in. Dovremo cercare di essere molto aggressivi con questo tipo di giocatori perchè essi non capiscono quanto sia brutto questo tipo di giocata.

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