Thinking process doppio: Bernaudo pusha river, Sammartino folda overpair

Quando due top player come Antonio Bernaudo e Dario Sammartino decidono di spiegare un thinking process messo in atto in game, c’è solo una cosa da fare: cercare di capire ogni sfumatura del loro pensiero, e assimilare il più possibile.

Questo concetto è ancora più vero se spiegano come hanno pensato in game in una mano che li ha visti uno contro l’altro.

Lo spot in questione è arrivato 30 left all’IPT Nova Gorica 2013, il primo del circuito con la formula Accumulator. Eccolo nel dettaglio:

E vediamo ora come hanno ragionato entrambi i protagonisti della mano per prendere le decisioni più corrette.

Dario Sammartino

Quando Antonio flatta la mia tribet ha un range molto strong, perché gli altri giocatori al tavolo non sono forti e quindi scontrarsi con me non sarebbe una mossa intelligente. Visto che reputo Bernaudo un ottimo giocatore, non penso che flatti mai con aria o con middle value: anche lui sa che nel momento in cui lo tribetto ho raramente un range debole, proprio per il tavolo in cui siamo. Da una parte, dunque, il suo flat mi impensierisce, dall’altra ovviamente mi rallegra perché io ho una monster da cui penso di poter estrarre valore. Il flop è tra i più belli perché per il range che gli ho assegnato può avere solo poker, ed essendo un’unica combo ci sono poche possibilità che la abbia. Qui mi sento nuts il 95% delle volte e dunque faccio una bet molto piccola per estrarre valore, perché potrebbe decidere di chiamare anche con A-K, A-Q o underpair. Il dieci che scende al turn non mi rallegra molto, visto che il suo range è costituito da coppie superiori all’8 fino a J-J/Q-Q. Le volte che qui ha 10-10 o J-J, però, sono maggiori di quelle in cui ha 8-8 o 9-9. Il Dieci turn dunque mi fa suonare un campanello d’allarme; decido comunque di checkare perché se facessi la seconda puntata mi chiamerebbe solamente da sopra, con J-J, 10-10, A-A e dunque il check-call è l’azione migliore. La sua bet consolida le mie preoccupazioni perché in questo spot può checkare dietro per potcontrol anche Q-Q e A-A, e dunque è più probabile che betti 10-10 e J-J con una minima percentuale di volte in cui lo può fare in bianco completo. La Donna che cade al river mi dà la certezza di passare: qui lui non ha quasi mai coppia di Donne, mentre sa che io potrei avere chiuso scala con A-K. In base al range che gli ho definito nell’evoluzione della mano, quando pusha contro di me non ha mai meno di 10-10/J-J, e dunque non posso far altro che passare. Anzi, prima di foldare ci ho pensato pure troppo, già nel momento in cui ha pushato avevo deciso cosa avrei fatto.

Antonio Bernaudo

Questo spot arriva in un tavolo in cui, a parte Sammartino e Drammis, ci sono giocatori non troppo esperti. Quando Dario tribetta fuori posizione sul mio raise, dunque, lo metto su un range abbastanza forte. Certo, lui è uno di quei giocatori che da lì può tribettare molto wide, ma non penso lo faccia spesso contro un altro reg, in un tavolo in cui ci sono sei giocatori da cui poter estrarre valore più o meno quando si vuole. Al flop Dario punta piccolo lasciandomi tutte le odds del mondo per chiamare. Al turn trovo il full e lui checka. Io decido di puntare 70.000 per ingrossare il piatto e per ritrovarmi al river con una pot sized bet. Penso che Dario qui possa checkare tanta roba, come ad esempio A-Q o A-K od overpair con cui vuole potcontrollare. Al river il mio stack è pari al piatto, per come la vedo non posso far altro che andare all-in. Dario va in the tank, ma so che nella sua testa ha già foldato, sa benissimo che in questo spot non ho bisogno di fare una mossa contro di lui con un tavolo così soft. Shovando gli posso far foldare anche da meglio, mi può chiamare da sotto solamente se overthinka che lo voglio outplayare. Anche il checkback river non sarebbe stato inguardabile, visto che per come sta andando il flow della partita sono pochissime le volte in cui mi chiama da peggio, e che potrebbe giocare così anche coppia di Donne o una improbabile coppia di Jack. Checkando dietro in questo spot, però, si perde infinito valore, e io a quel punto mi sarei mangiato le mani.