Thursday, Apr. 25, 2024

Strategia

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il 20 Dic 2018

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L’analisi range vs range di uno spot giocato da Fedor Holz

L’analisi range vs range di uno spot giocato da Fedor Holz

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Meno di 24 ore or sono abbiamo pubblicato un articolo che spiega le ragioni per cui nel Texas Hold’em è clamorosamente sbagliato mettere il nostro avversario su una sola mano.

Per corroborare questa tesi abbiamo oggi selezionato un esempio pratico al fine di esemplificare al meglio il concetto.

Grazie anche all’assist offertoci dai colleghi Pokernews, abbiamo preso in esame uno spot giocato dal maghetto Fedor Holz nell’ultimo Millions da 5.300$ di buy-in di PartyPoker.

La mano in questione si sviluppa a blinds 7.000/14.000, ante 1.400.

Holz difende il big blind con AJ e uno stack da 60bb sull’apertura 2.2 di bottone che ha qualche chips più di lui.

Il flop recita 1045 e Fedor check/calla la bet 1/3 pot del suo avversario.

Il turn è un 9, Fedor checka ancora, oppo punta 2/3 pot.

In questa situazione tantissimi player sarebbero propensi a foldare, A high non sembra un gran punto. Fedor la pensa però diversamente:

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“Qui è interessante chiamare ancora – confessa Holz – perché abbiamo ancora un bluff catcher discreto visto che non blockera nessuno dei suoi progetti di colore. La porzione di bluff di oppo è dunque ancora ampissima: potrebbe avere A-2, A-3, 6-3-suited, 7-6, 8-6, 8-7, J-8, Q-J, K-Q, K-J, e così via. Chiamo anche perché non penso oppo sia così fine da utilizzare quella size per valore. Tra l’altro, oltre a non blockerare i bluff, blockero alcune su combo di valore A-T e T-J”.

Approfondendo la questione e stimando il range di oppo, scopriamo che ci sono circa 128 combinazioni possibili di (semi)bluff contro 305 di valore.

Questo rivela dunque che oppo è leggermente sbilanciato su bluff, poiché in linea ottimale dovrebbe avere almeno 320 combinazioni che stanno bettando for value.

Vi sembrerà assurdo, ma dentro la testolina di Holz questi calcoli sono pane quotidiano.

A rovinare lo splendido check/call turn arriva però un 8 river su cui Fedor bussa, oppo fa altrettanto e si aggiudica il pot con 68.

Ed è qui la differenza. Sono queste le situazioni in cui non essere result oriented. Fino al turn Holz aveva la mano migliore ed era riuscito a leggere perfettamente il suo avversario. Siamo certi che su board pairato, A o J al river Holz avrebbe snappato alla velocità del suono. La cosa bella di chiamare turn è che eventuali A e J al river sono carte che oppo potrebbe bettare molto spesso quando ha bucato. La cosa meno bella è che talvolta, pur leggendo bene lo spot, il river condanna anche un campione come Fedor!

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