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Strategia

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il 8 Dic 2010

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Weak Game – giocare contro players scarsi nel cash game – Preflop

Weak Game – giocare contro players scarsi nel cash game – Preflop

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Con il termine weak games, in gergo pokeristico, si definiscono i tavoli con una predominante presenza di giocatori alle prime armi. Molto spesso, su Italia Poker Forum, leggo post in cui l’autore si lamenta del fatto che, giocando contro giocatori inesperti, non riesce a far rispettare le proprie puntate, ricevendo così molte bad beat.

I tavoli on line, soprattutto ai microlivelli, sono in effetti prevalentemente  costituiti da giocatori non molto esperti, che non conoscono il valore delle starting hands, che non rispettano le pot-odds, che effettuano puntate sproporzionate all’entità del piatto. Questa combinazione di giocate scorrette, pur mettendo i bravi giocatori in una situazione estremamente più profittevole, richiede un adattamento dello stile di gioco atto a sfruttare le debolezze altrui e trasformarle in profitto.  

Ho dunque deciso di scrivere una breve guida, suddivisa in due parti, , per consigliarvi le strategie più consone ai tavoli weak. Questo articolo è dunque la prima parte della guida.

Definiamo innanzitutto, prendendo spunto dal libro “cash games” di Dan Harrington, i tratti chiave di un tavolo weak:

Il tavolo è facilmente battibile utilizzando un gioco ABC, lineare e tight.

Puoi stare serenamente seduto per ore senza fare particolari sforzi,  giocando solo buone mani, dalle giuste posizioni, e riuscendo a farti pagare molto spesso i tuoi punti nuts.

Gli avversari non osservano.

Puoi giocare, ora dopo ora, in modo molto tight, facendo una grande hands selection, ma i tuoi avversari ancora non rispettano le tue puntate, perché troppo curiosi di vedere il flop.

Gli avversari sono estremi ed unidimensionali

Sono estremi in quanto, se giocano tight, giocano in realtà “ultra-tight”, rilanciando solo un 4-5% delle starting hands, se sono loose sono praticamente quasi gambler, ovvero entrano in circa il 50% dei piatti.

Gli avversari non rispettano i rilanci.

Se un giocatore limpa da early position e viene rilanciato,  farà semplicemente call. Ha deciso che le sue carte sono sufficientemente buone da vedere il flop e dunque il prezzo non conta.

Gli avversari inseguono i draw fino al river e poi foldano.

I giocatori sono disposti a pagare per due streets consecutive puntate anche equivalenti al pot, per tentare di chiudere il loro progetto, poi foldano al river ad una puntata di qualsiasi entità.

Delineiamo allora una strategia atta ad usufruire delle debolezze dei giocatori che compongono il nostro weak table in modo proficuo:

E’ fondamentale un gioco offensivo e poco difensivo.

Mentre ad un normale tavolo sarebbe opportuno variare betting pattern e starting hands per risultare poco leggibili e difendersi dunque da prevedibili letture, in un tavolo weak potrete serenamente evitare di farlo, perché nessuno lo osserverà o noterà, dunque alternare rilanci con premium o suited connectors per “intontire” l’avversario non servirà a niente.

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Gran parte dei consigli che trovate sui libri dedicati al cash game consistono nell’alternare stili di gioco, starting hands, betting pattern, bet e check/raise, e la lista continua, ma tutto ciò non serve in un weak game: scegliete dunque con cura le vostre mani, ed evitate giocate “estrose” o bluff ben architettati, in quanto nessuno capirà!

Un primo consiglio, che mi sento di darvi è : evitate di fare i bulli al tavolo.

Un esempio classico è quello in cui rilanciando preflop il vostro AK venite chiamati da un 34off, o schifezza varia. Se sul flop cade qualcosa come JT3, non sperate di far foldare il vostro avversario né con una c-bet né con un 3-barrel perché lui vi seguirà fino al river.

Dunque, per sfruttare questo leak avversario dovrete evitare di tentare di estrometterlo dal piatto quando non legate e puntare ad ogni streets quando invece legate, ovvero fatevi pagare quando avete un punto e controllate o mollate il piatto quando non lo avete.

Andando dunque per ordine, in questa guida, iniziamo dal gioco preflop.

Giocare le coppie premium.

Giocatele velocemente e con forza. Rilanciate pure un numero di big blinds superiore a quello che utilizzereste in un tavolo “normale”, in quanto se gli avversari hanno deciso che il loro K9s è sufficiente per vedere il flop chiameranno qualsiasi importo, e dunque più alto sarà questo importo, più alto sarà il vostro Expected value.

Evitate giocate ingannevoli, non vergognatevi a fare 3bet/4bet/5bet, perché non incuteranno paura al TJ del vostro avversario. Se ha deciso di giocare, giocherà a qualsiasi prezzo.

Giocare coppie medie.

Anche se questo consiglio va contro la morale del “buon gioco”, limitatevi a limpare le coppie medio/piccole a meno che non vi troviate in late position, e chiamate un raise, se non di importo eccessivo. Se il piatto è già rilanciato, limitatevi a fare call (se lo stack del raiser o dei callers è superiore ad almeno 15/20 bb).

Se sul flop centrate un tris, quasi sempre riuscirete a portarvi via lo stack del raiser o di chiunque abbia legato una top pair (con qualsiasi kicker). Se non floppate il set, ma vi trovate di fronte ad una lunga serie di check, probabilmente il piatto sarà vostro.

Giocare AK, AQ.

Queste mani, se ben giocate, sono molto più proficue ad un tavolo weak, in quanto spesso riuscirete a trascinarvi dietro per più streets gli assi con kicker peggiore del vostro se non addirittura delle middle pair! Il segreto sta nel non forzarle troppo quando non legate e trovate resistenza, o vi puntano contro.

Giocare carte alte.

Mentre solitamente sconsiglio di giocare mani come KT, KJ dopo troppa action o da early position, in quanto mani troppo facilmente dominabili dai normali range dei giocatori “sensati”, ad un weak game queste diventano leggermente EV+, in quanto i range sono molto più loose e troverete giocatori che penseranno che il loro K9 o Q8 siano sufficienti per vedere il flop.

Giocare suited connectors.

Questi assumono implied odds enormi, in quanto quando legherete bene col board, vi farete pagare il più delle volte un intero stack. Cosa che ad un tavolo di bravi giocatori probabilmente non accadrebbe (a meno che il board non sia di estremo aiuto per entrambi). Non esimetevi dunque dal chiamare rilanci da late position con queste mani.

Giocare Ax suited.

Questa rimane una mano da giocare solo da late position e solo quando nel piatto ci sono molti limpers, con l’unico scopo di centrare un flush. Evitate di continuare a giocare se parificate solo l’asso.

Giocare Ax off.

Anche queste mani, come KT, KJ assumono chiaramente più valore in quanto il vostro A8 spesso si scontrerà con Assi peggiori, ma non vale la pena giocare grandi piatti con queste mani fragili e pericolose, dunque giocatele con senno da late position e ricordate che ci saranno occasioni migliori per farvi pagare.

Giocare altre carte connected o one gap.

Sono mani sicuramente profittevoli se giocate nei giusti spot, ma ad un tavolo weak, non avrete esigenza di spender bui con queste mani, in quanto riuscirete ad avere guadagni orari di oltre 15bb semplicemente giocando mani valide, quindi foldatele senza rimorsi.

Questo è quanto concerne il gioco preflop, nel prossimo articolo parleremo dell’all-in preflop nei weak games e di come utilizzare Holdem Vision per verificare l’ expected value delle varie starting hands, in caso di all-in preflop.

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