Friday, Apr. 26, 2024

Strategia

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il 4 Mag 2023

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Stop-Win e Stop-Loss: quando fermarsi ( non ) serve

Stop-Win e Stop-Loss: quando fermarsi ( non ) serve

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Che il poker venga governato da dinamiche non tutte dipendenti dalla nostra volontà, lo abbiamo scritto in tantissime salse, prima tra tutte quelle che fanno capo ai nostri articoli sulla varianza.

In tante occasioni vi abbiamo parlato di come il lungo periodo ci permette di capire se siamo dei giocatori vincenti o se dobbiamo lavorare sodo per migliorare la nostra qualità di gioco e raggiungere i risultati che ci siamo prefissati per un periodo di tempo che non abbracci uno o comunque poche sessioni di gioco.

Accorgimenti stabili e costruttivi

Se state per mettere in gioco le vostre capacità di torneisti, che stiate giocando live oppure online, sapete già che state investendo una cifra che influirà sul vostro ROI, il vostro ritorno sull’investimento, che sarà positivo se passerete alle casse a ritirare un’eventuale porzione di profitto in base al vostro  “In The Money”, mentre peggiorerà per ogni torneo al quale parteciperete senza ottenere nessun risulto economico.

Per quanto riguarda il cash game, invece, esiste la possibilità di decidere prima quale sarà il vostro profitto o la vostra perdita, semplicemente fissando un obiettivo di massimo profitto o di massima spesa. 

Il meccanismo è semplice e si chiama Stop Loss nel caso in cui decidiate di alzarvi dal tavolo durante una sessione negativa che non volete trasformare in una mattanza, oppure gli daremo il nome di Stop Win nel caso, molto più raro, che ci si voglia alzare dal tavolo con l’obiettivo massimo che avevamo deciso di toccare in pre sessione.

Vi è ovviamente da sottolineare il fatto che la stragrande maggioranza dei giocatori, considera un delitto alzarsi dal tavolo quando le cose stanno andando bene, per cui, se fate parte di questa categoria, considerate solo la parte che riguarda lo Stop Loss.

Perché ricorrere allo stop loss

Innanzitutto cominciamo col dire che ricorrere ad una dinamica di Stop Loss, significa abbandonare il tavolo da gioco nel momento in cui abbiamo raggiunto una spesa che avevamo deciso, prima di accomodarci a giocare, non avremmo superato. 

Il classico esempio, per capirci, al NL €0,50/€1, partita in cui possiamo sederci con 200 BB, ovvero €200 e decidere di reloadare, ovvero ricaricare, altre due poste per uno Stop Loss da €600.

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Non è un’azione che dipende dalla fortuna che avete o non avete in quella particolare sessione e cioè, non avrete una fortuna maggiore, o una sfiga ancora peggiore, nel momento in cui vi siederete al tavolo in un futuro prossimo, ma lo stop loss è decisivo e verrà in vostro aiuto quando capirete che, oltre alla sessione che sta andando male, anche il vostro A-Game ne risente ed è giusto che vi risediate al tavolo da gioco solo quando tornerete lucidi e pronti a giocare al vostro meglio. La fortuna non c’entra nulla.

La fortuna non ha memoria e la tua mano che giocherai a breve, non è collegata in alcun modo rispetto a come si è conclusa quella precedente: è sempre e solo un mazzo di carte a decidere le sorti di un colpo che arriva allo showdown, tutto il resto fa parte delle tue capacità e della tua condizione di giocatore.

Per capirci, se ti vengono serviti in una mano a caso, un 7 di coppe e un 2 di bastoni, non c’è regola che vieta che nella mano successiva non ti vengano date le stesse e identiche carte.

Perché interrompere ha, o non ha senso

Uscire dal tavolo quando siamo vincenti, ha veramente poco senso e un’uscita prematura dalla partita per proteggere le vostre perdite, è addirittura dannosa.

Non lo ha soprattutto se si pensa al fatto che una partita di cash game dura quanto una carriera di un giocatore, lunga dall’inizio alla fine e il profit più importante al quale dovete puntare non è quello della singola sessione, ma quello che servirà a mettervi sulla giusta carreggiata per diventare dei buoni, se non ottimi, giocatori.

In caso contrario la logica porta a capire quando le cose stanno andando male alla luce della vostra oggettiva situazione in game. Non è mai un cattivo consiglio salutare la compagnia quando non si capisce più nulla del tavolo, vuoi per stanchezza, vuoi per una condizione psicologica che non ti permette più di prendere decisioni corrette, vuoi perché ci stiamo intestardendo contro quel ragazzo biondo che ci ha preso il 5% al river. 

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