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Strategia poker: sei segnali che stai giocando troppo tight
Nel poker moderno giocare troppo tight può sembrare una strategia sicura. In realtà può diventare uno dei modi più rapidi per diventare prevedibili e perdere valore.
Sulle colonne di Card Player, coach Alex Fitzgerald ha individuato sei segnali chiari che rivelano quando un giocatore sta esagerando con il gioco conservativo.
Analizziamo questi sei indizi e vediamo come trasformarli in opportunità per migliorare.
1 – Non rilanci mai senza una premium
Secondo ‘Assassinato, questo è il leak più comune dei giocatori che non aprono abbastanza il loro gioco. Il primo segnale è la totale assenza di three-bet senza mani premium.
Se rilanci solo AA, KK, QQ, AK e poco altro, gli avversari capiranno subito la forza della tua mano e folderanno quasi sempre, facendoti perdere enorme valore.
Fitzgerald ricorda che una tribet bilanciata è rispettata soprattutto quando hai un’immagine solida, e può trasformarsi in un’arma formidabile.
Inserire mani speculative in posizione — suited connectors, Axs, broadway suited — ti permette di rubare piatti uncontested ed evitare di essere letto come un libro aperto.
2 – Non vieni mai beccato a bluffare
Se non vieni mai “pescato” mentre bluffi, significa che non stai bluffando abbastanza. Il bluff è parte integrante del gioco: evitare completamente questa componente significa perdere tutte le situazioni in cui l’avversario mostra debolezza.
Fitzgerald sottolinea che esistono momenti in cui è evidente che un giocatore non ha nulla: board secchi, linee passive, size incoerenti. In queste situazioni, un bluff ben costruito è semplicemente profittevole.
“Ovviamente un bluff non andrà a segno ogni singola volta. Non ci sono certezze al tavolo da poker. Ma se betti pot, è sufficiente che il bluff vada in porto una volta su due. E se il tuo avversario folda il 75% delle volte, hai una giocata davvero profittevole.”
3 – Non chiami mai con la seconda mano migliore
Fitzgerald riconosce di aver avuto in prima persona questo leak: dal momento che la tendenza della popolazione era di non bluffare abbastanza, si era aggiustando limitando i bluffcatch.
Ma se foldi sempre quando non hai una mano forte, gli avversari aggressivi ti distruggeranno rubandoti ogni piatto. Come ricorda Fitzgerald, contro i giocatori troppo aggressivi devi essere disposto a chiamare con mani medie, soprattutto quando la loro linea è sbilanciata su bluff.
Non si tratta di herocall ma di proteggerti dagli abusi di aggressività.
“Se al tavolo hai un giocatore loose che bluffa troppo, devi scegliere una mano un po’ decente e chiamare. Non è divertente ma è profittevole”
4 – Instafoldi quando qualcuno va all-in
Molti giocatori tight vedono un all-in e foldano istantaneamente, nella convinzione che il push rappresenti sempre forza mostruosa. Non è così. Fitzgerald evidenzia che molti shove in realtà possono essere semi-bluff in draw o simili.
Foldare automaticamente a uno shove significa ignorare stack, range, posizione e tendenze dell’avversario. Il poker moderno richiede analisi, non reazioni impulsive.
Prima di foldare a un all-in, devi valutare quali mani rappresenta davvero l’avversario, quali mani puoi ragionevolmente chiamare e se i conti dell’equity sono a tuo favore.
5 – Non overbetti mai
Secondo Fiztgerald, le overbet sono una delle strategie di bet più efficaci del poker. Se non overbetti mai, quindi, stai rinunciando a un’arma potente.
L’overbet — ossia una puntata dall’importo maggiore del piatto — permette di massimizzare la fold equity o il valore delle mani più forti del tuo range.
Fitzgerald spiega che chi non usa l’overbet semplicemente si priva di uno strumento essenziale. L’overbet funziona particolarmente bene quando hai un range molto più forte di quello dell’avversario, soprattutto su board pairati, con turn scary o con river che polarizza i range.
6 – Dai azione senza sapere bene cosa fare
Secondo Fizgerald, qui sta l’essenza del gioco tight declinato male. Ci sono giocatori che foldano quando non sanno bene cosa fare: potranno avere una lunga carriera ai limiti più bassi, ma saranno sbranati ogni volta che provano a salire di livello.
I giocatori che invece chiamano o limpano quando non sanno bene cosa fare perderanno tutti i loro soldi, visto che potranno vincere solamente quando arrivano a showdown con le mani migliori.
Giocare in difesa, non prendere decisioni e lasciare che siano gli altri a determinare l’andamento della mano, secondo Fitzgerald è sostenibile solo ai limiti più bassi: non appena affronti giocatori più preparati, diventi preda troppo facile.
Nel poker moderno, quando non sai cosa fare, il 90% delle volte la soluzione migliore è foldare quando sei fuori posizione e il range avversario è forte, e rilanciare quando hai un vantaggio di range e/o di posizione. Il limp/call passivo è quasi sempre la peggiore opzione possibile.
“Gli avversari più astuti sapranno che non hai la mano migliore e ti blufferanno.”










