Team Pro di Pokerstars – Italiapokerclub https://www.italiapokerclub.com Thu, 15 Apr 2021 16:51:38 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.3 Neymar jr vuole fare il professionista di poker al termine della carriera da calciatore https://www.italiapokerclub.com/poker-news/296284/neymar-vuole-diventare-professionista-di-poker/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/296284/neymar-vuole-diventare-professionista-di-poker/#respond Thu, 15 Apr 2021 12:48:21 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=296284 Nel futuro di Neymar il poker avrà uno spazio sempre più importante. Di più: quando appenderà gli scarpini al chiodo, il campione brasiliano ha intenzione di diventare un professionista del nostro amato gioco. Lo ha rivelato lo stesso attaccante del […]]]>

Nel futuro di Neymar il poker avrà uno spazio sempre più importante.

Di più: quando appenderà gli scarpini al chiodo, il campione brasiliano ha intenzione di diventare un professionista del nostro amato gioco.

Lo ha rivelato lo stesso attaccante del Paris Saint Germain in una intervista video alla emittente francese CNews (sotto al titolo un fermo immagine):

“Diventare un giocatore professionista di poker? E’ vero. Il poker è una delle cose che amo di più. Penso che quando finirò la mia carriera da calciatore avrò finalmente tempo per giocare tornei ai quali ho sempre voluto partecipare. Quando smetterò di giocare una delle cose che farò sarà viaggiare per giocare i tornei di poker“.

Da tempo, ormai, sappiamo che Neymar jr approfitta di ogni attimo libero per aprire tavoli e giocare online. La sua attività di grinder si è inevitabilmente intensificata nei giorni della pandemia, in cui ha anche strappato diversi risultati di rilievo.

Ma Neymar è soprattutto un appassionato di poker live: qualche anno fa, durante gli eventi delle Brazilian Series Of Poker, il nostro Gianluca Escobar fece conoscenza del calciatore che poi lo invitò a una grigliata nella sua villa.

Secondo Neymar sono molte le analogie tra calcio e poker:

“L’attenzione e il modo in cui leggi il tuo avversario sono molto importanti. È fondamentale nel calcio ed è fondamentale nel poker. Leggere il tuo avversario e vedere dove puoi attaccare, dove puoi muoverti per creare una possibilità per la tua squadra. Con le carte è lo stesso, devi saper leggere il gioco, anticipare le mosse dei tuoi avversari e capire il momento giusto. Nel tavolo sono offensivo come in campo. Per i miei avversari, penso che sia difficile leggere il mio gioco perché cerco di variarlo sempre. Uno dei miei punti deboli è che sono molto curioso, devo imparare a controllarmi di più“.

Nella intervista alla emittente francese, che sta già rimbalzando in ogni angolo del globo, il brasiliano racconta anche il momento in cui è scoccata la scintilla per le due carte:

Ho iniziato a giocare a poker ai Mondiali del 2014. Molti miei compagni giocavano e ne rimasi affascinato. Mi sono interessato e ho imparato anche io. E mi sono innamorato del poker nel corso degli anni. Il poker è un grande gioco con molta adrenalina, ma richiede tanta pazienza. In caso contrario, non puoi giocare.”

Da novembre 2020 la passione per il poker ha portato Neymar jr. a fare da testimonial a PokerStars. Nel video il dietro le quinte di un photoshooting del calciatore per la room della picca rossa:

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I 17 anni con PokerStars nel racconto di Chris Moneymaker https://www.italiapokerclub.com/poker-news/292966/chris-moneymaker-racconta-17-anni-pokerstars/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/292966/chris-moneymaker-racconta-17-anni-pokerstars/#respond Thu, 21 Jan 2021 12:02:06 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=292966 Tutto ha un inizio e una fine. Nella nostra nicchia ce lo ha ricordato qualche giorno fa il divorzio tra Chris Moneymaker e PokerStars. Dopo 17 proficui anni, il sodalizio tra l’uomo che ha rivoluzionato la storia del poker e […]]]>

Tutto ha un inizio e una fine. Nella nostra nicchia ce lo ha ricordato qualche giorno fa il divorzio tra Chris Moneymaker e PokerStars.

Dopo 17 proficui anni, il sodalizio tra l’uomo che ha rivoluzionato la storia del poker e la poker room della picca rossa è arrivato ai titoli di coda.

Ma come è stato l’idillio tra Moneymaker e PokerStars? I giorni scorsi lo ha raccontato il poker pro statunitense, che ha anche rivelato che molto probabilmente tornerà ai tavoli da poker con una nuova patch sul petto.

Pagato per non fare nulla

Nel primo periodo da patchato, Moneymaker rivela che i suoi compiti erano davvero ridotti all’osso. In pratica riconosce di essere stato pagato almeno un anno intero per non fare nulla:

“Quando firmai il contratto con PokerStars il ruolo di ambasciatore ancora non esisteva. Tom McEvoy era l’unico che aveva un deal e io non sapevo bene che ruolo avesse. Il primo anno con PokerStars non ho realmente fatto nulla. Non succedeva nulla al di là di tre o quattro tornei l’anno che non erano trasmessi in tv più di tanto. In pratica mi davano soldi per non fare niente, più che per indossare una patch. Il primo anno di contratto non la indossai mai perchè non andai mai in televisione.”

Andando avanti col tempo però le cose cambiarono:

“Man mano che gli anni andavano avanti arrivarono tanti spettacoli tv, tanti tornei, tanto di tutto. A quei tempi essere un ambasciatore consisteva essenzialmente nell’indossare una patch e rappresentare il sito e fare le interviste e giocare nel sito. Niente che non avrei fatto normalmente, quindi per me non era come un vero lavoro. Dovevo solo essere me stesso, il che rese le cose molto facili”

Poker pro fever

Dopo Moneymaker nella scuderia di PokerStars entrarono Joe Hachem e Greg Raymer nell’ambito di una nuova politica sui testimonial, sempre più aggressiva, a detta di Chris decisa dal fondatore di PokerStars in persona Isai Scheinberg.

“In quei giorni ricordo che mi svegliavo al mattino e scoprivo che c’era un nuovo pro nel team di PokerStars”

Ma da un punto di vista professionale, per Chris le cose non cambiarono poi più di tanto:

“Il mio lavoro consisteva nell’uscire e incontrare persone e incontrare quei tipi che vogliono vincere un grande torneo, o cambiare la loro vita, o vogliono portare il loro gioco a un livello più serio. Hanno l’esperienza di giocare con me e di incontrarmi: essere un ambasciatore mi ha portato a tante esperienze a quattro occhi”

Secondo Chris, nel suo rapporto così duraturo con PokerStars ha avuto larga voce in capitolo anche la sua disposizione a fare lo ‘yes man’:

“La cosa che credo di aver azzeccato in questi 17 anni è che ogni volta che mi hanno chiesto di fare qualcosa ho sempre risposto di sì. Non ho mai detto di no e non mi è mai costata fatica anche perchè ho sempre avuto la sensazione che non mi chiedessero mai di fare più di tanto”.

L’era degli streamer

Il vero cambio epocale nel ruolo del testimonial poker pro, spiega Moneymaker, arrivò con il Black Friday:

“Il ruolo dell’ambasciatore è cambiato nel tempo. Oggi potrei essere visto come una sorta di unicorno per il fatto che non vado in streaming tanto, mentre nel gioco di oggi per essere un ambasciatore devi essere uno streamer o fare cose di quel tipo, perchè non ci sono abbastanza opportunità di andare in televisione. Quando arrivò il Black Friday tolsero le patch dalla tv quindi oggi non ci sono tante chances per un patchato di arrivare in televisione. Oggi per fare bene l’ambasciatore devi essere uno streamer o una personalità in grado di attirare al poker gente che ne sta al di fuori”.

Nei confronti di PokerStars, oggi Chris ha solo gratitudine:

“PokerStars è una buona compagnia, sono stato davvero contento con loro e lo sono ancora, non ho problemi di alcun tipo. E’ stata una decisione reciproca, non mi hanno chiesto di fare molto e mi hanno pagato davvero bene. Quindi dal mio punto di vista sono stato davvero contento e sento che loro hanno avuto tanto valore da me. In ogni accordo commerciale entrambe le parti devono essere contente, e credo che questo sia il caso. Sapevo che il rapporto con PokerStars sarebbe continuato, da parte mia poteva andare avanti ancora per un decennio ma poi è arrivato il coronavirus e ha cambiato tutto”.

Ma da quanto lascia trapelare, non dovremo aspettare a lungo prima di vedere una nuova patch sul petto dell’uomo che ha rivoluzionato il poker online:

“Ho già ricevuto diverse telefonate e ho anche risposto ad alcune quindi sì, arriveranno novità nel futuro prossimo”.

Foto di PokerNews

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Cosa ha permesso ai professionisti di avere successo nel poker? https://www.italiapokerclub.com/strategia-tecnica-poker/265861/consigli-professionisti-avere-successo-poker/ https://www.italiapokerclub.com/strategia-tecnica-poker/265861/consigli-professionisti-avere-successo-poker/#respond Fri, 15 Mar 2019 15:03:54 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=265861 Agli inizi della propria carriera nel mondo del poker, sono centinaia i consigli che si potrebbero ascoltare. Come tutti i professionisti insegnano, avere pazienza e seguire gli insegnamenti dei migliori è importante. Fattori come l’emozione, il tilt e la voglia […]]]>

Agli inizi della propria carriera nel mondo del poker, sono centinaia i consigli che si potrebbero ascoltare.

Come tutti i professionisti insegnano, avere pazienza e seguire gli insegnamenti dei migliori è importante.

Fattori come l’emozione, il tilt e la voglia di vincere possono influire negativamente sul controllo mentale e di conseguenza sulla possibilità di vittoria.

A tal proposito su blog internazionale di PokerStars è stato pubblicato un articolo in cui, tramite il racconto di alcuni professionisti del settore, si raccolgono i consigli per avere successo nel poker.

Vediamo i segreti del gioco che hanno reso vincenti questi giocatori e che a loro avviso possono permettere a tutti di ottenere risultati.

Calmarsi durante i tornei

Liv Boeree non ha bisogno di troppe presentazioni vista la sua lunga militanza nel Team PokerStars Pro e la storica vittoria dell’EPT Sanremo 2010.

Tramite l’utilizzo di applicazioni ed esercizio fisico prima di una competizione, la pro player britannica ottimizza il suo mindset per assicurarsi la concentrazione necessaria.

“Cerco di meditare attraverso Calm, una App che ho sul telefono, per cinque, dieci o quindici minuti al giorno ritrovando così calma e serenità. Lavoro molto anche su focus e determinazione, due fattori con cui devo confrontarmi e lottare nel momento in cui mi ritrovo a giocare per 12 ore di fila. In quelle occasioni cerco anche di muovermi, di svolgere in qualche modo attività fisica: se non lo faccio tendo ad andare in tilt molto facilmente”.

Calmare e rasserenare la mente prima di un torneo è stata parte indispensabile per la sua carriera.

Liv ci tiene a consigliare di trovare il proprio metodo di rilassamento al tavolo.

A prescindere che siano applicazioni da smartphone, semplice musica o libri, l’importante è assicurarsi di avere una valvola di sfogo durante le partite.

Mantenere il proprio mindset stabile e prevenire il tilt è necessario per chiunque voglia raggiungere il successo nel poker.

 

Non rinunciare mai

Jason Mercier condivide lo stesso pensiero di Liv Boeree.

Il cinque volte braccialettato, anch’egli vincitore dell’EPT a Sanremo (nel 2008), oltre ad essere un giocatore di poker è anche un atleta dotato di un forte spirito competitivo.

Nel poker questa sua caratteristica è evidenziata da fasi di euforia seguite da fasi di frustrazione, dovute ai risultati altalenanti.

Ma Jason nonostante questo periodo di incertezza non ha mai mollato.Il termine “rinunciare” non faceva parte del suo vocabolario.

“Una delle cose con cui ho lottato duramente fin dall’inizio sono state le mie emozioni: volevo diventare una Supernova, e quando perdevo ero incredibilmente frustrato, spesso in tilt. Eppure volevo cambiare quella situazione. Così, grazie a tantissima disciplina e a un numero infinito di ore passate ai tavoli, sono riuscito ad aggiustare i miei processi mentali non corretti: mi son reso conto che per evitare gli errori che rovinano i risultati e vivere di poker avevo bisogno di maggiore equilibrio. Questo è possibile soltanto attraverso la capacità di controllare le emozioni, ed è stato un processo che ho dovuto attraversare da solo. Naturalmente ho dovuto perdere molti buy-in, sbagliare altrettanti all-in e sistemare i buchi fatti sul muro di casa vicino al computer dopo averci lanciato contro qualcosa. Poi, però, mi sono reso conto anche che non potevo più avere reazioni di quel genere”.

 

Rialzarsi e imparare da ogni sconfitta

Erik Seidel, uno dei più grandi giocatori di poker di tutti i tempi, ha iniziato la propria carriera con una pesante sconfitta ad un tavolo finale del main event delle WSOP.

Assimilare quel secondo posto è stato difficile per Seidel, una sconfitta causata dal divario di esperienza tra i due campioni provenienti da due generazioni differenti.

Tuttavia quella delusione è stata fondamentale per il suo sviluppo come giocatore.

“La vittoria più grande che un giocatore di poker possa mai desiderare è sopravvivere al ricordo della sua più grande sconfitta. Quella partita mi ha fatto capire quanta strada avrei dovuto ancora fare e mi ha rimesso coi piedi per terra.”

L’insegnamento che il pro player ha sempre dato durante la sua carriera è  stato proprio quello di imparare a superare le sconfitte.

Spesso gli sbagli nella vita di un giocatore forniscono molto di più rispetto alle vittorie.

Gli errori cocenti devono stimolare l’analisi e lo studio spingendoci a migliorare.

Capita invece che i giocatori possono trattare con superficialità una mano vinta senza neanche pensare di aver preso la decisione sbagliata.

 

Giocare senza pressioni economiche

Greg Merson è vincitore del main event WSOP del 2012 e due volte Braccialetto d’oro.

In seguito alla vittoria del main event la sua vita è cambiata, soprattutto economicamente.

La passione di Merson non è mai stata alimentata dal potere del denaro; per questo non ha mai smesso di giocare: perché ama il poker.

“Non si tratta solo di risultati economici, perché questi cambiano continuamente, ad esempio in base alla location e al torneo. In generale, il guadagno è fuori dal nostro controllo. L’obiettivo è cercare di trasformarsi in una specie di robot, perché è fondamentale non andare in tilt. Personalmente ho passato 12 anni della mia vita cercando di raggiungere uno stato che mi permettesse di stare seduto al tavolo senza provare emozioni. È quasi impossibile riuscirci, dato che siamo esseri umani e quindi è assolutamente nella norma qualche picco emotivo quando si gioca. In ogni caso, questo ha anche un aspetto positivo: la continua ricerca della perfezione, uno dei fattori che mi motiva di più”.

Quello che Merson ha messo al centro del suo essere un giocatore di poker è l’impeccabilità.

Il suo consiglio non è un semplice limitarsi a non tiltare al tavolo. La chiave del successo, secondo il giocatore statunitense è infatti raggiungere uno stato avanzato di freddezza.

Giocare senza pressioni di qualsiasi natura è l’unico modo per essere sicuri di performare al massimo delle proprie potenzialità.

Studiare all’inizio della carriera per “evolversi”

Lo statunitense Brian Rast è vincitore di tre braccialetti d’oro WSOP.

Rast sostiene che è proprio durante le prime fasi della carriera che un giocatore dovrebbe essere in grado di imparare dai propri errori.

Nonostante le leggende metropolitane, sono pochi i giocatori vincenti da subito.

Il momento migliore per trarre il massimo dallo studio è all’inizio della carriera perché si è coinvolti in un processo di evoluzione.

“Quando le persone iniziano a giocare a poker cominciano a sperimentare tanti alti e bassi: vinci, perdi, ti arrabbi, ti capita qualche colpo di fortuna oppure di incredibile sfortuna. E non puoi far altro che confrontarti con la realtà, cioè capire che gran parte di quello che succede è fuori dal tuo controllo. Quello che però è possibile fare è concentrare il focus solo e soltanto sulla capacità di giocare al meglio. In sostanza si tratta di un perpetuo work in progress, in particolare nei primi cinque anni di gioco. Una delle più grandi mancanze che hanno i giocatori, anche quelli che sono sulla strada per diventare grandi giocatori, è che una volta che le cose si mettono male cominciano ad andare in tilt, il che va a incidere immediatamente sul loro tasso di successo. Superare questo scoglio è un processo graduale e, personalmente, credo di esserci riuscito. Non sto dicendo che i momenti di tilt non mi capitino più; ora, però, so riconoscere quando mi ritrovo in questa condizione, ed è uno step importantissimo. Comincia a chiederti: come affronterò quei momenti? Qual è la ragione per cui più spesso vado in tilt? Come lo affronto? Ho un piano d’azione per superarlo?. La chiave è fare tutto all’inizio in modo da far coincidere l’acquisizione di esperienza sul campo con l’evoluzione come giocatore”.

Il consiglio di Rast è quello di massimizzare i propri sforzi di studio e di gestione del mindset fin da subito.

Si accompagna in questo modo la propria esperienza con il percorso di studio e di miglioramento per ottenere dei risultati superiori.

È una cattiva abitudine dei giocatori scegliere di rimandare lo studio in un secondo momento.

Pensano che sia meglio prima fare esperienza e poi impegnarsi nell’analisi del proprio gioco, ma questo atteggiamento preclude la possibilità di evolversi da subito nel poker acquisendo le giuste abitudini.

 

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“Così ho trasformato i fratelli Staples in un anno” Parla Mike Vacanti il personal trainer della prop-bet da 150.000$ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/252743/mike-vacanti-cosi-ho-trasformato-i-fratelli-staples/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/252743/mike-vacanti-cosi-ho-trasformato-i-fratelli-staples/#respond Thu, 17 May 2018 02:27:45 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=252743 La prop bet sul peso dei fratelli Staples è stata una delle più seguite e commentate degli ultimi tempi nel mondo del poker. I due alla fine sono riusciti a vincere 150.000$ dalle casse di Bill Perkins partendo da due […]]]>

La prop bet sul peso dei fratelli Staples è stata una delle più seguite e commentate degli ultimi tempi nel mondo del poker.

I due alla fine sono riusciti a vincere 150.000$ dalle casse di Bill Perkins partendo da due condizioni completamente diverse e arrivando a far indicare alla bilancia dei pesi molto simili.

Come ci sono riusciti? Il loro segreto si chiama Mike Vacanti. Il personal trainer newyorkese ha raccontato al blog di PokerStars tutti i retroscena dell’ultimo anno.

All’inizio perfino lui era pessimista: “Ho pensato subito che la sfida fosse troppo assurda. Ho visto le foto dei due fratelli e mi sono chiesto se si potesse davvero fare in un anno. Mi sono dunque immaginato dei range nei quali avrebbero dovuto rientrare alla fine e mi sono detto che l’impresa in realtà era fattibile. Poi ci siamo semplicemente messi a lavorare un pound alla volta.

Prima della sfida non conoscevo nessuno dei protagonisti personalmente, quindi non sapevo cosa aspettarmi di preciso. Due mesi dopo però ho capito che le odds decise da Perkins (50 a 1) erano decisamente errate. La probabilità di riuscita era circa del 50%“.

Tutto è andato per il meglio alla fine. Mike spiega cosa è successo: “Jaime ha perso davvero tanto peso mentre Matt non ha mai pesato così tanto in vita sua.

Matt doveva sollevare pesi per 90 minuti al giorno, per cinque o sei giorni alla settimana. Jaime doveva invece correre almeno un paio di ore al giorno, in aggiunta a un po’ di allenamento uno o due giorni a settimana.

Le diete dei ragazzi ovviamente erano molto diverse. Jaime ha consumato soprattutto proteine. Ha ingerito davvero poche calorie rispetto a un’altra persona con il suo peso. Il suo scopo era perdere 3 pounds alla settimana.

Matt invece mangiava di tutto. Sicuramente è stato più facile per lui. Mangiare in pratica è diventato il suo lavoro negli ultimi tre-sei mesi della bet. Ci siamo assicurati che ingerisse abbastanza proteine (necessarie per i muscoli) insieme a frutta e vegetali (per ragioni di salute). Poi poteva mangiare tutto quello che voleva, tipo pasta, panini o qualunque altra cosa.

Abbiamo affrontato i problemi in maniera pratica. All’inizio Jaime soffriva tantissimo perché lo chef preparava una pizza buonissima a Matt. Allora lo chef ha smesso di fare pizza, optando per una maggiore quantità di carne e verdure“.

 

 

Un’esperienza come questa può stimolare altre persone secondo Mike: “Se qualcuno come te ce la fa, allora ce la puoi fare anche tu. Questa è la prova. Il viaggio non sarà più facile, ma almeno sai che è possibile. Io aiuto la gente a fare ogni giorno quello di cui ha bisogno. Il presente è ciò che possiamo controllare. Compiendo una azione alla volta possiamo raggiungere i nostri obiettivi.

Ci sono tante informazioni errate in giro sulle diete. In realtà è semplice. Bisogna mangiare in maniera sana, bruciando più calorie di quelle che si consumano ogni giorno. E bisogna essere onesti con noi stessi. Non si può sgarrare nel weekend. E non si possono ottenere addominali scolpiti in 30 giorni“.

Adesso i fratelli Staples devono preparasi a una seconda bet, ovvero scendere sotto il 10% del grasso corporeo. Mike non è più preoccupato: “La seconda sfida è un po’ più facile della prima. Poche persone tuttavia riescono ad andare sotto il 10%. Servirà un altro anno di disciplina, allenamento e nutrizione giusta. Alla fine diventeranno entrambi magri e muscolosi“.

Chiudiamo con qualche consiglio per tutti i pokeristi: “I giocatori di poker online devono organizzarsi per bene con il cibo. Non possono mettersi a grindare la domenica e poi divorare qualcosa a caso nelle pause perché muoiono di fame. Non va bene fiondarsi su un barattolo di noccioline o un sacchetto di patatine.

Anche i giocatori live devono stare attenti, preparandosi il pranzo a casa o scegliendo bene dal menu delle poker room. Del pollo con abbondanti verdure è sicuramente meglio di un doppio cheeseburger con patatine fritte“.

Ultimo consiglio valido per tutti: “Fate esercizio fisico almeno tre giorni alla settimana; 30 minuti per tre volte alla settimana è il minimo“.

Volete approdondire? Cliccate sul video qui sotto per ascoltare l’intervento di Mike Vacanti in un recente podcast con lo youtuber Joe Ingram:

 

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Lo Split Hold’em arriva su Twitch: il replay della super-sessione tra Pro (feat. Lex Veldhius e Jaime Staples) https://www.italiapokerclub.com/poker-video/251199/split-holdem-sessione-twitch-pro-pokerstars/ https://www.italiapokerclub.com/poker-video/251199/split-holdem-sessione-twitch-pro-pokerstars/#respond Mon, 09 Apr 2018 15:30:19 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=251199 I giorni scorsi PokerStars ha lanciato sulla estensione dot com lo Split Holdem, nuova tipologia di cash game che prevede la divisione del piatto in due metà, assegnate alla mano vincente di ciascuno dei due board che vengono girati. Una […]]]>

I giorni scorsi PokerStars ha lanciato sulla estensione dot com lo Split Holdem, nuova tipologia di cash game che prevede la divisione del piatto in due metà, assegnate alla mano vincente di ciascuno dei due board che vengono girati.

Una vera e propria rivoluzione di gioco che modifica le dinamiche del Texas Holdem per come le abbiamo conosciute fino a oggi.

In attesa che lo Split Holdem arrivi anche in Italia, per permettere ai giocatori di addentrarsi nell’innovativo formato PokerStars ha organizzato un divertente (e interessante) home game tra alcuni suoi pro.

Ieri mattina la sessione ha visto impegnati Fintan Hand, Ben Spragg, Lex Veldhuis, Jaime Staples, Kevin Martin e Felix Schneiders, ed è stata trasmessa in diretta streaming sul canale Twitch ufficiale di PokerStars.

La partita è scivolata via in un clima amichevole, ma non sono mancati diversi spot all’ultimo sangue!

E per chi capisce l’inglese il replay della incredibile sessione è davvero oro: per mantenere il ritmo della trasmissione infatti i giocatori pensano spesso a voce alta e c’è dunque la possibilità di addentrarsi nei ragionamenti di questi super pro.

Per vedere il replay clicca col mouse nel riquadro sotto:

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Bertrand ‘ElkY’ Grospellier saluta il team pro di PokerStars: “Desideroso di iniziare una nuova sfida!” https://www.italiapokerclub.com/poker-news/248342/bertrand-elky-grospellier-saluta-team-pro-pokerstars-desideroso-iniziare-nuova-sfida/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/248342/bertrand-elky-grospellier-saluta-team-pro-pokerstars-desideroso-iniziare-nuova-sfida/#respond Tue, 30 Jan 2018 09:46:36 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=248342 Ebbene sì, è di nuovo tempo di addii in casa PokerStars. Bertrand Grospellier, meglio conosciuto con il soprannome di ‘ElkY’, non è più un componente del Team Pro della picca rossa. Dopo le clamorose partenze di Jason Mercier e Vanessa […]]]>

Ebbene sì, è di nuovo tempo di addii in casa PokerStars.

Bertrand Grospellier
, meglio conosciuto con il soprannome di ‘ElkY’, non è più un componente del Team Pro della picca rossa.

Dopo le clamorose partenze di Jason Mercier e Vanessa Selbst, anche il professionista francese non compare più nella pagina del PokerStars Team Pro, dopo aver affiancato per oltre un decennio figure autorevoli del calibro di Chris Moneymaker e Daniel Negreanu.

‘ElkY’ diventò famoso dopo aver gareggiato come primo eGamer professionista nel Sud-Corea, il terreno più competitivo per il gioco online fino ad oggi.

Nel 2004 vinse un torneo dedicato ai giocatori di eSports organizzato proprio da PokerStars ed entrò successivamente a far parte del suo Team di professionisti; fu anche il primo player a raggiungere gli status VIP di ‘Supernova’ e ‘Supernova Elite’ sulla piattaforma.

Undici anni e mezzo più tardi, dopo un braccialetto WSOP e innumerevoli vincite live per un totale di $13,515,254, la collaborazione sembra essersi definitivamente interrotta.

Nel suo messaggio d’addio postato sui social, Bertrand si definisce desideroso di iniziare una nuova sfida e invita all’attenzione i suoi followers annunciando aggiornamenti:

“Dopo undici anni e mezzo di collaborazione con PokerStars, è ora di andare avanti. Abbiamo avuto giorni meravigliosi insieme e sono felice di aver lavorato con delle persone fantastiche, ma è ora di fermarsi e aprire un nuovo capitolo. Senza nessun rancore. Il Team Pro era parte fondamentale della strategia di PokerStars, ma non è stato più così negli ultimi anni. Rispetto questa scelta. Sono felice di esser stato coinvolto nel progetto – fatta eccezione per questi ultimi anni – e di aver usufruito della migliore esperienza pokeristica in circolazione, un vero privilegio. Sono troppo giovane per essere solo sponsorizzato. Voglio qualcosa di più importante ed essere consultato per le decisioni strategiche come un tempo. Soddisfatto e desideroso di iniziare una nuova sfida…presto aggiornamenti.”

‘ElkY’ è stato paparazzato una settimana fa in un evento di Hearthstone; la sua passione per gli eSports e l’ingresso nel Team Liquid sono news ormai note.

Il futuro di Grospellier vira nuovamente nell’online?

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Big laydown! Lex Veldhuis folda i Kappa preflop in diretta Twitch https://www.italiapokerclub.com/poker-news/246044/veldhuis-fold-kappa-preflop-twitch/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/246044/veldhuis-fold-kappa-preflop-twitch/#respond Wed, 06 Dec 2017 09:46:50 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=246044 Dopo aver catechizzato in maniera esemplare un follower-provocatore, Lex Veldhuis torna nuovamente a far parlare di sé e delle sue ‘live streaming’ Twitch. Il Team Pro PokerStars si è reso questa volta protagonista solo ed esclusivamente grazie alle sue superlative skills […]]]>

Dopo aver catechizzato in maniera esemplare un follower-provocatore, Lex Veldhuis torna nuovamente a far parlare di sé e delle sue ‘live streaming’ Twitch.

Il Team Pro PokerStars si è reso questa volta protagonista solo ed esclusivamente grazie alle sue superlative skills da player: impegnato nel 55$ Marathon di PokerStars dot com, “Raszi’ si è infatti ritrovato in uno spot piuttosto complicato dal quale è riuscito a uscirne egregiamente indenne.

L’action? Su blinds 3.500/7.000 c’è l’apertura a 2.3 da parte di Utg. Veldhuis ha in mano KK e decide di tribettare a 49.000 da cutoff. Foldano bottone e small blind. La parola giunge dunque a big blind che opta per una cold 4-bet a 121.400 (lasciandosi 265.000 chips dietro). Utg decide di andare all-in per 363.987 gettoni!

Lex che gioca ancora per 358.000 chips (50x) si contorce un attimo ma prende la sua decisione in meno di 20 secondi:

“No-way he has Queens or Jacks”.

E clicca sul tasto fold.

Big blind entra in the tank. Veldhuis non riesce a trattenere una smorfia sofferta; la linea tra diventare l’eroe o lo scemo del giorno è sottilissima… Ma dopo qualche istante può liberare la propria esultanza: big blind chiama con A-K, Utg mostra A-A!

“Chi è che parla di good run? Questa è una decisione, questa è una scelta! Oh mio dio, che bel fold che ho fatto!”

Fold bellissimo, vero. Anche perché, se sul punto it sarebbe stato un fold molto più agevole, possiamo ben capire quanto possa essere complesso in un contesto come questo. Eppure, checché se ne dica dei range dot com, lo showdown rivela che anche qua, quando brokano oltre 50x in questa dinamica ce l’hanno davvero sempre… 😀

La clip è tutta da gustare 😉

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Buona la prima per lo ‘hybrid poker’ di Negreanu al 100.000$ SHR del Bellagio: “I miei coach sono superstar!” https://www.italiapokerclub.com/poker-news/245879/daniel-negreanu-esordio-hybrid-poker-super-high-roller-bellagio/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/245879/daniel-negreanu-esordio-hybrid-poker-super-high-roller-bellagio/#respond Fri, 01 Dec 2017 15:46:38 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=245879 Buona la prima. I giorni scorsi il pro del team PokerStars Daniel Negreanu ha rivelato di essersi messo a studiare un nuovo approccio pokeristico da lui definito ‘hybrid poker’, una sorta di sintesi tra due tecniche tra loro agli antipodi come GTO e gioco exploitativo: […]]]>

Buona la prima. I giorni scorsi il pro del team PokerStars Daniel Negreanu ha rivelato di essersi messo a studiare un nuovo approccio pokeristico da lui definito ‘hybrid poker’, una sorta di sintesi tra due tecniche tra loro agli antipodi come GTO e gioco exploitativo: nella sua prima uscita con questo nuovo stile al Super High Roller del Bellagio da 100.000$ di buy-in, Daniel si è mostrato già entusiasta dei risultati ottenuti.

Negreanu è infatti tra i cinque giocatori rimasti in corsa al termine del Day2, domani tornerà al Casinò sulla Strip per farsi largo tra avversari del calibro di Ike Haxton, Dan Smith, Stefan Schillhabel e Sergio Aido e cercare di mettere le mani sulla prima moneta da 1.404.000$.

Su Twitter Kid Poker ha commentato entusiasticamente questo suo esordio:

“E’ il primo torneo che gioco da quando mi sono messo a studiare con MJ e Matt e mi sento davvero a mio agio con le cose che ho imparato. Come maestri sono delle superstar”

Anche perchè, oltre al fatto di aver imbustato il secondo stack dei 5 left al termine del Day2, in questo Super High Roller approcciato con il nuovo stile DNegs ha anche centrato una piccola rivincita personale.

Tedeschi: a forza di outplay sono loro ad averlo convinto della necessità di tornare a studiare in modo approfondito il gioco, ma ieri gli equilibri si sono invertiti rispetto al recente passato.

E pensare che dei 13 sopravvissuti al Day2 del torneo, ben cinque erano proprio tedeschi dei sei che si erano presentati al via (su 39).

Si inizia con Fedor Holz: alla fine del Day1 Daniel Negreanu ha ‘cinguettato’ di aver giocato più mani contro di lui in questo torneo che nel resto della sua vita, anche dopo aver preso un cooler a sfavore (AK vs AA di Holz):

daniel negreanu tweet fine day1 shr bellagio

Poi subito all’inizio del Day2 Negreanu ha trovato il raddoppio contro il giovane tedesco con questa mano:

 

E in sequenza il canadese ha eliminato Stefan Schillabel (KK>QQ con Q flop e K turn, poi il tedesco ha fatto re-entry) e Christian Christner in coin flip.

schillabel negreanu tweet super high roller bellagio

 

Ora Negreanu punta al bottino grosso nel Day3: in questo e nei prossimi live vedremo se il suo entusiasmo questo nuovo approccio al gioco sia davvero giustificato!

shr bellagio schermata

 

Update

Il Day3 del torneo è segnato da uno showdown incredibile dopo un allin preflop: J-T di Schilabel contro gli Assi di Dan Smith, flop T-J-T… Turn A!

Con questo colpo, arrivato dopo le eliminazioni di Sergio Aido in quinta posizione e Isaac Haxton in quarta, Daniel Negreanu arriva al testa a finale contro Dan Smith, ma alla fine dovrà lasciare la gloria della vittoria (oltre a quasi 500.000$ dollari) all’avversario. Come prima volta, comunque, decisamente niente male! 🙂

Payout:

1. Dan Smith $1,404,000

2. Daniel Negreanu $936,000

3. Stefan Schillhabel $624,000

4. Isaac Haxton $390,000

5. Sergio Aido $312,000

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La storia di Jeff Gross, il pro salutista amico di Michael Phelps che gioca a FIFA contro Sammartino e Curcio https://www.italiapokerclub.com/poker-news/242635/storia-jeff-gross-salutista-amico-michael-phelps-sfide-fifa-dario-sammartino-luigi-curcio/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/242635/storia-jeff-gross-salutista-amico-michael-phelps-sfide-fifa-dario-sammartino-luigi-curcio/#respond Tue, 03 Oct 2017 10:43:54 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=242635 La vita del pokerista viene spesso presa sotto gamba dal punto vista dell’impegno e dei doveri: si tratta di un’occupazione quasi del tutto assimilabile ad un’attività imprenditoriale, soprattutto se viene considerata una valutazione dei rischi; solo un imprenditore può vedere […]]]>

La vita del pokerista viene spesso presa sotto gamba dal punto vista dell’impegno e dei doveri: si tratta di un’occupazione quasi del tutto assimilabile ad un’attività imprenditoriale, soprattutto se viene considerata una valutazione dei rischi; solo un imprenditore può vedere come risultato dei suoi sforzi un risultato che non solo non lo ripaga delle energie profuse, ma che proprio lo danneggia economicamente.

Già solo per questo motivo, è comprensibile il fatto che vedere il poker come un vero e proprio lavoro non è cosa per tutti.

Tra l’altro, si sa, il poker è un’esperienza piuttosto sedentaria. Mantenersi in forma lontano dai tavoli è fondamentale, se si vuole rimanere mentalmente e fisicamente lucidi; un professionista in particolare ha trasformato il famoso detto latino “mens sana in corpore sano” nel suo stile di vita.

Parliamo di Jeff Gross, 30enne originario del Michigan, membro del Pokerstars Team Pro, specialista degli high stakes cash game e che vanta vincite in tornei live per quasi tre milioni di dollari.

Come molti giocatori di successo, Jeff ha affinato le sue doti competitive grazie ad altri giochi prima di innamorarsi del poker : in questo caso però non sono stati i soliti videogames ma il ben più fisico gioco del calcio!

Durante il periodo di studio all’università, anche ispirato dalle World Series, Jeff è entrato per la prima volta in contatto con il poker, intrattenendosi con gli amici nelle pause tra le varie sessioni di allenamento.

Quando non è impegnato nei suoi allenamenti cardio, o a sollevare pesi in palestra, il trentenne di Ann Arbor cerca ancora di trovare del tempo per la sua passione calcistica:

“Mio papà mi portò a un provino per una squadra quando avevo sette anni, ma io non ci volevo andare. Tuttavia mi innamorai del gioco sin da subito e da allora non ho mai smesso di giocare: sono mancino e giocavo centrocampista centrale, a volte mezzala sinistra. Ancora oggi mi diverto giocando a calcio”.

L’amore del pro statunitense per il “soccer” si estrinseca anche nei videogame: memorabile uno scontro U.S.A. – Italia a FIFA durante le WSOP di quest’anno, in cui Gross in coppia con Daniel Colman si è giocato l’1% dei rispettivi Main Event contro i nostri Dario Sammartino e Luigi Curcio, come si può vedere nel video:

Ma la passione per i videogame non distoglie più di tanto Gross dalla attività fisica:

“Cerco anche di andare in palestra il più possibile, e faccio dai 30 ai 40 minuti di cardio al giorno, con un’inclinazione del 15%. Sollevo pure i pesi, anche se quando viaggi è dura mantenere un programma di allenamento. In ogni caso d’estate ho fatto tutti gli allenamenti di All American Dave, la famosa 5 Weeks 2 Fitness Challenge: si tratta di una sorta di routine, che implica anche mangiare sano e dietetico.”

Questo perchè il trentenne crede che la salute e l’attività fisica influenzino positivamente il proprio modo di giocare a poker; per questo motivo mantiene fermamente le sue abitudini:

“Se mangi bene, fai esercizio e ti senti pieno di energia, tutto sembra andare meglio! Mi piace passare il tempo con mia moglie e viaggiare; lei è brasiliana e quindi andiamo a Belo Horizonte, dove ha una casa, e ci rilassiamo lì. Ultimamente abbiamo tanto da fare, quindi è sempre bello prendersi una pausa, fare un viaggio ed esplorare nuovi posti con lei: Melbourne è una delle mie città preferite, così come Barcellona. Istanbul è stata un’incredibile scoperta. Vado spesso a Montreal a giocare a poker, è un’altra splendida città!”

In quanto amico ed ex compagno di stanza di una leggenda olimpica del calibro di Michael Phelps, considerato il più grande nuotatore di tutti i tempi, Jeff ha potuto vedere direttamente in azione le caratteristiche necessarie per diventare un numero uno al mondo:

“Ho incontrato Michael ad un tavolo da poker a Windsor, in Canada. Siamo andati d’accordo sin da subito ed entrambi iniziammo a giocare online; poi mi trasferii a Baltimora, dove ho vissuto con lui per qualche anno. Ho imparato diverse cose da lui, in particolare l’allenamento, la sua etica per il lavoro e l’avere degli obiettivi personali senza preoccuparsi di ciò che la gente pensi o dica. Se ti siedi al tavolo, giochi e un avversario è baciato dalla fortuna, non puoi farci nulla, ma puoi controllare il tuo modo di giocare e la tua preparazione! Questa è una delle cose che ho imparato da Michael: porsi degli obiettivi ambiziosi e preoccuparsi solo di sé stessi.”

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Actaru5 sulle TCOOP: “Tornei veloci e adrenalinici… ma tutt’altro che lotterie!” https://www.italiapokerclub.com/poker-on-line/231037/actaru5-tcoop-pokerstars/ https://www.italiapokerclub.com/poker-on-line/231037/actaru5-tcoop-pokerstars/#respond Tue, 07 Feb 2017 19:11:03 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=231037 La settimana dedicata ai Turbo Championship of Online Poker è già entrata nel vivo. Dopo l’evento da 250€ che ha visto Andrea Sorrentino prevalere su Antonio Bernaudo nel testa a testa finale, questa sera si riparte dagli eventi #7 , €25+R […]]]>

La settimana dedicata ai Turbo Championship of Online Poker è già entrata nel vivo.

Dopo l’evento da 250€ che ha visto Andrea Sorrentino prevalere su Antonio Bernaudo nel testa a testa finale, questa sera si riparte dagli eventi #7 , €25+R nlhe turbo €75.000 GTD e #8, €50 nlhe hyper-turbo Progressive KO €50.000 GTD.

Tra i tanti player pronti a schierarsi c’è anche il Team Pro Online PokerStarsActaru5” che ha candidamente ammesso di avere un debole per questo genere di tornei:

“Per me un gioco veloce è più divertente, ma sono sicuro e capisco benissimo come ci sia chi preferisce la struttura ‘normal’. E’ una questione di preferenze personali. Io sono un amante dello Zoom Poker e degli Spin&Go, quindi credo sia normale la mia preferenza vada alle TCOOP. Mi piacciono sicuramente molto anche gli altri campionati, che durano di più e richiedono un impegno mentale sicuramente più consistente, soprattutto quando ci si trovi a giocare anche le varianti. Varianti che ho sempre apprezzato, ma temo non si prestino troppo alle strutture più ‘veloci’.”

Veloci, sì. Ma gli MTT Turbo, a detta del grinder mascherato, sono tutt’altro che un gioco di ‘showdown’…

“Tornei veloci, direi adrenalinici. A volte si pensa possano essere poco tecnici. Qualcuno li demonizza addirittura come “lotterie”. Nulla di più lontano dalla realtà! Non dimentichiamo che un buon giocatore di MTT deve sapere bene cosa fare quando è in situazione di short o middle stack, ed è lì che spesso si giocano gli spot che contano veramente. Certo, si perde una parte del gioco, quella dove magari aspettiamo l’amatore che vuole far fuori 1000 bb con Q-Q. Questo può accadere nei tornei ‘normal’, ma credo questi scenari siano sempre meno frequenti. Quella può essere percepita come parte più tecnica, ovvero la fase hyperdeep, credo sia molto meno importante di quanto non possiamo essere portati a pensare. Certo, è vero che in assoluto c’è meno edge per un giocatore molto preparato rispetto a quanta non ne avrebbe in un torneo non turbo, ma dobbiamo pensare sempre che la nostra ‘EV’ va misurata in relazione al tempo impiegato. Quindi, se ad esempio, nel tempo che impiegherei a giocare un torneo ‘normal’, posso giocarne quattro di tipo Hyper Turbo ma con edge dimezzata, mi “converrà” da un punto di vista strettamente economico giocare i tornei più veloci. Ma non dimentichiamo mai che stiamo parlando di un gioco, e la cosa più importante sta in questa parola.”

Indi per cui, divertiamoci, ma stiamo lì con la testa. Ogni scelta è di fondamentale importanza:

“Sappiamo che l’EV di uno spot non cambia con la struttura: a guidare sono i bb in gioco. Quindi apparentemente non ci sarebbe differenza nel giocare uno spot identico che si presenti in un torneo Turbo piuttosto che in un Normal. In realtà, dobbiamo considerare sempre che alla base del poker c’è un continuo baratto degli errori. Questo fa sì che, talvolta, in un torneo lento potremo a volte aspettare e lasciar correre uno spot marginale per la ragionevolmente buona probabilità di trovare di meglio un po’ più avanti. Questo concetto – conclude Actaru5 – viene compresso dalla struttura “Turbo”, che finisce per premiare meno una strategia basata sull’attesa.”

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Zoom review – Actaru5 schiva il cooler dei cooler! https://www.italiapokerclub.com/poker-on-line/228992/actaru5-schiva-cooler-zoom-pokerstars/ https://www.italiapokerclub.com/poker-on-line/228992/actaru5-schiva-cooler-zoom-pokerstars/#respond Wed, 28 Dec 2016 20:07:22 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=228992 Non è una moda. E’ semplicemente ciò che accade quando si analizzano i range avversari. Dopo aver ammirato il fold dei ‘cowboys’ preflop di Karim, abbiamo preso in esame una situazione analoga in cui il patchato PokerStars, “Actaru5”, è riuscito […]]]>

Non è una moda. E’ semplicemente ciò che accade quando si analizzano i range avversari.

Dopo aver ammirato il fold dei ‘cowboys’ preflop di Karim, abbiamo preso in esame una situazione analoga in cui il patchato PokerStars, “Actaru5”, è riuscito a non brokare con i famigerati Kappa.

Siamo ad un tavolo zoom NL50 e il grinder mascherato gioca con uno stack da 115€ (230bb) da cutoff.

Dopo l’open di Utg (stack 44€) a 1.50€, Actaru5 tribetta a 4.50€, big blind (stack 47.50€) cold-calla, ma Utg decide di 4bettare a 10.50€. A questo punto Actaru5 sa bene di trovarsi di fronte al top del range: un player occasionale difficilmente tende a 4-bettare pre quella size con una mano che non sia A-A.

Sappiamo per certo si tratti di occasionale sia per lo stack di cui gode a inizio mano (<100bb), sia per la size stessa, tecnicamente sbagliatissima: Actaru5 difatti ha odds per giocare i suoi Kappa in set mining! Le odds si aprono dunque anche per il big blind, che chiama a sua volta per un 3-way flop.

Flop Q310.

Piuttosto randomicamente (a testimonianza della sua natura), big blind donkbetta pot (30€), Utg va all-in 33€ e la parola giunge ad “Actaru5” che a questo punto ha davvero tutte le informazioni del caso per passare!

Nel range di Utg, oltre al probabile A-A, sono presenti alcune combo di Q-Q. E big blind potrebbe talvolta avere mani come T-T o AJ, 89 contro cui Actaru5 giocherebbe tutt’altro che bene!

fine

Lo showdown ci conferma parzialmente quanto ipotizzato: big blind ha AQ (e qui no, non c’eravamo arrivati), Utg ha però proprio A-A! Nice laydown, Actaru5!

Chi di voi sarebbe stato in grado di limitarsi al call preflop? Ditecelo sulla nostra pagina Facebook!

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