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il 16 Nov 2009

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Tana delle Tigri Day 3: TITOLO A COMPAGNUCCI

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NOVA GORICAFlavio Ferrari Zumbini e Claudio De Seriis, anime del “Tana delle Tigri” organizzato a Nova Gorica da Nice Hand, al solito deal all’italiana si erano opposti. Gli ultimi cinque giocatori, però, non ne hanno voluto sapere. Si sono accordati comunque, impoverendo il senso tecnico dell’evento sul più bello.
Che peccato, visto il successone avuto dal torneo. Alla fine ha vinto Paolo Compagnucci, 41enne di Jesi. Secondo Massimiliano Maccagni, 36enne di Tromello, provincia di Pavia. Terzo Giuseppe Lancia. Per loro, così come per il quarto, lo sloveno Edmond Rebec, e il quinto, Alfonso Giardino, i soldi che si sono spartiti: 20.000 euro a testa, 25.000 per Maccagni, chip leader al momento del deal. Ma niente premiazione.

Lancia e Maccagni

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DUE PODI SU DUE – Nella prima edizione della “Tana delle Tigri”, lo scorso maggio, era giunto terzo. A sei mesi di distanza Giuseppe Lancia, ultraquarantenne di Udine, si è ripetuto. Non ce l’avrebbe fatta, senza una serie di colpi decisivi partendo sotto, come il Q-7 con cui ha chiuso colore di quadri contro A-3 di Fiore, o l’89 con cui ha spezzato in due il torneo di Flavio Favilli, poi nono. Comunque un bravo, per la costanza, la solidità, e quel po’ di buona sorte senza di cui nel poker si fatica a far strada.

“ASTA” E FIORE – I protagonisti annunciati di questo giorno conclusivo del “Tana delle tigri”, con tutto il rispetto per gli altri finalisti, erano loro: Stefano Fiore, degno alfiere di Nice Hand, e Giulio Astarita, manager di Gioco Digitale. Avevano iniziato la giornata sostanzialmente da chip leader. Sono stati in testa a lungo.
Ma al tavolo finale, quando i bui altissimi hanno drasticamente ridotto il margine di giocabilità del torneo a dispetto dell’arretramento di due livelli concesso dal direttore di torneo, si sono dovuti arrendere: Fiore a una serie di colpi infertigli in primo luogo da Giuseppe Lancia, che con Q-7 contro A-3 prima (colore con il 7 di quadri) e poi con 10-10 contro 8-8 (board nullo) ha raddoppiato due volte in pochi minuti a spese del romano, Astarita al coraggioso call con 2-2 dello sloveno Edmond Rebec sul suo reraise all in con A-J (board 2-9-Q-Q-A). Che entrambi poi siano usciti per mano di Max Maccagni, sempre forte di A-K per l’occasione, poco conta. I buoi, a quel punto, erano tutti scappati dalla stalla.

Rudy Gaddo

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