IPO 10 – Irene Baroni controcorrente: “Se esco non faccio re-entry”

Girando tra gli innumerevoli tavoli dell‘IPO 10 (fino a questo momento al day 1A risultano ben 733 iscritti) noto Irene Baroni con uno stack piuttosto corto.

“Ho foldato doppia al river in un piatto enorme, ma non sono convinta… ripensandoci lì sono sempre sempre buona” confida Irene, che ora ha davanti solo 20 bui al quarto livello. Il fidanzato Davide Costa è già out dal torneo, coolerato (e slowrollato) al primo livello di giornata.

Le chiedo, allora, qual è la migliore strategia da attuare in una situazione come la sua, da short stack al day 1A di un torneo con re-entry.

Lei prima si mette a ridere, mi risponde “Semplice, buttarle tutte in mezzo!” poi però aggiunge “Se esco comunque non farò re-entry“.

Come mai Irene ha preso questa decisione?

“Perché dal mio punto di vista non ha troppo senso investire due o tre volte il buy-in. E’ vero che tra i partecipanti ci sono tantissimi giocatori occasionali ed è sicuramente +EV fare il primo ‘shot’, ma è anche altrettanto vero che viste le dimensioni del field, la fortuna conta davvero tanto e non me la sento di investirci più di un buy-in.“

E Davide Costa, lo ritroveremo domani al day 1B?

“No, nemmeno lui farà re-entry” spiega Irene: “Per noi sarebbe un po’ una ‘gamblata’ e non credo proprio che avremo voglia di investire altri 550 €”

Un punto di vista, quello di Irene e Davide, non molto popolare tra i top player del circuito: la maggioranza dei grinder in sala, infatti, ha già l’albergo prenotato e i contanti in tasca per altre due iscrizioni!