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il 6 Lug 2013

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Antonio Buonanno: “Puntavo al braccialetto, non sapevo il payout!”

Antonio Buonanno: “Puntavo al braccialetto, non sapevo il payout!”

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La ‘botta’ per l’eliminazione al 5.000$ Wsop è ancora calda, ma Antonio Buonanno non manca di sfoderare il suo miglior sorriso per raccontarci come ha vissuto il tavolo finale che l’ha visto soccombere in quarta posizione a un cooler (AQ<AK):

“Penso di aver espresso un ottimo poker e di aver tenuto botta contro avversari davvero bravi. Quando hanno presentato i giocatori del tavolo finale raccontando la storia di ciascuno mi sono emozionato, ma non appena il dealer ha dato le carte è scomparso tutto. Sono andato per i massimi mettendole in mezzo senza paura, quando siamo rimasti quattro giocatori ho creduto al braccialetto. E’ un peccato ma sono comunque molto soddisfatto della mia prestazione”.

Il quarantasettenne di Caserta ci rivela come ha fatto a non avvertire la pressione del payout verticale e delle carte mostrate nella differita televisiva:

“Non sapevo il prizepool, ho scoperto di aver vinto 230 mila dollari al momento dell’eliminazione, quando sono andato a guardare lo schermo a lato del tavolo. Neanche sapevo che la differita streaming sarebbe stata a carte scoperte, dunque da questo punto di vista non c’è stato alcun tipo di pressione“.

Buonanno ripercorre i colpi ‘maledetti’ che hanno segnato il tavolo:

“Il più maledetto è sicuramente l’ultimo, a 4 left trovare AK con AQ in dinamica bottone – grande buio è un  cooler. Poi sicuramente ci sono stati i due colpi in cui ho perso mettendo da sopra: il primo con coppia di nove e l’avversario che con 64s trova un improbabile colore, un colpo da 2.400.000 chips. Poi con KQo chiamo un allin di 600 mila, l’avversario gira 89o e trova l’otto al river”.

E offre poi il suo punto di vista sugli avversari con cui ha incrociato le carte oggi:

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“Erano tutti alla mia portata. L’unico una spanna sopra, probabilmente, era Matt Perrins perchè è il più allenato. Io ero al quarto torneo del 2013, è logico che chi gioca tanto sia avvantaggiato. Ma avendo io una lunga esperienza alle spalle non ho problemi a confrontarmi con giocatori più rodati“.

Con incredibile ‘fair-play’, Buonanno riconosce come sia tutto sommato giusto che chi dedica al gioco sforzi e sacrifici venga premiato:

“E’ giusto premiare chi gioca il texas hold’em a livello professionale, piuttosto che un amatore come me, peraltro un po’ avanti con gli anni: largo alle nuove leve!

Con i 230.000$ messi in tasca, a fronte dei 100.000 $ vinti fino a ieri, il casertano anticipa il suo futuro pokeristico prima di salutarci:

“Adesso riposerò qualche giorno, giocherò il day1c del main event – dice – Mi godrò queste giornate con mio figlio che sta tornando da San Diego dove è andato a fare un viaggio con il cugino. Con il bankroll rimpinguato giocherò gli EPT mentre selezionerò con maggiore cura le partecipazioni ai circuiti italiani“. 

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