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il 27 Set 2008

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WSOPE – Evento 3 – Pot Limit Omaha

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Una delle tante novità di questa edizione delle WSOPE è senza dubbio la formula dell’Evento 3, 5,000£ Pot Limit Omaha: torneo Double Chance. In pratica ogni giocatore ha in dotazione due stack da 10,000 chips che, secondo la propria strategia, può usare subito, quindi partire con 20,000 chips, o dopo averne perso la prima metà. Una volta giunti al terzo livello, però, tutti i giocatori che non hanno ancora utilizzato la seconda dotazione di fiches, dovranno necessariamente servirsene.
Allo start erano presenti ben 165 giocatori, tra i quali spiccano i nomi di Dario Alioto (vincitore lo scorso anno di questo evento), Robert Williamson III e Phil Ivey, sicuramente i più forti giocatori di Omaha e sicuramente i favoriti della vigilia. A difendere i colori italiani, oltre al detentore di questo braccialetto, presenti anche Max Pescatori (reduce dalla bolla nell’Evento 2), Alessio Isaia e Piergiorgio D’Ancona.

Purtroppo il torneo non inizia al meglio per i nostri connazionali in quanto Pescatori perde subito la sua prima chance, mentre Alioto, sorteggiato nel tavolo “della morte” con Erik Seidel, Andy Bloch, Thor Hansen, Yevgeniy Timoshenko e Phil Laak, esce dopo 2 livelli.
Oltre al nostro Campione, lasciano la scena anche Daniel Negreanu, Gus Hansen, Tom “durrr” Dwan ed Antonhy Lellouche (runner up dell’EPT di Sanremo).

Nel frattempo Isaia sale nel count e Pescatori torna in average grazie a due bei piatti.

Jason Mercier

Jason Mercier

Incredibilmente sale alla ribalta Jason Mercier, che diventa subito chipleader con più di 80,000 chips.
Questo ragazzo è sempre più una sorpresa, soprattutto in una disciplina come l’Omaha in cui non siamo abituati a vederlo primeggiare.
La chiplead dell’americano è però insidiata dal membro dell’HendonMob Joe Beevers e da David Williams, rispettivamente con 60,000 e 70,000 chips.
E’ proprio il giocatore americano, detentore di un braccialetto e runnerup del Main Event delle WSOP del 2004, a scalzare il giovane Mercier, diventando chip leader incontrastato. Il piatto che gli permette di volare nel chipcount è quello vinto contro Piergiorgio D’Ancona, che era salito bene a circa 50,000. Grazie all’eliminazione del giocatore italiano e alla vittoria di questo monster pot, Williams si attesta sulle 140,000 chips, circa 60,000 più del vicechipleader Mercier.

Alla fine del Day1, però Mercier ristabilisce le gerarchie, tornando chip leader con più di 200,000. Molto bene anche Shaun Deeb che sale a quota 190,000.
Buone notizie anche dal fronte italiano. Pescatori effettua un ottimo recupero attestandosi sulle 75,000, molto bene anche Isaia che conclude a 58,000.

Nel Day 2 la musica non cambia e Mercier continua a mietere vittime: nel giro di poche mani elimina Wahlbeck e Williamson e consolida la sua chiplead a quota 340,000!!! Come era facile pronosticare però, i cavalli di razza iniziano a macinare chip, infatti Ferguson supera in fretta quota 250,000, giungendo tra i primi trre del chipcount!!

Alessio Isaia

Alessio Isaia

Anche il nostro Pirata non è da meno, arrivando a quota 150,000. Verso fine giornata però perdiamo una delle nostre punte di diamanti: Isaia esce 25° per mano di Shaun Deeb: su un board Q 10 5 Q 6, il giocatore americano lega il full con in mano Q 10 x x che basta per eliminare l’italiano. Alessio comunque si conferma ad altissimo livello anche in questo torneo ed in questa variante, sperando possa far bene anche nel Main Event.
Il gioco rallenta molto a causa dell’avvicinamento della bolla, che però scoppia grazie all’eliminazione del TeamPokerstars Pro, Kravchenko in 19^ posizione. Pescatori conquista così la sua ennesima bandierina sopravvivendo negli ultimi livelli da shortstack.
Nonostante la sua situazione difficile, Max riesce addirittura ad agguantare il tavolo finale che però lo vede partire come ultimo nel chipcount.

Ecco la composizione del Final Table:

Theo Jorgensen 897,000
Jason Mercier 650,000
Tomi Nyback 434,000
Sorel Mizzi 290,000
Chris Ferguson 282,000
Eric Dalby 277,000
Erik Friberg 189,000
David Penly 162,000
Max Pescatori 126,000

La situazione non si presenta semplice da affrontare ma, il Pirata è uno dei giocatori più esperti al tavolo e sa benissimo come sfruttare al meglio ogni situazione.
Infatti Max non si dà per vinto e raddoppia subito ai danni di Jason Mercier: AAJQ per Pescatori vs KK67 del giovane Americano. Il board è nullo e Max risale nel count.

Le sorprese non mancano però e la chiplead è sempre in bilico nonostante gli stack imponenti.

La prima rivoluzione la porta Sorel “zangbezan24” Mizzi, che in una mano triplica il suo stack, eliminando in 9^ posizione Nyback: sono in gioco Mizzi, Jorgensen e Nyback; su un board 7 4 2 rainbow, Nyback va allin ed è chiamato da Jorgensen ma Mizzi, anche lui in gioco controrilancia Allin!!! Jorgensen chiama e lo show down mostra:

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KK85 per Jorgensen
3864 per Nyback
7542 per Mizzi

Sorel Mizzi

Sorel Mizzi

L’A al turn e il 9 al river consegnano a Mizzi un monster pot permettendogli di triplicare il suo stack!!!! Nyback invece si deve accontentare di 22,000£ e del 9° posto.
Successivamente Mercier paga la sua inesperienza in questa variante e, da oltre 600,000 chips, crolla a sole 120,000, in favore dei due deepstack Mizzi e Jorgensen.

Le sorprese però non sono finite!! Theo Jorgensen torna prepotentemente chipleader eliminando ben due avversari: prima elimina lo short Mercier, che manda i resti con 10 9 8 7 doublesuited, con AA x x che reggono. Poi fa fuori anche Ferguson: sul board Kf Qf 6q si va ai resti.
Ferguson mostra Af Ap Jp 8f, per una coppia di Assi e un flushdraw mentre Jorgensen ha 6c 6p 5f 3f, per il set più piccolo.
Il turn addirittura è un 6 che dà il poker al danese ed elimina “Jesus” in 7^ posizione (33,000£ per lui).
Durante questi continui capovolgimenti di fronte, Pescatori rimane ai margini della manovra tornado ad essere lo short del tavolo con sole 180,000 chips.
Il pirata però non demorde: prima raddoppia su Friberg e poi elimina Penly dal torneo, risalendo così ampiamente in average.
Purtroppo è solo un’illusione
: Max rimane corto a causa di un monster pot perso contro Friberg (tris di K vs scala nut). Poche mani dopo, ormai shortstack, va allin con le sue ultime 20,000 chips. Viene chiamato sia da Jorgensen che da Mizzi che checkano fino alla fine, eliminandolo.

51,562£ di consolazione per il pirata italiano che comunque si conferma in uno stato di forma crescente, dopo il piazzamento in bolla nell’evento H.O.R.S.E. del giorno primo. Speriamo possa essere un risultato di buon auspicio in vista sia del Main Event che dell’ EPT.

Rimasti in quattro, il gioco prosegue secondo le attese: Mizzi elimina Friberg (4°, 66,000£ per lui) mentre Jorgensen fa fuori Dalby (3°, 84,562£ per lui). Si arriva così all’head’s up finale.
La situazione favorisce Jorgensen che ha uno stack pari a 2,435,000 contro le sole 865,000 di Mizzi. Il danese però non ha vita facile e il giovane fenomeno dell’online ribalta la situazione portandosi ad oltre 2 milioni di chips.

Theo Jorgensen

Theo Jorgensen

Tutto questo però non basta e Jorgensen ribalta nuovamente la situazione lasciando Mizzi a sole 500,000 chips. Poche mani dopo Mizzi si deve arrendere con la seguente mano: su un flop Kp Jc 8c si va ai resti.
Mizzi gira Ac Qc 6c 5p per un flushdraw, mentre Jorgensen sfoggia Kq Kc Af 3f per un tris di K.
Il 2p al turn e il 7q al river non fanno chiudere il colore a “zangbezan” che si deve accontentare del premio di 132,000£ e del 2° posto.

Theo Jorgensen, già 8° al Main Event WSOPE dello scorso anno, si aggiudica così il suo primo braccialetto, insieme a ben 218,000£ di premio.
Terminato l’Evento 3, l’attesa è tutta per il Main Event, che inizierà il 27 Settembre con il Day1A.

Lo scorso anno Annette Obrestad portò a casa il braccialetto, quest’anno sarà di nuovo un europeo a vincere o qualche giocatore d’oltreoceano spezzerà la maledizione delle WSOPE (in 6 eventi disputati nessuna vittoria) per i giocatori americani?

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