Un day 2 a tempi di record: merito della “scuola romana”!

Si è appena conclusa la seconda giornata del Main Event King Of Poker al Casinò Perla di Nova Gorica: in soli otto livelli si è passati da 86 a 20 player in gioco. La struttura, però, non è affatto collassata, con l’average abbondantemente sopra i 30 bui.

Come mai, allora, le eliminazioni sono arrivate in modo così rapido?

Germano Martucci, eliminato in zona ITM durante l’ultimo livello del day 2, spiega: “Effettivamente questo day 2 ha visto molte eliminazioni in tempi veloci, nonostante la struttura non sia assolutamente turbo. Questi giocatori, dei quali la maggior parte sono provenienti dalla “scuola romana”, sono abituati a giocare tornei con livelli da 20 minuti, che durano una sola giornata: non c’è da stupirsi che non abbiano paura di mettere tutte le chip in mezzo al tavolo anche in fasi delicate del torneo, piuttosto che cercare di rimanere aggrappati a pochi bui inseguendo la zona premi a forza di fold.”

Un atteggiamento aggressivo in zona bolla è solitamente consigliato per andare “per i massimi“, ma Germano ci spiega anche gli svantaggi di questo approccio: “A volte questi giocatori esagerano e le mettono tutte anche durante i primi livelli… non solo quando hanno 20, 25 bui, ma anche quando ne hanno 40 o 50!”

Come si fa, dunque, ad affrontare un field atipico come quello del King Of Poker? “Io ho giocato più chiuso del solito. Normalmente ho una condotta di gioco molto aggressiva, diciamo pure spewy, mentre stavolta sono stato molto tranquillo anche quando avevo 20 bui, sapendo che non avrei avuto tanta fold equity da sfruttare!”