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il 4 Ott 2010

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EPT Londra 2010: trionfa David Vamplew davanti a John Juanda

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HU Finale

Ad alzare la picca è, infine, il padrone di casa David “Harry Potter” Vamplew, eppure sembrava quasi segnato il destino dell’European Poker Tour di Londra 2010, quando un fortissimo John Juanda si ritrova con le giuste armi (lo stack più grande) per poter massacrare gli avversari; però la temerarietà degli avversari viene pagata alla lunga, e a farne le spese sarà anche un altro campione che pensavamo di vedere sul podio, ovvero Tom Marchese.Il tavolo televisivo comincia con due statunitensi al comando: Bowker a 7.355.000 seguito a ruota da Juanda a 7.075.000; per l’inglese David Vamplew, invece, poco più della metà, poi Wasek con 2.250.000 e i corti, a poco più di un milione, Payman, Ummer e Brito.

La partita comincia subito con un push di Marchese chiamato da uno spavaldo Ummer; peròMarchese è sopra con AT, mentre per Ummer solo donna-re e nessun aiuto dal flop. Ummer si accorcia pericolosamente e poco più tardi prova il push con 53 trovando il call di Wasek che ha Asso donna, floppa la top pair, e al turn l’avversario è già drawing dead. Intanto comincia il duello fra Juanda e Vamplew, ed è proprio JJ che apre da UTG+1 con una coppia di cinque e viene chiamato da David IP con KQ; Juanda setta al flop ed esce puntando, Vamplew chiama con due overcard realizzando la top pair al turn e quindi chiamando anche le due puntate successive per scendere a 1.250.000 e regalare la chipleading al pro di FullTilt.

Marchese perde i privilegi del double up conseguito poco prima quando manda la vasca con due fanti ma trova il call ancora di Wasek che ha due donne, e il board rimane in silenzio. Anche Brito raddoppia: il portoghese è molto corto, si trova costretot a pushare con kappa-dieci e trova il call di Bowker che ha asso-4, ma un dieci crolla al turn ed è raddoppio per il corto.

Poco dopo arriva la sfortunata eliminazione di Tom Marchese che legge Vamplew in bianco e chiama il push dell’avversario; infatti David ha T5, ma floppa un cinque di fiori e tanto basta per battere A8 dello statunitense e mandarlo a casa.

Amara eliminazione anche per Brito che chiude al sesto posto dopo aver pushato da small blind con A6, Bowker lo chiama con JT e prende il T al turn.

Poi è il turno di Payman che mette con A4 su un apertura di un Bowker, ma trova David Vamplew che pusha isolandosi con due donne in mano; Bowker passa e nessun asso sul board, Payman out e Vamplew sale.
Il turno di Wasek arriva quando Juanda, sul repush del polacco che ha una coppia di 5 in mano, esclama “I think I’ve to call. Call.” e sceglie di giocarsi il coinflip con Asso-Jack, e il fante di picche al river premia la decisione.

Il premio bad-beat del tavolo finale va a Bowker, che finisce ai resti contro John Juanda, con in mano proprio la mano fortunata dell’avversario: JJ; per l’avversario invece TT, e invece il fante di fiori non è in mano a Bowker. Perchè questo particolare? Perchè sul flop cadono solo fiori, cinque carte di fiori, e non essendoci una royal flush per uno split pot, va tutto ad un fortunato Juanda con il suo ten high.
Comincia un lungo testa a testa fra il mago Harry Potter e John Juanda, che vede il Full Tilt Team Pro favorito anche per via degli stack.

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La prima bad beat per Juanda arriva quando paga l’intero stack dell’avversario avendo settato, ma Vamplew anche ha settato e con un kicker migliore; si finisce ai resti al flop e va tutto a David.
Poi qualche piatto uncontested e Juanda riprende vantaggio, 20 milioni contro i 5 dell’avversario, e sembra tutto finito quando JJ chiama con asso-cinque il push dell’oppo che ha 9-T; un 5 al flop, ma un dieci al turn, e la regina al river è inutile.

Si gioca ancora, Juanda sembra riprendere in mano la situazione guadagnando terreno, poi in una bella mano al turn si finisce ai resti su questo board: Q4KJ; Juanda chiama la vasca dell’avversario con scala nuts: AT; ma l’oppo ha il progetto di colore nut: A6; il river è un 3, ed è tutto da rifare.

Sangue freddo dell’inglesino che continua a macinare chip con pazienza, piatto dopo piatto, qualcuno uncontested, qualcun altro vedendo lo showdown, e sempre con un occhio di riguardo per il pot control, finchè Juanda non si riduce corto e pusha con K2; easy call di Vamplew con A3 che realizza doppia coppia al flop, e al turn dice “JJ, sei drawing dead”.

Uno sfortunato John Juanda termina così al secondo posto, ma un “nice hand” per il sangue freddo di David Vamplew che ha saputo mandare la vasca con coraggio quando si è visto corto, e gestire la situazione quando ne ha avuto l’opportunità.

Payout:

1st – £900,000
2nd – £545,000
3rd – £300,000
4th – £240,000
5th – £190,000
6th – £145,000
7th – £100,000
8th – £66,800

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