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il 15 Lug 2025

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WSOP Main Event: i nove finalisti ai raggi X, Michael Mizrachi il più vincente del lotto

WSOP Main Event: i nove finalisti ai raggi X, Michael Mizrachi il più vincente del lotto

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Il day off per un meritato riposo nel campionato del mondo.

Il $10.000 Main Event 2025, come ogni edizione, diventa tra il day 8 e il day 9 (lo start del tavolo finale) il momento adatto per conoscere finalista dopo finalista.

Una sorta di analisi ai raggi X per ogni singolo player, con vittorie, palmares, un pò di storia e quello che può raggiungere nell’ambita discesa al titolo.

Tre i volti noti che proveranno a lasciare il segno al tavolo finale: da Leo Margets che sogna di essere la prima donna a vincere il Main Event in 56 edizioni, ai due giocatori che tornano a giocare a distanza di tempo il final table. Kenny Hallaert, November Nine nel 2016 e niente meno che Michael Mizrachi che a distanza di 15 anni si ripresenta più agguerrito come non mai e con ben sette bracciali in bacheca.

Vediamo nel dettaglio, in base alla posizione al tavolo

Seat 1, Leo Margets Spagna 53.400.000

A caccia di una prima volta. Mai, nelle 55 precedenti edizioni una donna ha vinto il titolo mondiale. Non solo, ma sono passati esattamente 30 anni dall’ultimo tavolo finale raggiunto da una quota rosa: nel 1995 si ferma al quinto posto Barbara Enright. Da quel momento nessun’altra giocatrice ha saputo imitarla.

Almeno fino a ieri notte, quando la splendida Leo Margets ha messo fine al digiuno femminile e con il pass in tasca sogna il colpaccio al tavolo finale. La gicoatrice iberica ci arriva con il quinto stack in gioco e una netta rimonta nel day 8 che la portano ad imbustare 53.400.000 unità.

Un conto aperto quello della spagnola con il tavolo finale del Main Event, dopo averlo accarezzato nel 2009, quando il suo nome diventa familiare al grande pubblico. In quel $10.000 Main Event, Leo Margets mette in piedi una grandissima cavalcata che trova il capolinea a 27 left. Sedici anni dopo il dato è già migliorato e ancora migliorabile. Un bracciale vinto nel 2021 attende il bis.

Seat 2, Kenny Hallaert Belgio 80.500.000

Per la serie c’è sempre una seconda volta. Kenny Hallaert torna a giocare il tavolo finale del campionato del mondo, 9 anni dopo e quando chiuse al sesto posto. Nel 2016 la sua corsa si fermò sul più bello, mentre questa volta arriva all’atto conclusivo con un altro piglio e una maggiore esperienza.

Il player di Gent riparte da 80.5 milioni che valgono il quarto stack alla ripresa delle ostilità. Un crescendo senza sosta il torneo del belga che dal day 4 ha cambiato passo e per due giorni di fila ha assunto il comando del count. Appare in forma e dotato di skills che pochi possono vantare in questa discesa al titolo.

Ha vinto quasi 6 milioni di dollari in carriera dal vivo, con il primo campionato del mondo giocato nel lontano 2008. L’ex TD del Poker Live ha mostrato di non essere una meteora dall’altra parte della barricata e con almeno 1 milione di dollari in tasca (il premio minimo del tavolo finale) si prepara a dare l’assalto al bracciale più ambito.

Seat 3, Braxton Dunaway Stati Uniti 91.900.000

Un nome non nuovo alle cronache del poker live. Appena due anni fa Braxton Dunaway ha vinto il suo primo bracciale in carriera alle WSOP 2023: non una vittoria qualunque, ma una di quelle imprese che restano per sempre negli annali, grazie al trionfo nel $1.500 Monster Stack e superando la bellezza di 8.317 rivali.

Una vittoria pazzesca che è valsa un premio da 1.162.681 dollari. Niente male per uno che si definisce amatore e che lavora nel settore Gas&Petroli. Il player del Texas ha riscritto una nuova pagina ottenendo il primo storico accesso al tavolo finale nel $10.000 Main Event WSOP 2025.

Una partenza in sordina e un radicale cambio di ritmo nella settima giornata: qui chiude come leader e nel day 8 gestisce lo stack alla perfezione, con la terza casella nel count. In prima fila a tifare Braxton ci saranno la moglie e i quattro figli. Una curva speciale per puntare al trionfo dei trionfi.

Seat 4, John Wasnock United States 108,100,000

Quando si dice il sogno del poker e in particolare del $10.000 Main Event. John Wasnock rappresenta in tutto e per tutto questo sogno, alla luce degli appena 143 mila dollari incassati in carriera dal vivo, prima di questo campionato del Mondo. Comunque vada è pronto al più grande cash della propria carriera.

Anche sé di carriera è ingiusto parlare, visto che vive a Seattle con la moglie e i quattro figli, con l’obiettivo di raggiungere Las Vegas e le WSOP ogni anno per una settimana: qui gioca gli eventi dal buyin più basso e con poche gioie dal punto di vista dei risultati. Poi è arrivata l’occasione del campionato del Mondo e la storia cambia di colpo.

Leader della corsa verso il tavolo finale: John Wasnock rende ancora tutto più epico imbustando lo stack più grande. E pensare che il day 8 lo ha iniziato da penultimo nel count, tra i 24 left che hanno preso parte all’ottava giornata. Ma come sappiamo, il poker è qualcosa di imprevedibile e a suon di raddoppi, ecco l’americano davanti a tutti. Una storia da Main Event.

Seat 5, Michael Mizrachi Stati Uniti 93.000.000

Il giocatore più famoso e quello più vincente tra i 9 che proveranno l’assalto al bracciale del $10.000 Main Event WSOP 2025. Michael Mizrachi torna al tavolo finale del campionato del mondo, a distanza di 15 anni dalla prima volta e lo fa in maniera roboante con il secondo stack in gioco: 93.000.000 di gettoni.

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The Grinder mai come questa volta crede nella possibilità di mettere le mani sul titolo iridato: nel 2010 iniziò come settimo su 9 left e chiuse al quinto posto. Alla vigilia del tavolo finale 2025, il player a stelle e strisce a tutte le carte in regola per puntare al colpaccio. E pensare che nel day 7 ha traballato, con una preoccupante discesa.

Michael “The Grinder” Mizrachi

Poi nel day 8 una mano dietro l’altra ha costruito la rimonta perfetta che lo tiene in corsa per l’ottavo bracciale in carriera: il settimo è arrivato due settimane fa quando per la quarta volta ha vinto il $50.000 Poker Player Championship, dopo gli acuti del 2010, 2012 e 2018. Con 19 milioni di dollari vinti in carriera spera di mettere in cassaforte i 10 milioni destinati al campione.

Seat 6, Daehyung Lee South Korea 34,900,000

Il meno conosciuto tra i nove finalisti. Daehyung Lee in punta di piedi e quasi in silenzio, nella migliore tradizione della cultura asiatica, si presenta con il penultimo stack in gioco: ma guai a sottovalutare i suoi 34.9 milioni di pezzi. Il sud coreano si è mosso nell’ombra per gran parte del main event.

Poi nel day 6 la svolta e il salto alla quarta casella con 57 left. Nel day 7 chiude decimo su 24 e infine, un day 8 non proprio agevole, ma che lo premia con il pass per l’atto conclusivo. Diventa il primo sudcoreano a conquistare l’accesso al tavolo finale, dove è già sicuro di incassare il premio più alto in carriera.

Niente male almeno un milione di dollari, considerando che Lee sembra aver debuttato nel mondo del poker dal vivo (stando ai risultati in rete) soltanto nel marzo del 2024 e da allora ha ottenuto 148 mila dollari. In questa prima trasferta a Las Vegas, nessun risultato di rilievo, fino all’exploit nel $10,000 Main Event WSOP 2025.

Seat 7, Luka Bojovic Serbia 51,000,000

Dalla Serbia con furore. Luka Bojovic centra un bis speciale di tavoli finale nel main event. Lo scorso ottobre ha raggiunto l’atto conclusivo del main event WSOPE a Rozvadov, dove ha chiuso ottavo nel giorno del trionfo di Simone Andrian. A distanza di 9 mesi, il balcanico compie un’altra impresa.

A quota 51 milioni ottiene il pass per il tavolo finale del $10.000 Main Event WSOP 2025. Un percorso iniziato bene e proseguito mischiandosi nella folla del field. Poi nelle battute finali ha chiuso al quinto posto nel day 7 e 24 ore dopo ha certificato l’accesso al final table con il sesto stack in gioco.

Un sogno incredibile lo ha definito Luka quando lo hanno intervistato al termine dell’ottava giornata e che lo sprona a migliorare appunto il risultato ottenuto in Repubblica Ceca lo scorso ottobre. Ha dimostrato di avere nervi saldi e grande pazienza, aspettando la mano che lo catapultasse verso l’olimpo. Può essere la mina vagante del final table.

Seat 8, Adam Hendrix United States 48,000,000

Dal freddo dell’Alaska, ai successi nel caldo di Las Vegas. Adam Hendrix è uno dei profili più interessanti di questo tavolo finale, seppur scattando dalla settima casella del count con 48 milioni di chips. Il suo primo cash in carriera risale al 2016 e da quel momento il player a stelle e strisce non si è fermato.

Con 8.5 milioni di dollari vinti dal vivo è secondo in vincite al tavolo finale, alle spalle di The Grinder e spera di mettere le mani sul primo agognato bracciale in carriera, dopo esserci andato vicino tantissime volte dal 2017 ad oggi. Basti pensare che solo nell’edizione in corso ha ottenuto sette “In the Money“.

Il suo acuto più grande risale ad un side event del WPT World Championship al Wynn Las Vegas, lo scorso dicembre: trionfo e prima moneta da 629.000 dollari, dopo averne investiti 3.000 di buyin. In carriera, anche un grande risultato in Europa: runner up nel $1.100 EPT National Barcellona 2019 per 346 mila bigliettoni. Anche lui ha tutte le carte in regola per vincere.

Seat 9, Jarod Minghini United States 23,600,000

Quello di Jarod Minghini rischia di essere un nome poco conosciuto al grande pubblico e invece è un giocatore che dal 2017 ha visto impennare la propria carriera. Basti sapere che tra il 2018 e il 2023 ha conquistato la bellezza di 5 ring alle WSOPC: un numero che pochissimi giocatori possono vantare.

Il player di Reno non ha mai conquistato il bracciale, eppure sono numerosi i piazzamenti a premio nelle World Series Of Poker. Complessivamente ha incassato nel poker live quasi un milione di dollari e ben 750 mila verdoni arrivano appunto dal mondo WSOP, oltre al Circuit dove è penta campione.

Con la vincita più alta di sempre già in tasca, Jarod è il fanalino di coda a quota 23.600.000 unità, ma ha detto che il primo tifoso sarà suo fratello scomparso qualche anno fa. Un amore così grande per il fratello venuto a mancare che lo stesso Jarod ha fondato un associazione in suo nome: la Bobby Minghini Foundation che si occupa tra le altre cose di garantire vacanze sulla neve per i bambini di famiglie povere. A cuore ha già vinto.

Il payout del tavolo finale

1 $10,000,000
2 $6,000,000
3 $4,000,000
4 $3,000,000
5 $2,400,000
6 $1,900,000
7 $1,500,000
8 $1,250,000
9 $1,000,000

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