Lo scandalo di Full Tilt Poker – Italiapokerclub https://www.italiapokerclub.com Mon, 27 Jun 2016 12:45:14 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.3 Chris Ferguson al Final Table: piovono fischi, minacce e insulti, la security WSOP alza l’allerta https://www.italiapokerclub.com/poker-news/218790/chris-ferguson-minacce-sicurezza/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/218790/chris-ferguson-minacce-sicurezza/#respond Mon, 27 Jun 2016 12:20:27 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=218790 Il ritorno di Chris Ferguson alle WSOP ha creato un certo scalpore tra i tavoli del Rio. “Jesus” era assente dalle World Series da cinque anni, ovvero da quando è emerso lo scandalo Full Tilt, il Black Friday che è […]]]>

Il ritorno di Chris Ferguson alle WSOP ha creato un certo scalpore tra i tavoli del Rio.

“Jesus” era assente dalle World Series da cinque anni, ovvero da quando è emerso lo scandalo Full Tilt, il Black Friday che è stato forse il colpo più duro mai accusato dal mondo del poker.

Chris è tornato, forse pensando che si fossero calmate le acque dopo i rimborsi ai giocatori, ma non ha mai fatto alcuna dichiarazione al riguardo, al contrario del “socio” Howard Lederer.

Se Lederer si è scusato infatti, Ferguson ha sempre tenuto a distanza l’argomento. “Sono qui soltanto per giocare a poker” è stata la dichiarazione di Chris al suo nuovo esordio.

Max Pescatori si sbagliava però quando pensava che nessuno gli avrebbe rotto le scatole.

La mancanza di una presa di posizione su Full Tilt ha innervosito non poco la gente, non per ultimo Daniel Negreanu che ha cinguettato: “Chris Ferguson è tornato alle WSOP come se nulla fosse successo. È come uno schiaffo gigante in faccia ai giocatori!”, esattamente il riflesso del pensiero dei giocatori del Rio.

Questo “schiaffo” è diventato troppo forte quando Ferguson è approdato Final Table all’evento #39. PokerListings riporta che uno della security fosse stato avvisato di minacce che lo riguardavano, e in caso Ferguson fosse arrivato tra i primi tre avrebbero probabilmente dovuto aumentare la sicurezza.

Forse in questo caso può essere stata una fortuna che l’ex-pro di Full Tilt sia uscito in quarta posizione.

Chris d’altronde non è sembrato allarmato, vista la risposta quando gli è stato chiesto un parere al riguardo:

“Non penso che sia vero, penso che sia folle!” ha risposto Chris, aggiungendo un No comment appena gli viene chiesto se avesse intenzione di scusarsi con la community.

Eppure al Final Table la tifoseria di Ferguson era alquanto ristretta e moderata, mentre la fazione “anti-Ferguson” non perdeva occasione per fischiarlo e prenderlo in giro.

Quando Ferguson ha fatto notare un errore del dealer, poi non riparato in quanto la mano era già conclusa, Daniel Levy, il più sfegatato fan della fazione opposta, ha urlato: “Perché non gli credete? Non mentirebbe mai!

Levy e Chris si sono scambiati un’occhiataccia ed il gioco è andato avanti. Allo showdown decisivo per Chris, Levy e la sua curva chiamavano a gran voce un 3 che avrebbe dato il set all’avversario, che infatti è caduto e ha portato Chris all’uscita.

Durante la sua uscita di scena Ferguson è passato vicino a Daniel, che gli ha urlato “Non avete vergogna. Nessuno di voi! Siete delle persone terribili e lo sapete!” 

Levy ha poi dichiarato a PokerListings “Penso che sia molto importante che la gente gli mandi un messaggio, e che lui capisca che qui non è il benvenuto. Non desidero alcun tipo di violenza, ma lui dovrebbe sapere che la gente pensa che sia un pezzo di me**a e che non dovrebbe essere qui. Non è il benvenuto.”

Certo, alcuni giocatori non hanno problemi di alcun tipo con Chris, come Moorman, Jon Turner o Dennis Phillips, ma nel complesso Chris ha ancora tanto da fare per farsi perdonare, come si può vedere dal video sottostante preso da Twitter:

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L’ascesa di Marcello Marigliano su Full Tilt Poker: “Cates e Antonius mi facevano vedere le carte!” https://www.italiapokerclub.com/interviste-poker/216599/marcello-luckexpress10-marigliano-chiusura-full-tilt-poker/ https://www.italiapokerclub.com/interviste-poker/216599/marcello-luckexpress10-marigliano-chiusura-full-tilt-poker/#respond Fri, 20 May 2016 14:08:16 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=216599 Flashback. Autunno 2007. Marcello Marigliano, grande appassionato di poker a 5 carte, sente parlare di questo nuova variante americana. Decide dunque di aprire un conto gioco su Full Tilt Poker, piattaforma di riferimento dell’epoca, sulla quale decide di versare 600$. Marcello si […]]]>

Flashback. Autunno 2007. Marcello Marigliano, grande appassionato di poker a 5 carte, sente parlare di questo nuova variante americana. Decide dunque di aprire un conto gioco su Full Tilt Poker, piattaforma di riferimento dell’epoca, sulla quale decide di versare 600$.

Marcello si approccia ai tavoli con la spensieratezza di tutti coloro che testano il poker online per la prima volta. Tanto entusiasmo e un pizzico di timore. Ma giusto un pizzico. Disattendendo le norme di bankroll managment inizia subito con qualche partita cash al NL100 e pian piano inizia a salire. Salire. Salire ancora.

Qualche mese dopo, “luckexpress10” è seduto ai tavoli 500$/1.000$ e se la gioca a viso aperto contro i più forti player del globo:

“Tutto partì come un gioco. Io venivo dal poker all’italiana, ma di questo Texas Hold’em sapevo poco o nulla. Nonostante tutto riuscii subito a capire alcune dinamiche del gioco e fui in grado di moltiplicare esponenzialmente quel primo deposito. Senza paura mi schierai a tavoli sempre più alti e nel giro di un anno o poco meno ero lì a giocarmela con ‘sbrugby’ [Brian Townsend, ndr.], ‘jungleman12’ [Daniel Cates, ndr.] e ‘Patrik Antonius’. Tutti volevano giocare contro di me. Tutti pensavano fossi un businessman con un capitale illimitato e giocasse per puro divertimento. E’ chiaro che tecnicamente erano molto più preparati di me, ma avevo trovato un escamotage per riuscire a giocarmela ad armi pari! Nella stragrande maggioranza dei tavoli in cui mi sedevo, specie heads-up, chiedevo ai miei avversari di girare le carte al termine di ogni mano, altrimenti non avrei giocato. Convinti che le loro skills l’avrebbero comunque fatta da padrone, accettavano e si sedevano, non sapendo quanto fosse importante per me prendere quel genere d’informazioni. Eh sì, era proprio un’altra epoca…”

Marcello diventa una vera e proprio icona dell’high stakes online. Tutti parlano di questo misterioso ‘crazy italian player’. Lui continua a vincere. E qualche tempo dopo inizia viene preso di mira anche dal Dio della specialità, Tom ‘durrrr’ Dwan. I due arriveranno poi a scontrarsi in un memorabile heads-up live, in cui Marcello mise a segno un bluff a dir poco epocale:

httpv://www.youtube.com/watch?v=j7eRyriVpDc

“Tom, proprio come me, faceva tantissimo affidamento ai tell, sia online che live. Ma dal vivo ero certo di avere più esperienza. Quel bluff, difatti, fu basato quasi esclusivamente unicamente su un tell che mi diede quando decise di puntare al river. La sua mano, difatti, non aveva la stessa ‘sicurezza’ delle puntate fatte in precedenza. E’ difficile spiegarlo, è proprio questione di sensazioni al tavolo. Impercettibile agli occhi di uno spettatore. Convintomi non avesse nulla, decisi di andare all-in al river nonostante fosse sostanzialmente committato, e mi andò bene…”

Il gioco spettacolare, ma estremamente varianzoso di Marcello lo portò quasi inevitabilmente a vivere un lungo periodo di downswing:

“Raggiunsi cifre davvero rivelanti. Ma nel gioco si vince e si perde. E 3 anni dopo quella ricarica, la cassa segnava 0. Non ne feci un dramma; in fondo tutti i soldi che mi ero giocato erano soldi vinti! Quel periodo comportò anche un importante dispendio fisico-psicologico. Per questo non ricaricai. Avete capito bene: il mio saldo finale su Full Tilt è di -600$!”

Fatta eccezione per qualche partita di cash game live, Marcello capisce che il giochino si sta evolvendo alla velocità della luce e nel 2012, al termine delle WSOP, capisce che è ormai tempo di pensare ad altro:

“Penso che in ogni ambito ci siano dei più e dei meno. Quando i meno iniziano a farsi sempre più rari diventa un problema. Il gioco online in quegli anni visse un boom clamoroso. Sia di traffico che di qualità. Tutti studiavano, tutti miglioravano. Non essendo mai applicato in maniera specifica alla teoria del gioco, ho capito che sarebbe stata dura tornare a giocare certi livelli e mi sono pian piano defilato. Ora mi diletto perlopiù con il betting e seguo il poker sporadicamente: so che Dario Sammartino ha raggiunto livelli importantissimi e sono davvero contento perché è un bravissimo ragazzo e già nei primi high stakes Italia aveva fatto intravedere un gran talento. Degli altri so poco e nulla. Non so bene che fine abbiano fatto Dwan, Antonius e gli altri, ma se non sbaglio quel ‘jungleman’ ha fatto ‘carriera’. E a dirla tutta c’era da immaginarselo: probabilmente è stato lui il player che più mi ha impressionato nell’era Full Tilt. Non tanto per le sue qualità, quanto per la capacità di adattamento. Quando capiva di aver fatto un errore, correggeva immediatamente il suo gioco.”

Non a caso, dopo il black friday, Daniel Cates era il giocatore con la più alta somma congelata su Full Tilt Poker: circa 8.000.000$!

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Arrestato Ray Bitar, ex CEO di Full Tilt: 40 milioni confiscati e rimborsati ai giocatori https://www.italiapokerclub.com/poker-news/175032/arrestato-ray-bitar-ceo-full-tilt-milioni-confiscati-rimborsati/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/175032/arrestato-ray-bitar-ceo-full-tilt-milioni-confiscati-rimborsati/#respond Thu, 23 Oct 2014 08:09:25 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=175032 I guai per i vecchi vertici di Full Tilt Poker non sembrano avere fine, vista la sgradevole disavventura accaduta all’ex amministratore delegato della poker room online statunitense, Ray Bitar. L’ex CEO di Full Tilt, uno dei grandi accusati nei processi […]]]>

I guai per i vecchi vertici di Full Tilt Poker non sembrano avere fine, vista la sgradevole disavventura accaduta all’ex amministratore delegato della poker room online statunitense, Ray Bitar.

L’ex CEO di Full Tilt, uno dei grandi accusati nei processi che hanno seguito il Black Friday del 2011, ha dovuto fronteggiare nei giorni scorsi nuove grane con la giustizia, visto che è stato condannato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti a cedere un patrimonio dal valore di circa 40 milioni di dollari.

Inizialmente, Bitar avrebbe dovuto anche scontare una condanna di ben 35 anni di reclusione in carcere, ma la sua collaborazione con il Dipartimento di Giustizia gli è valsa la riduzione della pena fino a un anno e mezzo.

I 40 milioni di dollari confiscati a Bitar saranno utilizzati per rimborsare, seppur in maniera parziale, i giocatori vittime di frode nei giorni che coincidono con il Black Friday, che ha causato la chiusura di Full Tilt Poker e la conseguente perdita dei fondi investiti dai players nella poker room.

Per riuscire a requisire questa ingente somma, il Dipartimento di Giustizia ha attinto a ben 18 conti aperti da Bitar in istituti bancari in diverse  parti del mondo: 3 conti nella Bank of Ireland, 2 presso la Royal Bank of Scotland International, la National Irish Bank, la tedesca Wirecard Bank AG e la Comerica Bank in Texas, e addirittura 5 in un istituto bancario di La Valletta nell’isola di Malta.

Oltre alla confisca dei liquidi depositati presso questi 18 conti in banca, il Dipartimento di Giustizia ha confiscato a Bitar anche alcuni beni immobiliari, come quattro immobili in California, due a Terre Haute in Indiana e una parte, pari al 10%, di un resort nelle Isole Bermuda.

Per chiudere, il Dipartimento di Giustizia ha confiscato a Ray Bitar anche le quote di 23 holdings di cui era socio, o in cui aveva degli interessi connessi a Full Tilt.

Tra queste spiccano Tiltware, società che detiene la proprietà del software della nota poker room, oltre alla Pocket Kings e ad altre nove società che non hanno niente a che fare con il gaming online, e in cui Bitar aveva investito.

Un altro incontro poco piacevole per Bitar con  gli ufficiali americani, dopo il processo avviato nei giorni successivi al Black Friday e altri due “incontri” nel 2012 e nel 2013: proprio nell’ultima apparizione di Bitar davanti al Dipartimento di Giustizia, le parti in causa riuscirono a trovare un accordo sulla base di quei 40 milioni, la cui confisca è stata appena completata e dovrebbe porre fine alle grane giudiziarie in merito allo scandalo di Full Tilt.

 

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Black Friday, Guy Laliberte: “Mi hanno fregato come uno scolaretto!” https://www.italiapokerclub.com/poker-news/162860/black-friday-guy-laliberte-fregato-come-scolaretto/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/162860/black-friday-guy-laliberte-fregato-come-scolaretto/#respond Fri, 09 May 2014 15:18:47 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=162860 Della vicenda del Black Friday si è già ampiamente discusso nel corso di questi anni. Alle voci dei protagonisti, però, si è sempre dato maggior risalto alle loro perdite e ai loro buchi finanziari. A distanza di tre anni, il […]]]>

Della vicenda del Black Friday si è già ampiamente discusso nel corso di questi anni.

Alle voci dei protagonisti, però, si è sempre dato maggior risalto alle loro perdite e ai loro buchi finanziari.

A distanza di tre anni, il player Guy Laliberte, organizzatore del ‘The Big One for One Drop’ delle WSOP e patron del  Cirque du Soleil, intervistato da una rivista canadese, è tornato a parlare dello scandalo che colpì una delle pokeroom più importanti del mercato americano e lo ha fatto dichiarandosi vittima quasi inconsapevole di un gioco ben al di fuori della sua portata:

Mi hanno fregato come uno scolaretto. La storia di Full Tilt è chiara: sono stato raggirato da persone che conoscevo personalmente e che avrebbero dovuto risarcirmi, ma non l’hanno fatto È facile se vai allin tutto il tempo e carichi soldi che non ti appartengono sul conto di due o tre persone che giocano insieme contro di te… sono stato un vero idiota.

Per sua stessa ammissione, pare che Laliberte non giochi a poker online proprio dall’aprile del 2011:

Avrei dovuto ricordarmi di essere un dinosauro in materia di Internet. Live esprimo il mio gioco migliore, i miei risultati sono buoni e non ho alcun tipo di complesso a giocare faccia a faccia contro qualcuno”.

Non si conosce la cifra esatta che il player canadese ha perso, ma pare che ci siano in ballo un sacco di soldi.

 

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Chris Ferguson e Howard Lederer saranno alle WSOP 2014? Il ‘sospetto’ è fondato! https://www.italiapokerclub.com/poker-news/157869/chris-jesus-ferguson-howard-lederer-wsop-2014-sospetto-fondato/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/157869/chris-jesus-ferguson-howard-lederer-wsop-2014-sospetto-fondato/#respond Wed, 12 Mar 2014 15:11:59 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=157869 Sul forum americano ‘2+2’ da dicembre sta riscuotendo successo un thread nato con una semplice domanda: “Nessuna notizia su Chris ‘Jesus’ Ferguson ?” Fino a pochi giorni fa, nonostante in molti siano intervenuti sull’argomento in questi mesi, chi con sarcastiche […]]]>

Sul forum americano ‘2+2’ da dicembre sta riscuotendo successo un thread nato con una semplice domanda: “Nessuna notizia su Chris ‘Jesus’ Ferguson ?”

Fino a pochi giorni fa, nonostante in molti siano intervenuti sull’argomento in questi mesi, chi con sarcastiche battute, chi con supposizioni, nessuno aveva però fornito informazioni utili e soprattutto attendibili, fino a che non ha fatto ‘irruzione’ ‘Diamond Flush’, identità virtuale di uno dei giornalisti maggiormente influenti del panorama pokeristico americano.

Attraverso un post con cui ha risposto con sicurezza alle varie domande poste dai frequentatori del forum, Diamond Flush ha fornito notizie utili su ‘Jesus’ Ferguson, alcune di queste ‘esplosive’.

“Si sta nascondendo perché sa – esordisce Diamond che potrebbe essere preso a pugni in pubblico. Si è rifiutato di rilasciare interviste per evitare di rispondere a domande riguardanti alcune informazioni che lui conosce. E’ qui intorno, anche se con un basso profilo. Qualcuno lo ha avvistato a Las Vegas gli scorsi mesi, così sono saltato su un taxi per cercarlo, ma mi è sfuggito per dieci minuti”.

Già qualcosa… ma tornerà anche a giocare seriamente a poker? L’informato utente pare aver ricevuto qualche ‘soffiata’ anche su questo: “Ha molto denaro, ma non lo ostenta con il suo attuale lifestyle, però garantisco che ha idea di tornare a giocare quando le persone saranno completamente rimborsate, lo stesso vale per Howard Lederer. Immaginano che siano stati perdonati per la questione legata a Full Tilt e alcuni regular di Las Vegas concordano con loro. Molti, invece, no”.

Dunque, sarà così semplice che Ferguson torni in pubblico? Non avrà paura di eventuali ripercussioni qualora qualche giocatore, magari qualcuno che non è stato rimborsato, lo trovi nel ‘seat’ vicino durante un torneo?  Nonostante i fondati dubbi di alcuni utenti, Diamond Flush, però, si sbilancia: “E’ probabile che ritorni, soprattutto per le WSOP”.

Se tutto ciò corrispondesse al vero, come la prenderebbero i giocatori italiani mai rimborsati? Il pro di Titanbet Ferdinando Lo Cascio, ad esempio, sarebbe contento o meno di trovarlo ai i tavoli del Rio Casino?

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Dal ‘Black Friday’ al ‘Green Friday’: in USA arrivano i primi bonifici! Esulta anche Cates su Twitter https://www.italiapokerclub.com/poker-news/157052/black-friday-green-usa-primi-bonifici-conti-correnti-daniel-jungleman-cates-esulta-twitter/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/157052/black-friday-green-usa-primi-bonifici-conti-correnti-daniel-jungleman-cates-esulta-twitter/#respond Sat, 01 Mar 2014 11:44:38 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=157052 Il sospiro è stato trattenuto per più di mille giorni. E’ servito questo lasso di tempo infatti, in cui ci son state comunque non poche vicissitudini, per far si che si chiudesse il cerchio della vicenda Full Tilt legata al […]]]>

Il sospiro è stato trattenuto per più di mille giorni. E’ servito questo lasso di tempo infatti, in cui ci son state comunque non poche vicissitudini, per far si che si chiudesse il cerchio della vicenda Full Tilt legata al Black Friday. Proprio in questi giorni, quindi, tanti mal di testa sono passati e i bankroll di molti giocatori statunitensi rimpinguati di quei soldi che, ormai, sembravano sfumati.

Sono iniziate negli scorsi giorni le procedure di riaccredito fondi sui conti correnti di numerosi player che, in un giorno per loro dolcissimo denominato ironicamente ‘Green Friday’, hanno appunto trovato le tracce di un bonifico avente la seguente dicitura:

bonifico

Luce per i loro occhi e ossigeno per quei bankroll ansimanti da troppo tempo. E’ vero che post Black Friday i più forti, magari grazie all’aiuto di nuovi contratti di sponsorizzazione, sono riusciti, comunque allontanandosi dagli USA, a ricostruirsi una carriera online, ma per molti, chiaramente, non è stato possibile questo e riavere i soldi guadagnati grindando su Full Tilt prima di quel venerdì nero rappresenta ora la concreta possibilità per una ripartenza pokeristica.

Si ‘esulta’ sui forum, con il thread creato appositamente dopo il Black Friday che in queste ore è ‘bombardato’ di nuovi post: chi è stato pagato ancora stenta a crederci, come chi si risveglia dopo aver vissuto un incubo lungo tre anni.

Anche su Twitter i cinguettii sono di giubilo, con molti giocatori americani che non fanno nulla per nascondere la gioia per la più importante battaglia pokeristica vinta, equiparabile forse a una vittoria alle FTOPS. Uno di questi è Daniel ‘Jungleman’ Cates:

cates

Non sta sognando Daniel, il bonifico sul suo conto corrente è ormai realtà.

Gli fa eco il professionista Michael Bena che, anche live, vanta qualche buon piazzamento alle WSOP:

bena

Tweet simile anche per Brady Austin, grinder online che esprime la sua gioia dalla Thailandia, dove si è trasferito dopo il Black Friday:

austin

 

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Player statunitensi in estasi: è partito il rimborso dei conti di Full Tilt Poker! https://www.italiapokerclub.com/poker-news/156819/rimborsi-full-tilt-poker-conti-usa-tre-anni-dopo-black-friday/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/156819/rimborsi-full-tilt-poker-conti-usa-tre-anni-dopo-black-friday/#respond Wed, 26 Feb 2014 17:23:26 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=156819 Happy end. Nella giornata di ieri è arrivata la conferma che migliaia di player statunitensi aspettavano da tempo: 3 anni e 11 giorno dopo il “Black Friday”, Full Tilt Poker ha iniziato le operazioni di rimborso verso tutti i conti […]]]>

Happy end. Nella giornata di ieri è arrivata la conferma che migliaia di player statunitensi aspettavano da tempo: 3 anni e 11 giorno dopo il “Black Friday”, Full Tilt Poker ha iniziato le operazioni di rimborso verso tutti i conti americani della poker room allora gestita da Howard Lederer e Chris Ferguson.

Il Garden City Group, amministrazione legale della poker room, ha inviato a tutti i giocatori coinvolti nella faccenda una mail in cui dichiara di completare tutti i pagamenti entro due settimane82 milioni di dollari, svaniti quel giorno nel nulla, torneranno così nelle casse dei player che, dopo aver aperto la propria casella di posta e scoperto la lieta novella, hanno inondato Twitter con messaggi di giubilo.

Blair Hinkle è letteralmente in brodo di giuggiole: l’americano concluse infatti al secondo posto il Main Event delle FTOPS del febbraio 2011, vincendo oltre 1.000.000$. L’astronomica cifra era interamente rimasta bloccata sul conto gioco ed ora, dopo oltre mille giorni d’inferno, potrà finalmente toccarla e gustarla con mano:

hinkle

Come ricorda lo stesso Hinkle, quel Main si concluse con un deal che gli garantì la fetta più grossa del pay-out, ma, a trionfare fu l’italiano GIAMPP. Come ben saprete, in Italia non è stato possibile restituire i fondi direttamente: Pokerstars, che ha acquistato Full Tilt nel giugno 2012, ha reinvestito i soldi andati perduti in attività promozionali.

I player d’oltreoceano, invece, stanno già pianificando come investire quei soldi che sembravano ormai perduti: una vacanza lontano da tutto e da tutti o un “classico” week-end nei casinò di Las Vegas?

Matt Savage, sembra non veda l’ora di tuffarsi nuovamente nel circuito live americano:

savage

Più “sobrio”, l’High-Staker Justin Bonomo, che si limita a riportare l’incipit della mail ricevuta:

bonomo

D’ora in poi il “Black Friday” sarà soltanto un brutto ricordo, almeno per i giocatori statunitensi.

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PokerStars e i soldi di Full Tilt: il parere dell’Avvocato Max Rosa https://www.italiapokerclub.com/speciali_ipc/141754/pokerstars-soldi-full-tilt-avvocato-max-rosa-legale/ https://www.italiapokerclub.com/speciali_ipc/141754/pokerstars-soldi-full-tilt-avvocato-max-rosa-legale/#respond Sat, 07 Sep 2013 10:04:02 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=141754 Soltanto tre giorni fa il comunicato di PokerStars relativo all’epilogo della vicenda Full Tilt – con i fondi degli account della red room che non verranno restituiti direttamente ai giocatori ma attraverso promozioni – ha fatto scattare immediatamente le reazioni […]]]>

Soltanto tre giorni fa il comunicato di PokerStars relativo all’epilogo della vicenda Full Tilt – con i fondi degli account della red room che non verranno restituiti direttamente ai giocatori ma attraverso promozioni – ha fatto scattare immediatamente le reazioni della poker community italiana.

Per fare maggior chiarezza su una situazione molto complessa, abbiamo chiesto un parere a chi sicuramente se ne intende di più: l’Avvocato Max Rosa, giocatore di poker nonché legale di moltissimi player, uno dei massimi esperti del delicato rapporto tra poker e legge in Italia.

Avvocato Rosa, qual è il suo parere da legale, e da giocatore, sulla vicenda?

Come legale, sono francamente molto perplesso, per usare un eufemismo: pur comprendendo che si tratta di una fattispecie complessa, di non facile interpretazione, è la vicenda nel suo insieme ad essere sconcertante.

Come giocatore, provo un sentimento di assoluta solidarietà nei confronti di tutti coloro che avevano fondi su Full Tilt Poker; come giocatore, mi sentirei vittima di una grave ingiustizia e troverei quel comunicato stampa quasi oltraggioso, perché c’è una totale mancanza di trasparenza.

Quali sono le incongruenze che riscontra?

Premetto ancora una volta come la questione sia decisamente complessa e meriti maggior approfondimento tecnico, anche da parte mia; la prima impressione, tuttavia, è che vi siano davvero molte incongruenze, alcune a dir poco grossolane.

Innanzitutto, bisogna fare un netto distinguo tra le possibili responsabilità di Rational Ltd e tra quelle dei singoli giocatori. Quando si parla di potenziale riciclaggio e/o di favoreggiamento reale a carico di Rational Ltd, a mio parere si sta dicendo una cosa inesatta, perché manca il reato presupposto. Poker Stars ha assunto una mera ed autonoma obbligazione restitutoria nei confronti dei giocatori derubati, in cambio dell’acquisizione di un brand, di un database e di un software: questa obbligazione ha matrice pubblicistica ed è stata stipulata con una autorità giudiziaria americana; i fondi distratti dagli account di Full Tilt erano legalmente detenuti e correlati ad una attività pienamente legale, in base alle leggi allora vigenti al di fuori del territorio italiano; se il gioco on line offerto in passato da Full Tilt fosse stato ab origine illegale, in base alla legislazione del Paese estero allora competente, la tesi del comunicato sarebbe corretta, ma in caso contrario si sta mistificando il vero. Se l’analisi di Stars fosse corretta, infatti, qualsiasi operatore di gioco estero, privo di concessione italiana, che in passato o tutt’ora ha trasferito o trasferisce denaro ad utenti italiani, sarebbe passibile della medesima incriminazione, ricordando alla stessa Poker Stars che solo fino a qualche anno fa, faceva la medesima cosa con molti cittadini italiani: insomma, francamente il tutto ha connotati al limite del ridicolo, perché con questa tesi Poker Stars si starebbe autodenunciando per condotte penalmente rilevanti, non ancora prescritte! Non so se mi sono spiegato, ma sarebbe come sostenere che l’Italia possa perseguire penalmente per riciclaggio o favoreggiamento reale qualsiasi operatore di gioco estero, privo di concessione, che ha pagato o paga una vincita ad un giocatore italiano: si tratta di qualcosa che non è mai avvenuta, e mai avverrà, in quanto tecnicamente impossibile dal punto di vista strettamente legale! In buona sostanza, non c’è il reato presupposto, perché si tratta di una norma inesistente e tecnicamente inapplicabile nei confronti di un operatore di gioco estero. Comunque, e qui mi sbilancio, parlare di riciclaggio è veramente ridicolo!

Per quanto riguarda i singoli giocatori, invece, concordo sull’astratta criticità della loro posizione, nel senso che l’eventuale ricezione delle somme da parte di PokerStars, potrebbe comportare un’indagine nei loro confronti sia dal punto di vista tributario, sia da quello penale, ai sensi dell’art. 4 della Legge 401/89. Con riferimento alla criticità penale, tuttavia, è appena il caso di dire come questa norma sia stata sensibilmente novellata nel 2009, ovvero dopo i fatti che interessano i titolari di conti su Full Tilt; prima di allora, la partecipazione di un cittadino al gioco a distanza del poker on line di un operatore straniero non costituiva reato, perché non rientrava nelle tassative condotte astratte, tant’è che la novella del 2009 va proprio a colmare questa lacuna. Inoltre, l’art. 4 della Legge 401/89 risulta sostanzialmente “disapplicato” dai giudici nazionali, in quanto palesemente in conflitto con il principio di proporzionalità di fonte comunitaria. Se si può forse discutere dal punto di vista amministrativo o tributario, infatti,  ritengo del tutto improbabile che si possa sanzionare “penalmente” un cittadino italiano, per aver partecipato a servizi legalmente offerti da operatori stranieri all’epoca dei fatti.

Potrei evidenziare molti altri aspetti, ma è meglio che mi fermi qui: la prima idea che mi sono fatto, comunque, è che Rational Ltd non rischi alcunché se paga i giocatori italiani, mentre diventa formalmente inadempiente se non lo fa. A mio avviso, Poker Stars dovrebbe pagare ogni giocatore in modo diretto e trasparente (bonifici, assegni), senza accrediti sui conti di gioco, e lasciare a ciascuno le proprie responsabilità personali. Forse vogliono davvero tutelare i giocatori italiani, ma è ovvio che una simile scelta non può essere certamente lasciata alla loro esclusiva discrezionalità.

Analizziamo in particolare il confronto tra la situazione odierna e quella di quattro anni fa, nella quale si è potuto attuare il trasferimento di fondi da PokerStars.com a PokerStars.it senza problemi.

Questo è certamente il punto focale della vicenda. Come ho già detto, se quanto scritto sul comunicato corrisponde al vero, sembra che PokerStars si stia letteralmente auto incriminando, che stia pubblicamente denunciando tutti gli utenti italiani che detenevano fondi sull’account estero e, soprattutto, che stia anche denunciando lo Stato Italiano, visto che ha sottoscritto con esso una Convenzione di Concessione ed ha altresì concordato le modalità di rimpatrio dei fondi italiani detenuti sugli account esteri.

A fronte di un simile pregresso, le domande sorgono spontanee: per quale motivo i reati ipotizzati nel comunicato non sono stati contestati a chicchessia? È concepibile che l’amministrazione finanziaria italiana abbia sottoscritto una concessione con Rational Ltd ed abbia avallato in passato una simile condotta, nella consapevolezza che si trattava di illeciti penali? È possibile che a fronte di un accordo con il DOJ, il quale ha come presupposto quello di “risarcire” cittadini letteralmente derubati, l’Amministrazione italiana abbia posto un veto, ovvero non abbia trovato una soluzione appropriata?

Ribadisco che a mio parere nessuna condotta penalmente rilevante potrebbe essere ascritta a Rational Ltd nell’ipotesi in cui pagasse i giocatori italiani.

Le leggi anti-riciclaggio si applicano anche ai punti FTP?

In astratto, il dettato della norma penale sarebbe anche collimante, perché si parla di denaro, beni o “altre utilità”, ma non posso che ribadire i concetti precedentemente espressi: parlare di riciclaggio è ridicolo.

Come agirà a livello legale, insieme ai suoi clienti?

Non posso sbilanciarmi in questo momento: sto approfondendo lo studio della vicenda insieme ad altri colleghi, ed è ancora prematuro stabilire se e come procedere. Si tratta di una situazione al limite del surreale, perché da un lato, chiunque voglia reclamare i propri diritti ad alta voce, si esporrebbe ad un pericolo personale, atteso che potrebbe autodenunciare se stesso ed altri; dall’altro, questa denuncia è stata già fatta pubblicamente da Poker Stars, attraverso un comunicato stampa e le asserite trattative con le autorità italiane.

Una cosa è certa: pur rendendomi conto della delicatezza e delle difficoltà tecniche della materia, la questione non può di certo ritenersi conclusa in questo modo: contrariamente, infatti, assumerebbe connotati tragicomici.

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PokerStars e i soldi di Full Tilt: Che ne pensi? VOTA AL SONDAGGIO! https://www.italiapokerclub.com/poker-news/141524/pokerstars-soldi-full-tilt-opinione-poker-player/ https://www.italiapokerclub.com/poker-news/141524/pokerstars-soldi-full-tilt-opinione-poker-player/#respond Thu, 05 Sep 2013 11:32:52 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=141524 Ieri pomeriggio il comunicato stampa di PokerStars, relativo al definitivo epilogo della vicenda dei fondi bloccati sugli account italiani di Full Tilt Poker, ha subito fatto il giro del web e della comunità pokeristica tricolore, e le reazioni sono state […]]]>

Ieri pomeriggio il comunicato stampa di PokerStars, relativo al definitivo epilogo della vicenda dei fondi bloccati sugli account italiani di Full Tilt Poker, ha subito fatto il giro del web e della comunità pokeristica tricolore, e le reazioni sono state pressoché immediate.

L’atmosfera generale è tesa: c’è molto malcontento tra i giocatori. Molti, poi, pongono l’attenzione su un punto in particolare: “perché quattro anni fa, con il passaggio da PokerStars.com a PokerStars.it, si è potuto trasferire il capitale direttamente al proprio account, mentre oggi non è più possibile, nonostante le leggi non siano apparentemente cambiate? Una prima risposta è già stata data nel quattordicesimo punto del comunicato stampa della Picca:

14. Perché non avete attribuito gli importi tramite bonus sul conto di gioco PokerStars.it?

Qualora PokerStars attribuisse dei bonus ai giocatori pari al saldo dei loro conti di gioco sulla piattaforma www.fulltiltpoker.com, rischierebbe di commettere tramite tale condotta i reati di riciclaggio di denaro ai sensi dell’articolo 648-bis del codice penale e di favoreggiamento ai sensi dell’articolo 379 del codice penale.

Questa risposta però non convince molti giocatori, che vorrebbero vederci più chiaro riguardo all’applicazione dei citati articoli del codice penale, e/o alla loro mancata applicazione quattro anni fa – sempre che le leggi non siano cambiate nel frattempo.

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Scopriamo i pareri dei poker player sulla conclusione della vicenda Full Tilt.

Flavio Ferrari Zumbini

Purtroppo, nonostante tutti gli sforzi di Pokerstars, non è stato possibile trovare una soluzione per ripagare i giocatori di Full tilt in maniera diretta. I soldi verranno utilizzati per delle promozioni che spero vengano vinte da chi avrebbe dovuto ricevere molto indietro.

Marco Fantini

Quello che non mi torna e’ come per l #aams è stato possibile lo spostamento senza problemi dei fondi da ps.com a ps.it mentre i soldi da full tilt sono soldi “sporchi” che non possono esser restituiti ai legittimi prorietari (tranquilli non ho somme su FT)

Cristiano Blanco

Cioè fatemi capire bene…. Pokerstars ha deciso, visto che lo Stato Italiano non gli permette di rimborsare i giocatori di FullTilt, di mettere qui soldi a disposizione di tutti i giocatori italiani (nulla importa se creditori nei confronti di FT o meno) tramite tornei con garantiti più alti, montepremi per classifiche più alti e così via. Saranno contenti il 90% dei giocatori italiani (me compreso) che avranno soldi piovuti dal cielo, ma se fossi un giocatore in attesa di fondi da FT sarei incavolato nero. I miei soldi messi a disposizioni di altri…grrrrrrrr. Mi sembra un po’ come quando un arbitro non dà un rigore sacrosanto e per rimediare, poi, ne da un altro completamente inventato, sbagliando 2 volte…. Io credo davvero che PS abbia provato in tutti i modi a ridare i soldi ai giocatori (anzi non credo, lo so per certo) e per colpa di leggi italiane, vetuste e senza senso, non ha potuto, ma regalare quei soldi a tutti i giocatori anzichè ai veri creditori, mi sembra un po’ come la corazzata Potionkin…

[segue] Solo una precisazione, il post di prima non era contro PS, ma contro un governo che impone ad una room una soluzione che scontenta tutti i giocatori che vantano crediti. Ora 1 domanda, ma non si potevano dare i giocatori in questione ( e solo a loro) dei bonus (non denaro) pari al valore del credito che vantavano???? Lo avevano già fatto con i nostri soldi di stars.com verso stars.it…dunque non vedo proprio problem…

Alberto “Bebo400” Palchetti

La cosa mi fa sorridere perchè mi pare abbiano pagato tutti tranne noi, e riversare in promo tutti i soldi dei giocatori Italiani è abbastanza lol. D’altra parte però, essendo PS un azienda seria nonchè leader del mercato mondiale, credo abbiano fatto il possibile per risolvere la situazione ma a quanto pare non c’è altra soluzione. Personalmente avevo poco o niente su Full Tilt, ci giocavo di rado e solo gli eventi FTOPS e poi sicneramente ci ho fatto solo dei gran cash in e mai cash out! (risate)

Gianluca Escobar

Io sto vivendo tutta la situazione in maniera molto più rilassata rispetto ad altri miei colleghi in quanto ho una cifra molto piccola bloccata su fulltilt… quasi irrisoria, inferiore ai 500$. Quindi a me la soluzione che pokerstars vuole adottare egoisticamente andrebbe bene, ma naturalmente non credo sia giusto per i tanti ragazzi e amici che hanno molti ma molti più soldi bloccati! Per concludere mi dispiace che non si sia trovata una soluzione migliore per tutti loro ma come ti ho detto prima, a questo punto devo dire fortunatamente , ho una cifra bloccata che mi fa dormire sonni tranquilli 🙂

La risposta di PokerStars

PokerStars non si è fatta attendere, e con le parole del Poker Room Manager Sandro ha dato una prima risposta ai dubbi dei poker player italiani. Ecco il testo della risposta:

Provo a rispondere a quelle che sono state le domande più frequenti in merito a questa vicenda e provo altresì a fornire degli spunti di riflessione a chi voglia davvero conoscere la vicenda (peraltro spiegata in maniera piuttosto dettagliata nel comunicato e nelle F.A.Q. pubblicate ieri) e non semplicemente accodarsi comodamente ad un “dagli all’untore” nei confronti di PokerStars . Premetto che – per incompetenza – non posso addentrarmi in questioni legali rischiando in tal modo di fornire informazioni non corrette.

Questione bonus.

La prima soluzione pensata da PokerStars per “restituire” i fondi ai giocatori Italiani di Full Tilt era stata quella dell’accredito di un bonus pari all’importo detenuto sul conto Full Tilt.

Per PokerStars si sarebbe trattato della soluzione

a) più semplice dal punto di vista tecnico:

b) che maggiormente avrebbe incontrato il favore dei giocatori interessati

c) più rapida da attuare e pertanto quella che ci avrebbe consentito di chiudere la questione Full Tilt diverso tempo fa senza generare malcontento fra i nostri giocatori (il malcontento dei nostri giocatori non rientra fra i nostri obiettivi aziendali)

Tale soluzione, come evidenziato nel comunicato di ieri, è stata sottoposta al vaglio delle autorità competenti per verificarne la fattibilità e l’assenza di rischio per PokerStars e per i giocatori.

Purtroppo, quanto venuto fuori da tali consultazioni è stato il fatto che – in caso di accrediti di bonus per un importo cosi’ grosso (e cosi facilmente riconducibile alla questione Full Tilt) – PokerStars sarebbe stata sottoposta ad accertamenti per verificare le ragioni di tali accrediti.

Se fra le ragioni vi fosse stata quella della volontà di rimborsare ai giocatori una somma derivante da un’attività illecita (che la cosa ci/vi piaccia o meno, di attività illecita si trattava), avremmo corso il rischio di essere accusati (ed eventualmente condannati) di favoreggiamento, cosi’ come spiegato all’interno del comunicato emesso ieri. Ed il rischio – come evidenziato nel comunicato – vi sarebbe stato anche per i giocatori.

Questione “promozioni di PokerStars con i nostri soldi”.

Come alcuni (pochi) hanno evidenziato in questo thread, tali soldi – indipendentemente dalla loro paternità nel 2011 – semplicemente non esistono più dalla data del Black Friday. Pertanto è incorretto parlare di promozioni effettuate da PokerStars con I soldi dei giocatori di Full Tilt. I soldi investiti da PokerStars nelle promozioni che andranno sotto il nome di Tilt Mania sono soldi messi in gioco dall’azienda.

Lo scopo non è certamente quello di farsi belli senza spendere una lira (come da alcuni sottolineato in linguaggio meno aulico). Lo scopo del set di promozioni è quello di cercare di “ammortizzare” il disappunto dei giocatori nel modo migliore possibile alla luce delle restrizioni e limitazioni imposteci. Infine, vi domando perché, a vostro avviso, PokerStars – dopo aver sborsato di tasca propria oltre 700 milioni di dollari per Full Tilt – avrebbe dovuto cercare di risparmiarne 2 scontentando in tal modo i propri clienti italiani, con l’aggravante ulteriore di aspettare, piuttosto sadicamente, due anni prima di farlo.

Ciascuno si darà la risposta che preferisce, e non pretendo certamente che mi consideriate portatore della verità assoluta. Tuttavia, lavorando in questa azienda da diversi anni, e come rappresentante di essa sui forum, vi assicuro che la soddisfazione dei nostri clienti è importante sia dal punto di vista del business, sia da quello della nostra gratificazione personale, e che davvero non avremmo avuto ragioni per adottare due pesi e due misure nei confronti dei giocatori di diverse nazioni se questo non fosse dipeso da ragioni che vanno oltre le nostre possibilità di azione e decisione.

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PokerStars e i rimborsi FullTilt: i fondi dei giocatori italiani in attività promozionali https://www.italiapokerclub.com/poker-on-line/141447/pokerstars-rimborso-full-tilt-conti-gioco-italiani-illegale-riciclaggio/ https://www.italiapokerclub.com/poker-on-line/141447/pokerstars-rimborso-full-tilt-conti-gioco-italiani-illegale-riciclaggio/#respond Wed, 04 Sep 2013 09:44:55 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=141447 Sembra arrivato il tanto sospirato epilogo alla vicenda del rimborso dei fondi dei giocatori italiani su Full Tilt Poker, ma il comunicato di PokerStars.it, che ha acquisito proprio Full Tilt Poker dopo il “Black Friday”, probabilmente non farà piacere ai […]]]>

Sembra arrivato il tanto sospirato epilogo alla vicenda del rimborso dei fondi dei giocatori italiani su Full Tilt Poker, ma il comunicato di PokerStars.it, che ha acquisito proprio Full Tilt Poker dopo il “Black Friday”, probabilmente non farà piacere ai tanti giocatori italiani che speravano di avere un rimborso diretto dei fondi.

Perr via infatti di problemi legali PokerStars.it sembra essere impossibilitata a effettuare un rimborso “cash” e si è decisa a optare per attività promozionali, svolte appunto su PokerStars.it e aperte a tutti i giocatori, di importo equivalente ai fondi “teorici” (perchè in realtà inesistenti vista la truffa messa in atto dal precedente management di FTP) dei giocatori italiani su FTP , pari a oltre due milioni di euro: queste iniziative si svolgeranno da settembre a dicembre 2013 e avranno il nome di Tilt Mania.

Una mossa diversa avrebbe infatti, secondo il parere degli studi legali della poker room della picca, messo PokerStars.it in una brutta situazione: reato di riciclaggio di denaro e decadenza della concessione per il gioco online in Italia.

Una mossa sicuramente generosa da parte della poker room, che come tiene a sottolineare non aveva nessun vincolo legale al rimborso del denaro, ma che altrettanto sicuramente susciterà tanta delusione soprattutto perchè non ci sarà un legame diretto tra i fondi posseduti sul conto di un giocatore e quelli che effettivamente verranno vinti tramite le promozioni dal giocatore stesso.

Insomma, tutto si dovrà decidere ai tavoli!

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Ecco il comunicato ufficiale:

Dopo aver concordato con il Dipartimento di Giustizia americano l’acquisizione di alcuni beni del gruppo Full Tilt Poker, PokerStars ha dato il via, esclusivamente con i propri fondi, al pagamento del saldo detenuto dai giocatori di Full Tilt Poker situati al di fuori degli Stati Uniti sui loro conti di gioco. L’accordo raggiunto con il Dipartimento di Giustizia americano era condizionato alla circostanza che il pagamento fosse conforme alle leggi applicabili ed è stato eseguito da PokerStars in tutti quei Paesi situati al di fuori degli Stati Uniti dove legalmente non vi era alcun impedimento all’esecuzione dei pagamenti.

In Italia, PokerStars ha preso contatti con tutte le autorità competenti e si è avvalsa anche della consulenza legale di due diversi studi legali al fine di trovare la miglior soluzione per effettuare i pagamenti ai giocatori italiani. Tuttavia, nonostante PokerStars fosse del tutto estranea alla gestione della piattaforma www.fulltiltpoker.com, poiché la stessa operava in Italia senza una regolare concessione di gioco a distanza rilasciata da AAMS, sia la condotta di Full Tilt Poker che quella dei giocatori stessi erano svolte in violazione di leggi penali italiane. Pertanto, qualsiasi pagamento a favore dei giocatori italiani sarebbe considerato una violazione di leggi penali da parte di PokerStars. Alla luce di quanto sopra esposto, PokerStars si trova nell’impossibilità di effettuare i pagamenti ai giocatori italiani di Full Tilt.

Nella ferma intenzione di agire nell’interesse dell’intera comunità di giocatori italiana, PokerStars ha deciso di impiegare a beneficio della comunità stessa un importo equivalente a quello che aveva sperato di poter pagare direttamente ai giocatori qualora fosse stato legalmente possibile.

A seguito di questa decisione, verranno annunciate a breve una serie di attività, raggruppate sotto il nome di ‘Tilt Mania’. Tali attività promozionali si svolgeranno tra Settembre e Dicembre 2013 su PokerStars.IT. Le tre promozioni con cui verra’ dato il via a Tilt Mania saranno:

1. share the Cash per tutti i giocatori di cash game
2. montepremi triplicati nelle classifiche SnG
3. serie di tornei gratuiti per tutti i giocatori di MTTs

Le risposte alle domande più frequenti

A corredo del comunicato PokerStars.it ha diramato anche delle FAQ (ovvero risposte alle domande che potrebbero essere più frequenti da parte degli interessati) per cercare di spiegare in maniera più chiara la situazione.

1. Perché in Italia PokerStars non pagherà il saldo degli account di gioco Full Tilt Poker ai titolari dei conti di gioco?

Perché tale condotta sarebbe in violazione della normativa penale italiana. E lo stesso accordo raggiunto dal gruppo Rational con il Dipartimento di Giustizia americano prevede che il pagamento abbia luogo unicamente qualora sia conforme alla normativa applicabile.

2. Perché il pagamento ai titolari dei conti Full Tilt Poker è illegale?

La piattaforma di gioco www.fulltilpoker.com offriva i propri giochi a favore dei giocatori italiani senza una concessione italiana emessa da AAMS. Tale condotta è punita penalmente dall’articolo 4 della Legge 401/1989 che sanziona penalmente anche la condotta dei giocatori che hanno partecipato ai giochi offerti tramite la piattaforma Full Tilt Poker.

Inoltre, nonostante il gruppo Rational non avesse avuto alcun ruolo nella gestione della piattaforma di gioco www.fulltiltpoker.com (FTP.com) né fosse responsabile per i giocatori che hanno partecipato ai giochi offerti da Full Tilt Poker, è emerso sia dalla consultazione avuta con le autorità competenti che dal parere ricevuto da due studi legali che il pagamento a favore dei giocatori italiani del loro saldo sui conti di gioco detenuti su FTP.com potesse comportare la commissione da parte del gruppo Rational dei reati di riciclaggio di denaro ai sensi dell’articolo 648-bis del codice penale e di favoreggiamento ai sensi dell’articolo 379 del codice penale.

Inoltre tali violazioni potevano comportare anche la decadenza della concessione sui giochi a distanza sulla base della quale è gestita la piattaforma PokerStars.it.

3. Perché è stato possibile pagare i giocatori in Francia e Spagna?

Full Tilt Poker operava in Francia in conformità con la normativa locale tramite una concessione sui giochi emessa dall’ARJEL e l’esecuzione dell’accordo con il Dipartimento di Giustizia americano è potuta avvenire quindi senza alcun vincolo legale

Per quanto riguarda la Spagna, come di recente confermato anche dal Tribunale di Barcellona, l’offerta di giochi online in Spagna non era regolata prima del 2012 e quindi l’attività svolta da FTP a favore dei giocatori spagnoli non poteva considerarsi in violazione della normativa locale. Sulla base di ciò l’autorità sui giochi spagnola, il DGOJ, ha ritenuto senza alcun vincolo legale che il pagamento dei giocatori tramite la piattaforma pokerstars.es fosse unicamente l’esecuzione dell’accordo con il Dipartimento di Giustizia americano e quindi l’ha autorizzato.

4. Che cosa farà PokerStars di questo denaro?

E’ da chiarire che PokerStars non si è appropriata in alcun modo dei fondi detenuti dai giocatori sui conti di gioco www.fulltiltpoker.com. Infatti, Full Tilt Poker ha cessato di operare proprio perché non era in grado di ripagare i propri giocatori il saldo dei loro conti di gioco.

Il pagamento effettuato da PokerStars a favore dei giocatori Full Tilt Poker situati al di fuori degli Stati Uniti è avvenuto unicamente con i fondi di proprietà del gruppo Rational.

In merito ai giocatori italiani, PokerStars pensava di poter pagare il denaro ai titolari degli account Full Tilt Poker in Italia. Dopo aver scoperto che tale operazione risulterebbe illegale, nella ferma intenzione di utilizzare i fondi di sua proprietà a beneficio dell’intera comunità dei giocatori italiani, pur non avendo alcun obbligo, ha deciso di svolgere varie promozioni investendo una somma equivalente a quella detenuta sui conti Full Tilt Poker dai giocatori italiani.

5. Quali altre opzioni aveva PokerStars?

L’accordo con il Dipartimento di Giustizia americano non obbligava in alcun modo PokerStars ad investire i fondi pari al saldo di conti di gioco dei giocatori italiani sui conti Full Tilt Poker. Nonostante questo PokerStars ha preso in considerazione altre opzioni ivi compresa la possibilità di:

  • donare una quantità equivalente di denaro ad associazioni benefiche italiane; o
  • posticipare il pagamento per un periodo indefinito fino a quando un cambiamento della legge italiana che permetterà di pagare direttamente i giocatori

Ma ha finito per scartare queste soluzioni preferendo investire il denaro che avrebbe dovuto pagare ai giocatori Full Tilt Poker italiani qualora ciò fosse stato conforme alle leggi applicabili a beneficio della intera community di poker online italiana tramite varie promozioni e attività.

6. Chi ha consultato PokerStars su questo problema?

PokerStars inizialmente ha consultato le autorità competenti quali la Banca d’Italia e AAMS ed ha ottenuto il parere di due studi legali in merito. Inoltre, una volta stabilita l’illegalità dell’esecuzione dell’accordo con il Dipartimento di Giustizia americano a favore dei giocatori italiani, PokerStars ha consultato diversi importanti giocatori di poker italiani per decidere come gestire la situazione.

Sulla base di tali consultazioni è opinione di questi giocatori che PokerStars dovrebbe investire un ammontare di denaro equivalente a quello che, qualora fosse stato legalmente possibile, avrebbe dovuto pagare ai giocatori italiani Full Tilt Poker a favore dell’intera community italiana di poker online attraverso promozioni speciali per l’Italia.

7. Quali sono i rischi legali dei giocatori per aver giocato sulla piattaforma www.fulltilpoker.com?

PokerStars non è in grado di fornire consigli di natura legale ai giocatori. Incoraggia quindi i giocatori stessi a rivolgersi ai propri consulenti legali. In ogni caso come indicato in precedenza la condotta dei giocatori era in violazione dell’articolo 4 della Legge 401/1989.

8. Quali leggi sono state infrante da Full Tilt Poker?

Come indicato in precedenza, l’attività svolta da Full Tilt Poker era in violazione dell’articolo 4 della legge n. 401/1989.

9. Questo sistema non rischia di avvantaggiare PokerStars piuttosto che i giocatori?

È possibile che alcuni giocatori decidano di giocare su PokerStars.it come risultato di queste promozioni. In ogni caso la decisione di investire una quantità di denaro equivalente al totale dei saldi degli account di gioco Full Tilt Poker detenuti dai giocatori italiani rappresenta a giudizio di PokerStars il miglior risultato possibile per la community italiana di poker. Infatti si ritiene inoltre che le altre opzioni non porterebbero altrettanti benefici ai giocatori di poker italiani.

10. Perché Tilt Mania non è stato limitato solamente ai giocatori che avevano account su Full Tilt Poker?

Qualora PokerStars limitasse questa iniziativa a tale categoria di giocatori, rischierebbe di commettere tramite tale condotta i reati di riciclaggio di denaro ai sensi dell’articolo 648-bis del codice penale e di favoreggiamento ai sensi dell’articolo 379 del codice penale.

11. Avete preso in considerazione i punti FTP/T$ o T$ e i ticket da torneo nel saldo totale?

Nel saldo complessivo da investire tramite le promozioni della Tilt Mania, sono stati considerati anche i punti FTP, i ticket e i T$ presenti sugli account dei giocatori italiani.

PokerStars non utilizza denaro di Full Tilt Poker in questa operazione. PokerStars non ha ricevuto denaro da Full Tilt Poker che ha cessato di operare proprio perché non in grado di pagare ai propri giocatori il saldo dei loro conti di gioco.

13. Quale è l’importo complessivo che sarà investito da PokerStars per le promozioni Tilt Mania?

Saranno investiti oltre due milioni di euro.

14. Perché non avete attribuito gli importi tramite bonus sul conto di gioco PokerStars.it?

Qualora PokerStars attribuisse dei bonus ai giocatori pari al saldo dei loro conti di gioco sulla piattaforma www.fulltiltpoker.com, rischierebbe di commettere tramite tale condotta i reati di riciclaggio di denaro ai sensi dell’articolo 648-bis del codice penale e di favoreggiamento ai sensi dell’articolo 379 del codice penale.

15. Perché non avete donato questo denaro in beneficenza?

PokerStars ritiene che sia una soluzione migliore nell’interesse dell’intera community italiana del poker investire questo denaro a loro beneficio.

16. Cosa accadrà al mio account Full Tilt Poker? Se in futuro decidessi di trasferirmi in un paese in cui opera Full Tilt Poker, potrò giocare con lo stesso account?

I conti di gioco detenuti dai giocatori italiani sulla piattaforma www.fulltiltpoker.com saranno chiusi. Qualora un giocatore si trovasse in un Paese in cui l’offerta di gioco tramite www.fulltiltpoker.com è conforme alle leggi locali, potrà aprire un nuovo conto di gioco sulla piattaforma Full Tilt Poker, ma in ogni caso non potrà accedere ai fondi che erano disponibili sul proprio conto di gioco prima che Full Tilt Poker cessasse di operare.

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Full Tilt e i soldi bloccati: in arrivo una dichiarazione ufficiale di PokerStars.it https://www.italiapokerclub.com/speciali_ipc/140507/full-tilt-soldi-bloccati-dichiarazione-ufficiale-pokerstars/ https://www.italiapokerclub.com/speciali_ipc/140507/full-tilt-soldi-bloccati-dichiarazione-ufficiale-pokerstars/#respond Fri, 23 Aug 2013 13:29:22 +0000 https://www.italiapokerclub.com/?p=140507 Ci sono novità in arrivo per i player italiani che hanno ancora fondi bloccati su Full Tilt Poker, la poker room .com che ha chiuso i battenti due anni fa, dopo il Black Friday del poker negli Stati Uniti, e […]]]>

Ci sono novità in arrivo per i player italiani che hanno ancora fondi bloccati su Full Tilt Poker, la poker room .com che ha chiuso i battenti due anni fa, dopo il Black Friday del poker negli Stati Uniti, e che in seguito è stata acquistata da PokerStars.

Proprio da PokerStars.it ci è stato confermato che nel corso della prossima settimana verrà rilasciato un comunicato ufficiale. Non ne conosciamo ancora – ovviamente – i contenuti, ma sappiamo che riguarderà il tema dei fondi “congelati” sugli account di Full Tilt dei player italiani.

Al momento possiamo soltanto fare ipotesi su quello che verrà comunicato la prossima settimana dai vertici della room della Picca, ma questa dichiarazione imminente è comunque da considerarsi un segnale positivo per le centinaia di italiani che sono ancora in attesa di capire come si risolverà il tutto: sta a significare che PokerStars sta attivamente lavorando sulla questione Full Tilt.

Non è assolutamente detto, però – e a nostro parere è ben poco probabile – che con la dichiarazione di PokerStars arrivi una soluzione definitiva, ovvero un modo perché i soldi sugli account possano venire immediatamente sbloccati e recuperati dai player.

Molto più probabilmente PokerStars (forse già lunedi!) comunicherà le mosse fatte fino ad ora, le ipotesi future e le motivazioni per cui fino ad oggi gli italiani non hanno ancora avuto la possibilità del rimborso.

La situazione non è assolutamente semplice da districare, dato che all’epoca della chiusura di Full Tilt, le leggi sul poker .it erano già in vigore. I giocatori italiani, quindi, hanno commesso irregolarità nel continuare ad utilizzare i propri account di Full Tilt.

Il dipartimento di giustizia americano, inoltre, ha comminato a PokerStars il rimborso delle somme bloccate negli account soltanto nei Paesi in cui la legge lo permette, ma in Italia non è così, e quindi la room della picca non avrebbe nessun “vincolo legale” nel rimborso agli italiani, rimborso che fortunatamente ha invece sempre ribadito di voler erogare.

Rimaniamo comunque fiduciosi sul lavoro che PokerStars sta compiendo, in collaborazione con AAMS, per risolvere l’intricata questione in modo da venire incontro il più possibile alle richieste dei player.

Non rimane altro da fare che aspettare fino alla prossima settimana: appena PokerStars renderà pubblico il comunicato, lo troverete riportato sulle pagine di ItaliaPokerClub.

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