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il 23 Ott 2016

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WSOP review – Ruane vs Obst, scala colore vs full house nel day7 del main event!

WSOP review – Ruane vs Obst, scala colore vs full house nel day7 del main event!

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Sul fatto che sia lo spot più spettacolare giocato nel day7 del Main Event WSOP non c’è alcun dubbio. Ma la mano che ha visto coinvolti Michael Ruane e James Obst a 25 left nel ‘torneo dei tornei’ si candida probabilmente ad essere una delle più belle in assoluto di questo 2016.

Una mano durata addirittura 18 minuti, un’infinità di tempo rispetto alla ‘norma’. Ma se consideriamo l’importanza del momento, il fatto che i due player fossero deep stack (entrambi in top 5 al momento dello spot in questione) e l’articolata evoluzione del board, non ci sono motivi per pensare che qualcuno dei due si sia preso più tempo del previsto (come invece stava facendo tanto tediosamente quanto brillantemente Will Kassouf al Tv Table).

Qualora ve la foste persa nelle clip di ESPN, godetevela nella nostra grafica:

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Ebbene sì. James, dimostrando di essere giocatore con la G maiuscola, ha foldato full house.

Eppure, a nostro avviso, pur trattandosi di un ottimo fold, Obst aveva tutte le info del caso per passare la sua mano.

E’ chiaro che a caldo, in un momento del genere, possa passare per la testa ogni genere di pensiero, ma analizzando la mano a freddo, possiamo evidenziare diversi elementi che avvalorano la decisione dell’australiano.

Partendo dal flop, difatti, ci sono diverse considerazioni da fare: quando Pons c-betta in 4-way è presumibile abbia una mano di valore e il raise da bottone di Ruane (che ha ancora due giocatori dietro di lui!) non può che essere fatto con una mano particolarmente strong: combo come 89, A10, K10, AQ, KQ, Q10 7-7, J-J e più raramente AK, Q-Q sono pienamente nel suo range.

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Obst dal canto suo ha il third nuts ‘provvisorio’: considerando il numero di combo di Ruane, la tribet a 5.300.000 sembra la move migliore. Dopo il fold di Nguyen e Pons, Ruane chiama e già qui Obst ha chiaramente definito il range del suo avversario, che comprende esattamente tutte le starting hand citate sopra.

Sul 10 turn, Obst sa perfettamente di avere la worst hand, difatti opta per un check. Ma la puntata a 3.750.000 di Ruane su pot da oltre 14.000.000 sembra regalargli odds favorevoli per comprarsi uno dei suoi ‘teorici’ 10 outs.

Il river è proprio uno di questi e Obst opta per una value/stopping bet minore di 1/4 pot. L’all-in di Ruane, in un momento del genere, non può davvero essere fatto in bluff. Vero che nel poker tutto è possibile, ma è davvero difficile pensare che Michael rischi di compromettere il torneo della vita, tuffandosi nel bluff della vita. Con flush si limiterebbe al call o troverebbe addirittura la forza del fold. Le uniche mani che shovano qui sono 89 e, forse, Q-Q.

Obst coglie subito ‘il dramma’ e dopo qualche istante di riflessione si rivolge al suo avversario: “Hai scala colore, eh?”

Ruane resta impassibile, Obst, dopo aver chiesto il count del suo avversario e averci riflettuto per circa 5 minuti decide di passare. Nice laydown!

In attesa di gustarci le ultime due clip di ESPN, disponibili da domani su Youtube, che fanno da preludio al final table del 31 ottobre, vogliamo sapere la vostra su questo rocambolesco spot: commentatelo sulla nostra pagina Facebook!

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