I 10 player simbolo del 2010 nel mondo

L’anno 2010 si avvia al termine e come di consueto è tempo di fare il bilancio della stagione e di pensare agli obiettivi per la prossima: quest’anno gli spunti interessanti sono stati davvero tanti e molti volti nuovi si sono affacciati alla ribalta ottenendo grandi risultati tra cui anche diversi italiani.

Tra tutto ciò che è successo nel corso dell’anno abbiamo cercato di evidenziare dieci nomi che forse più di altri sono emersi nella stagione 2010: giocatori che hanno raggiunto i traguardi più ambiti al tavolo e lontano dai tavoli. Il fenomeno poker continua a crescere costantamente e si allarga sempre più il bacino di utenza che porta alla ribalta nomi sempre nuovi, ma tra i personaggi più importanti ci sono anche dei volti ben noti al pubblico.

Jonathan Duhamel, la prima citazione va naturalmente al vincitore dell’evento più importante dell’anno. Il giovane cadanese che si è imposto nel Main Event delle WSOP mettendo la museruola la fortissimo Saguhyon Cheong: prima di questo risultato un nome sconosciuto a tutti, pochi risultati live per lui che è principalmente un giocatore online e di cash game. Ma si sa che una vittoria del genere da l’accesso diretto nel paradiso dei giocatori.

Vanessa Selbst: sicuramente la giocatrice che più di ogni altra si è distinta nella stagione, sesta nella money list del 2010 grazie non solo alla strepitosa vittoria nel Partouche Poker Tour Main Event, ma anche alla vittoria della NAPT Mohegan Sun e al quarto posto nell’EPT di Londra. La sponsorizzazione ottenuta da Pokerstars è più che meritata.

Michael “The Grinder” Mizrachi and family: una famiglia intera che colleziona risultati incredibili e che quest’anno ha lasciato il segno. Michael “the Grinder” su tutti, ma anche Robert Mizrachi che ha fatto grandi cose nelle ultime WSOP e perché no la mogliettina Lili che fa un secondo posto nel Full Tilt Sunday Million, ma c’è anche Eric che si fa rispettare.

Isildur1: scompare nei primi mesi dell’anno, ma il mistero sulla sua identità mantiene alta la tensione sul suo personaggio. Di nomi ne sono stati fatti diversi e nessuno di questi è stato confermato, bisognerà attendere gennaio per svelare il mistero. Nel frattempo il player svedese si è cucito sulla t-shirt il logo di Pokerstars e sta iniziando ad animare l’High Stakes della room. Con Tom “durrrr” Dwan si sta giocando la sfida per il personaggio più mediatico del poker globalizzato che si è allargata anche a sfida tra due delle maggiori società del mercato.

Liv Boeree: dopo la Selbst sicuramente la giocatrice che più si è distinta nella stagione. La straordinaria vittoria ottenuta in terra italiana le ha aperto le porte della sponsorizzazione con Pokerstars, ha dato solidità al suo bankroll e l’ha lanciata al15° posto nella money list 2010. Dalla sua anche 4 ITM WSOP e la vittoria in un Side dell’EPT di Londra.

Il poker made in italy merita una citazione tra i personaggi del 2010 nel suo complesso: una serie di risultati positivi da parte di un gran numero di giocatori e raggiungono l’apice grazie a Fabrizio Baldassarri e Filippo Candio. Ma molti altri meriterebbero una piccola citazione nell’almanacco del 2010: Nicolò Calia, Maurizio Guerra, Francesco De Vivo, Salvatore Bonavena, Dario Alioto. Un movimento  che sta crescendo di livello e oramai una presenza costante nei momenti che contano dei grandi eventi internazionali

Gus Hansen entra già nelle prime fasi dell’anno in una spirale negativa, perde milioni di euro nel cash game online e sembra aver finito la benzina, ma da grande campione  quale è da un colpo di coda a Londra vincendo il suo primo braccialetto WSOP e chiude l’anno vincendo anche il Poker Million di Full Tilt.

Roberto Romanello: molto attivo dal 2006 nel mondo del poker live, giocatore stimato e apprezzato da tutti che però ha sempre mancato la vittoria del grande evento che lo lanciasse tra i grandi giocatori e gli desse maggiore visibilità. Il suo pianto di gioia dopo la vittoria all’EPT di Praga probabilmente è stata una delle più belle reazioni dopo una vittoria che si ricordi nella storia del poker.

Dan Harrington ed Erik Seidel: due grandi del poker che hanno avuto quest’anno uno dei riconoscimenti più ambiti per le rispettive carriere, l’accesso alla Poker Hall Of Fame. Entrambi hanno nel coros degli anni più che meritato questo riconoscimento nel corso degli anni la lista dei piazzamenti a premio si è allungata sempre più e la loro carriera è stata coronata da una grande classe dimostrata al tavolo e lontano.

Last but not least il nostro Filippo Candio che ha tenuto col fiato sospeso e fatto sognare molti di voi grazie alla sua cavalcata trionfale verso il primo final table di un italiano nel Main Event WSOP. Immenso Filippo che ha lottato con i denti in quello che è stato il momento più importante della sua carriera e che ne è uscito a testa alta, accompagnato nell’impresa da molti altri grandi personaggi del poker nostrano che lo hanno sempre sostenuto e dall’affetto di tutti i giocatori italiani che hanno tifato per lui a distanza.